Pennisi / La statua di Sant’Emidio riprende il suo posto

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statua sant'emidio

Nella frazione acese di Pennisi, la statua di Sant’Emidio è stata ricollocata nella posizione originaria ovvero dinanzi l’ingresso della chiesa, dedicata a Santa Maria del Carmelo.
Era stata danneggiata dal terremoto del 26 dicembre 2018 ed  è ancora priva del capo, oggetto di ulteriore restauro da parte del maestro Angelo Cristaudo.
Cristaudo- si legge in una nota del Comune di Acireale –  si è già adoperato in passato a favore del centro che gli ha dato i natali e conta di completare l’opera entro un paio di mesi. Sicuramente in tempo per le celebrazioni in onore del Santo Patrono, previste per il prossimo 5 agosto.

Si riposiziona la statua di Sant’Emidio grazie ad una raccolta fondi

Si è potuto eseguire l’intervento grazie ad una raccolta fondi promossa dalla Fondazione “Bellini”, presieduta dal prof. Rosario Faraci. Raccolta integrata da privati cittadini ai quali il “Comitato per Pennisi”, presieduto da Giuseppe Zappalà, ha rivolto un ringraziamento.

“Abbiamo collocato il fusto della statua di Sant’Emidio sulla base originaria – ha spiegato il maestro Cristaudo – e si tratta dell’inizio del processo che condurrà alla ricostruzione totale del bene che era stato danneggiato. Un momento di rilevante importanza per Pennisi, in quanto rappresenta il Santo Patrono locale. La statua in sé, poi, merita, in quanto si tratta di un’opera di pregevole fattura”.

All’insegna della fiducia il commento del sindaco, ing. Stefano Alì. “Dobbiamo interpretare questo evento come un segnale di ripartenza sul fronte dell’avvio della ricostruzione dell’intera chiesa. Ad essa la comunità di Pennisi tiene in modo particolare.  La ricostruzione sarà sicuramente molto più complessa , ma comunque, avverrà”. si riposiziona statua sant'emidio

Sulla stessa lunghezza d’onda il dott. Salvatore Scalia, commissario straordinario per la ricostruzione nei territori dei Comuni della Città metropolitana di Catania colpiti dagli eventi sismici del 2018. “Si tratta di un ulteriore segno che indica la via della ripresa – ha detto- e, quindi, si deve considerare di buon auspicio. In questo senso, mi piace rilevare la coincidenza tra la figura di Sant’Emidio, protettore dai terremoti, circostanza sicuramente significativa”.

Sotto il profilo tecnico globale, poi, la speranza è più che legittima, anche alla luce della professionalità indiscussa e collaudata dell’ing. Rosario Arcidiacono, nominato responsabile unico del procedimento (Rup) da parte della struttura commissariale per quanto attiene la ricostruzione della chiesa di Pennisi.
Lo stesso commissario Scalia ha destinato oltre due milioni per l’esecuzione dell’opera, sulla quale l’ing. Arcidiacono ha fornito alcune anticipazioni.

Dopo la statua di Sant’Emidio si pensa al recupero della chiesa

“L’idea è quella di prevedere il recupero, non la demolizione, sebbene la chiesa abbia subito ingenti danni. E in questo senso riteniamo anche di interpretare il sentimento della comunità locale che, ovviamente, tiene alle tradizioni. L’edificio di culto, purtroppo, necessita di interventi rilevanti, sia per quanto riguarda le strutture murarie che la copertura e la facciata. Oltre al recupero delle pitture del maestro Francesco Patanè che decorano l’abside e che meritano un occhio di riguardo.
Abbiamo avviato la procedura per l’affidamento della progettazione attraverso un concorso che sarà bandito entro la metà del mese prossimo. Riteniamo di potere arrivare al progetto esecutivo entro il successivo mese di luglio. A riguardo – ha concluso l’ing. Arcidiacono – stiamo approntando un documento che terrà conto dei danni e di cosa, in effetti, si desidera realizzare”.

 

 

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