Randazzo / Una fiaccolata per padre Enzo Calà, nella certezza del trionfo della verità

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Gli striscioni di solidarietà dei ragazzi
Fedeli radunati davanti alla basilica di Santa Maria
Fedeli radunati davanti alla basilica di Santa Maria

Fortissimo e incrollabile, il sostegno da parte dei cittadini della comunità randazzese per il loro parroco, don Enzo Calà, condannato con rito abbreviato il primo luglio dal Tribunale di Catania a quattro anni di reclusione, all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e perennemente da qualsiasi ufficio seguito da minori.

La fiaccolata, partita sabato scorso intorno alle ore 20 dal santuario del Monte Carmelo, percorreva come un lungo serpentone illuminato da tante lucine le vie limitrofe, per giungere nella chiesa madre, la basilica di S. Maria, di cui era parroco don Enzo.

Tantissimi a partecipare, non solo i fedeli ma anche sacerdoti e suore.

Gli striscioni di solidarietà dei ragazzi
Gli striscioni di solidarietà dei ragazzi

In prima linea, ad aprire il corteo, c’erano loro, “i ragazzi di padre Enzo”, con tanti striscioni e cartelloni colorati riportanti diverse frasi: “Le vogliamo bene padre Enzo”, “Noi stiamo con padre Enzo”, “Se noi crediamo in Te un motivo ci sarà?!?”,  “Non solo Padre ma Fratello di TUTTI. Noi stiamo con te”, “Cerca la verità e falla conoscere a tutti”, “Giustizia e verità trionfi”. Il tutto guidato dalla preghiera, che lasciava spazio agli innumerevoli ricordi che vedono protagonisti grandi e piccini, considerato il suo impegno in varie attività, quali l’organizzazione estiva nei campeggi, la casa di riposo per gli anziani, le confraternite, la corale polifonica e non ultimi i suoi fedeli, che avendo trovato in lui conforto e guida, si sentono oggi di difendere a spada tratta il loro parroco, di manifestare il loro affetto, nella certezza che nostro Signore farà trionfare la verità.

La basilica di Santa Maria gremitissima per sostenere padre Enzo
La basilica di Santa Maria gremitissima per sostenere padre Enzo

Oltre i cartelloni, i ragazzi hanno realizzato e letto, in chiesa, un messaggio dove si mette in evidenza un netto rifiuto dell’accusa nei confronti di padre Enzo e l’esortazione a far luce sulla triste vicenda, perché il loro parroco non ha mai avuto atteggiamenti ambigui, ma solo tanto affetto e protezione per i più piccoli ed i più deboli.

La conclusione è spettata a don Piergiorgio Rasano, sostituto di padre Enzo, che ha posto l’accento sull’impegno pastorale del confratello e sulla certezza che lo Spirito Santo possa condurre alla verità.

Maria Pia Risa

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