Ricordo – 2 / La scomparsa di Maria Barbagallo grave perdita per la vita sociale di Acireale

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Maria Barbagallo in una foto d'archivio, insieme con alcune socie dell'Aifo

Alla splendida età di 103 anni, si è spenta la dott.ssa Maria Barbagallo, nella sua casa di Acireale, città della nascita e della sua intensa vita spesa con impegno e slancio, in favore degli altri e degli ultimi in particolare. La sua attenzione nei riguardi dell’Aifo (Associazione italiana amici di Raoul Follereau, organizzazione per la lotta alla lebbra), di cui è stata costante benefattrice, iscritta nell’albo d’oro, assieme alla sua carissima amica, dott.ssa Graziella Brex, è d’esempio per molti cittadini.

Donna di forte personalità, di carattere generoso ed equilibrato, la dott.ssa Maria Barbagallo non volle mai apparire in pubblico come donatrice eccezionale, preferendo la vita di nascondimento e d’umiltà, vivendo all’insegna di alti ideali spirituali e sociali. Negli anni giovanili lavorò indefessamente, quale dirigente del Centro diocesano della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, divenendone presidente impegnata in un’attività insonne. Successivamente, negli anni della maturità, sostenuta dall’amica Graziella Brex e da illustri personalità cittadine, fondò in Acireale la Scuola Superiore di Servizio Sociale, di cui fu direttrice, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che sosteneva la Scuola con appositi interventi dei suoi migliori professori; vari professori dell’Università Statale di Catania furono annoverati tra i suoi docenti, fino a che non passò alla stessa Università. L’intelligente direttrice formò a tale proficua professione parecchi giovani, che trovarono posto nel Comune e in aziende private e pubbliche.
Il  Lyons club di Acireale la volle quale “personaggio dell’anno” negli anni Settanta-Ottanta, riconoscendole meriti di grande pregio. Infatti, fino a tardissima età, la dott.ssa Maria Barbagallo, socia della locale, secolare Accademia degli Zelanti e dei Dafnici, si distingueva per l’apporto di pensiero  in conferenze, incontri e riunioni di associazioni a livello cittadino.

Maria Barbagallo in una foto d’archivio, insieme con alcune socie dell’Aifo

Un flash sulla vita della donatrice Aifo in un momento significativo. Morto all’improvviso per complicazioni, dopo una riuscita operazione chirurgica in Svizzera, l’unico suo amato fratello, commerciante di valore e magnifico possidente, l’erede Maria Barbagallo volle onorarne la memoria: venduta un’importante sua proprietà, finanziò la costruzione di un ospedale nel Centro dell’Africa, sotto l’egida dell’Aifo.
Il dott. Gino Gravina, dirigente del Cda, in un’assemblea nazionale dell’Aifo, ne tracciò con grande elogio le linee essenziali. Pochi anni fa il gruppo Aifo di Acireale, in segno di gratitudine, consegnò a lei e alla Brex un attestato di alta benemerenza, assieme ad un quadro di valore, offerto dal sen. Nicola Grassi Bertazzi per il Centro di servizio sociale di via Marchese di San Giuliano.

Nel 2015, insieme alla presidente nazionale Aifo, dott.ssa Anna Maria Pisano, e alla fondatrice del gruppo di Acireale, Antonietta Strano, ho avuto il piacere e l’onore di incontrarla e parlarle.

                                 Anna Bella

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