Messina food policy / “Mangia e cambia”, festa della cultura agroalimentare slow

0
65
Mercato della terra di Catania

Tre giorni di appuntamenti enogastronomici, tavole rotonde, forum e laboratori del gusto per promuovere un nuovo modello di politiche alimentari in grado di avviare percorsi di sviluppo per un intero territorio. Un palinsesto di eventi rivolto non solo agli operatori del settore ma che si apre ad ogni cittadino interessato al vivere sostenibile.
Questo è quanto successo a Messina in occasione della prima edizione di “Mangia e Cambia”, la festa della cultura agroalimentare promossa da Messina Food Policy con il supporto di Slow Food Messina e Slow Food Italia.

Messina Food Policy – spiega una nota stampa – è il tavolo per le politiche agroalimentari nato a settembre 2022 grazie all’impegno della Comunità Slow Food per la Salvaguardia della Biodiversità dello Stretto di Messina, Slow Food Sicilia, il Comune di Messina e la sua Città Metropolitana, la Camera di Commercio di Messina e la Fondazione Me.S.S.In.A.
Un tavolo volto a sviluppare politiche a sostegno della transizione ecologica. Riconoscendo nel cibo un elemento trasversale per il cambiamento, oltre che fondamentale, per promuovere un turismo sostenibile che guarda ai produttori come custodi dei territori.Mangia e cambia, festa agroalimentare

“Mangia e cambia” per promuovere una cultura agroalimentare sostenibile

“Pensiamo che sia arrivato il momento di darci concretamente da fare, fuori e dentro i nostri ristoranti. Per promuovere una cultura agroalimentare più sostenibile, processi di salvaguardia della biodiversità. Ciò di contrasto al cambiamento climatico ed alle diseguaglianze sociali – spiega Nino Mostaccio, presidente di Slow Food Messina. Non c’è più tempo da perdere, il messaggio della sostenibilità alimentare deve urgentemente raggiungere quante più persone possibili.

Oggi più che mai la consapevolezza di un cibo buono, pulito, giusto e sano deve diventare un’istanza democratica aperta a tutti. Per questo abbiamo deciso di organizzare questa manifestazione dedicata a tutta la cittadinanza. In particolare in una città come Messina, che gode di un entroterra incredibilmente ricco e che guarda al mare come una risorsa, parlare di agroecologia significa anche parlare di sostenibilità della pesca. Parlare di pesca tradizionale e di valorizzazione del pescato locale”.

Mangia e cambia, un evento distribuito in diversi luoghi di Messina

Mangia e Cambia è un evento diffuso che ha coinvolto diversi luoghi della città di Messina.
Il Salone delle Bandiere del Palazzo Municipale ha ospitati i delegati provenienti da tutta Italia per partecipare all’Assemblea Nazionale dei soci di Slow Food Italia.

Tanti gli eventi e i momenti di riflessione partecipata durante la tre giorni. Presso la Camera di Commercio di Messina, protagonista del dibattito è stata l’importanza del cibo come elemento chiave per innescare il cambiamento.
Presentata inoltre la rete See2Sea. Attraverso questa numerose Camere di Commercio italiane avvieranno una cooperazione finalizzata allo sviluppo di buone pratiche di turismo sostenibile, co-marketing territoriale e politiche alimentari che favoriscano la creazione di interconnessioni produttive finalizzate al potenziamento dell’economia dei territori.Presidi slow food sicilia

Presentati anche alla città i gli itinerari slow della provincia di Messina. Obiettivo , quello di promuovere un nuovo modello di viaggio, fatto di incontri e scambi con agricoltori, casari, pastori, norcini, fornai, viticoltori. Questi, insieme ai cuochi che cucinano i loro prodotti, sono stati i narratori dei loro territori e guide speciali alla scoperta delle tradizioni locali.

Un Premio e un mercato dell’Agroecologia siciliana

Conferito poi il premio “Stretto Tra Due Mari”, istituito da Messina Food Policy. Premio rivolto a persone, associazioni, istituzioni culturali o imprese che attraverso progetti, azioni e buone pratiche contribuiscono alla transizione ecologica, lavorando alla riduzione dell’impatto ambientale con progetti di green economy e eco-innovazione.

Piazza Unione Europea, nel corso dei tre giorni, si è trasformata invece nel cuore pulsante della manifestazione. Qui  ha trovato alloggio un vero e proprio Mercato dell’Agroecologia siciliana dove la rete dei produttori dei Presìdi Slow Food, dell’Arca del Gusto e di prossimità hanno raccontato la loro opera di custodia e salvaguardia del territorio. Il mercato ha offerto acquisti e degustazioni di prodotti a filiera corta, stagionali e realizzati nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori. Favorendo così l’incontro tra produttori di piccola scala, che non riescono ad accedere  ai canali commerciali della gdo.
Ha accolto anche eventi enogastronomici, laboratori del gusto e forum tematici. Con degustazioni di vini del territorio messinese oltre a vini naturali e biodinamici di vignaioli siciliani.

 

 

Print Friendly, PDF & Email