Presepi acesi 7 / “Stupor mundi”, un percorso di piccoli tesori da ammirare e valorizzare

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Il presepe allestito in piazza Duomo

Mentre sta per finire il periodo delle festività natalizie e d’inizio del nuovo anno (“L’Epifania tutte le feste porta via”), e con esso il tempo adatto alla visita dei presepi, ci accingiamo a concludere il discorso relativo al percorso dei presepi di Acireale ed alle schede dedicate alle singole iniziative, che abbiamo portato avanti dai primi di dicembre in poi. Il percorso dei presepi, inserito dal Comune nel contesto delle manifestazioni natalizie e denominato “Stupor mundi”, si presentava quest’anno abbastanza ampio ed articolato.

Il presepe allestito in piazza Duomo

Noi ci siamo occupati in particolare della mostra allestita dall’Associazione Artigiani Acesi presso l’ex Collegio Santonoceto (https://www.vdj.it/?p=44957) e di quella allestita nei locali del convento di San Rocco dal “Gruppo Liberi Artisti” intitolata “La Stella di Betlemme” (https://www.vdj.it/?p=44966), ma abbiamo pure illustrato la vetrina dei presepi d’arte allestita dalla neo-associazione culturale “Museo del Natale San Francesco” (https://www.vdj.it/?p=45021), la mostra allestita presso il Museo del Pescatore di Santa Maria La Scala (https://www.vdj.it/?p=45163) ed un presepe artistico non ancora inserito nel percorso “Stupor Mundi” perché donato di recente da un artista novantenne alla basilica di San Pietro (https://www.vdj.it/?p=45066). Inoltre la collega Ileana Bella ha documentato l’inaugurazione del presepe vivente della parrocchia Sacro Cuore di Gesù di via Paolo Vasta (https://www.vdj.it/?p=45025).

Il percorso comunale “Stupor Mundi” comprende però ancora altri presepi artistici, aperti e visitabili fino all’Epifania (qualcuno per qualche altro giorno ancora). Avremmo voluto visitarli tutti prima di Natale, o comunque in tempo utile per illustrarli ai nostri lettori e magari invogliarli a visitarli – ove ce ne fosse stato bisogno –, ma non sempre ci siamo riusciti.

Il presepe ubicato nella Grotta lavica di S. Maria della Neve

Il percorso parte infatti dal classico presepe settecentesco ubicato nella grotta lavica naturale della chiesa di Santa Maria della Neve che, nonostante i numerosi restauri a cui è stato sottoposto (l’ultimo in ordine di tempo nei primi anni ’80 del secolo scorso), avrebbe adesso bisogno di ulteriori interventi, sia perché l’umidità e le infiltrazioni d’acqua piovana hanno danneggiato le artistiche statue a grandezza naturale ed i vestiti, sia perché la stessa grotta ha riportato dei danni a seguito delle scosse sismiche degli ultimi anni; inoltre il tetto della chiesa, al di sopra della grotta, è stato sfondato qualche tempo fa da una forte grandinata ed è allo stato attuale ricoperto da un telo di plastica che lo protegge molto parzialmente.

Nella zona di San Sebastiano, è poi possibile ammirare il monumentale presepe napoletano allestito nella cripta della basilica di San Sebastiano (con ingresso da piazza Lionardo Vigo, 20), dove ogni anno, ispirandosi alla tradizione presepistica napoletana, viene allestito un presepe con statue originali provenienti dalla bottega “Ferrigno” di via San Gregorio Armeno. Ogni anno il presepe viene montato con una scenografia sempre nuova, fermo restando lo schema tipico e tradizionale del presepe napoletano, con i personaggi e gli ambienti popolari della Napoli del ’700. Nella stessa zona, in via Arcangelo Raffaele, si trova la chiesa dell’Oratorio dei Padri Filippini, in cui viene allestito un presepe tradizionale che ha la caratteristica di ripercorrere il cammino di Gesù, Maria e Giuseppe dall’annunciazione fino alla fuga in Egitto, in varie scene che non si limitano quindi alla sola Natività.

In via Galatea, nella chiesa di San Camillo, c’è un artistico ed originale presepe, realizzato abitualmente dai volontari camilliani che si occupano anche del locale centro di accoglienza; il presepe di quest’anno ha un titolo piuttosto singolare: “Gesù Bambino anno 1 a.C. vs bambini anno 2016 d.C.”, che vuole forse essere una sorta di sfida lanciata ai giovani d’oggi.

Anche la chiesa di San Domenico ospita da qualche anno un presepe che assume di volta in volta una connotazione diversa. Quello attuale, intitolato “Il riscatto di Adamo”, presenta un viaggio attraverso i misteri della salvezza, con personaggi a grandezza naturale.

Un discorso a parte riguarda l’iniziativa “Coriandoliamo il Natale”, un originale presepe allestito nella chiesa dello Spirito Santo (nella parte alta di corso Savoia) con il sistema della coriandolata, una tecnica usata per la prima volta nello scorso mese di agosto, nel contesto delle manifestazioni estive.

Il presepe della Cattedrale

Come si vede, ce n’è per tutti i gusti. Ma non sono solo questi i presepi visitabili ad Acireale, né solo quelli del percorso “Stupor Mundi”, perché basta comunque entrare in qualunque chiesa per poter ammirare degli originali presepi di squisita fattura. Piccoli tesori frutto della pazienza e del lavoro di parroci e parrocchiani che andrebbe maggiormente conosciuto e valorizzato, a cominciare – senza voler fare torto a nessuno – da quello allestito sull’altare maggiore della Basilica Cattedrale, o da quello della chiesa di San Rocco o da quello della parrocchia San Paolo (qui esiste anche un bellissimo presepe esposto in maniera permanente all’interno della chiesa), e di tutte le chiese parrocchiali della nostra città e delle frazioni. Tutte le mostre ed i presepi sopra descritti – come dicevamo – sono aperti fino all’Epifania e sono quasi tutti ad ingresso libero; solo in qualche caso viene richiesto un piccolo contributo per l’accesso.

Nino De Maria

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