Ricordo / Don Giuseppe Lombardo e il suo sorriso di uomo spesosi per il Bene sino alla fine

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Padre Pippo non è più con noi. Tutti perdiamo un “amico-signore”, un sacerdote buono, un uomo generoso del nostro territorio difficile ma pure bello.

Lo abbiamo conosciuto e apprezzato tanti anni fa e recentemente lo abbiamo accompagnato con tanto affetto nel penoso e lungo calvario della sua sofferenza. Adesso ci manca il suo bel sorriso, espressione evidente di un animo sereno, signorile e accogliente.

Lui sorrideva anche dinanzi alle continue difficoltà, alle ricorrenti avversità. Così anche per il nostro lavoro settimanale in “Cammino”, giornale diocesano di Siracusa aderente alla Fisc. Dal dicembre del 2011, dalla scomparsa del caro padre Alfio Inserra, ha guidato con passione questo settimanale cattolico; libera realtà di uomini e donne che credono nell’informazione giornalistica che localmente possa aiutare a far crescere la Società e la Chiesa. Nonostante tutto.

Padre Pippo è stato molto generoso, con garbo non comune, affrontando complessi problemi di gestione, assieme agli amici della redazione del periodico.

 Prontamente ha sempre messo a completa disposizione di tutti i volontari quanto aveva di proprio. Tenacemente – spesso anche nella amara solitudine – ha rifiutato di arrendersi dinanzi a certe vicine, misere, aridità mentali. Sino all’ultimo ha invitato a partecipare, a vivere le giornate da buoni e fedeli protagonisti del Bene, allontanando le facili e diffuse tentazioni dell’egoismo accidioso e menefreghista.

A Siracusa e fuori Siracusa, numerosi sono i suoi sinceri estimatori, espressione di gente operosa che crede con coraggio nei valori veri e negli impegni seri. Don Lombardo, infatti, non operava soltanto nel Territorio siracusano ma in quello più vasto della Sicilia e dell’Italia, ricoprendo incarichi pastorali, culturali, associativi di notevole prestigio per i quali non si dava mai presuntuose “arie”. In realtà non voleva apparire ma servire con semplicità e coerenza.

Lo ha fatto sino alla fine dei suoi giorni, incontrando la gente nella sua parrocchia e nella sua abitazione. Sino allo stremo delle sue forze e sempre con il suo sorriso.

Si è congedato così, con questo suo indimenticabile e mite sorriso. Gli siamo profondamente grati per questa sua non comune testimonianza di vita donata al prossimo con serenità e purezza d’animo.

                                                                         Gianni Failla

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