Ricordo / L’on Salvatore (Turi) Urso: un uomo politico rimasto sempre vicino alla gente

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A 92 anni non ancora compiuti, il 7 gennaio si è spento nella sua casa di Aci S. Antonio l’on. Salvatore Urso che per oltre 25 anni è stato sindaco della cittadina, alla quale ha legato indissolubilmente il proprio nome per la quantità di opere realizzate negli anni del suo governo, grazie alla sua intraprendenza e alle felici intuizioni che lo hanno fatto essere sempre avanti precorrendo i tempi.
Erano noti ai suoi concittadini il suo temperamento irruento che gli dava la carica nell’affrontare le imprese più difficili e la caparbietà che non lo faceva arretrare neanche davanti alle cause ritenute impossibili.
E poi amava il suo paese e la sua gente, per la quale è stato sempre disponibile, anche dopo essersi ritirato dalla scena politica.
Salvatore Urso, per tutti Turi, era senza dubbio un politico di razza: dopo gli esordi come sindacalista nella Federazione provinciale dei coltivatori diretti di Catania, gli incarichi si susseguono negli anni e nel 1967 lo troviamo presidente della Coldiretti di Catania, poi vice presidente dell’ESA ( Ente sviluppo agricolo della Regione siciliana), fino al salto di qualità che lo vede parlamentare nazionale.

Nel 1972, infatti, viene eletto alla Camera dei Deputati nella lista della Democrazia Cristiana, seguace della corrente gullottiana. Verrà riconfermato per ben cinque legislature fino al 1994 e nominato Sottosegretario di Stato nel primo e secondo Governo Spadolini e nel quinto Governo Fanfani.

Ma il frutto del suo impegno per lo sviluppo di Aci S. Antonio è ben visibile a tutti, anche se negli anni in cui l’on. Urso era alla guida del Comune non gli furono risparmiati accuse, critiche e feroci opposizioni dagli avversari politici.

L’on. Turi Urso (a sin.) in una foto di repertorio

Egli, però, andò sempre dritto per la sua strada, col preciso obiettivo di migliorare la qualità della vita di quel piccolo paese. Sotto la sua sindacatura, infatti, sono state realizzate importanti opere pubbliche tra cui ne ricordiamo a memoria alcune: la villa comunale, il campo sportivo, l’asilo nido, la scuola media, la scuola elementare, l’ufficio postale, l’impianto di illuminazione, la fognatura, il casello autostradale, tante strade interne, ma soprattutto la circonvallazione che circonda il paese come in un grande abbraccio ed è l’invidia di tanti Comuni vicini. Anche il Piano regolatore generale tuttora vigente vide la luce sotto la sua sindacatura.

Ho conosciuto l’on. Urso nel 1969, in una circostanza per così dire frivola: nella frazione santantonese di Santa Maria La Stella si svolgeva “La stella d’oro”, rinomato festival di canzoni per bambini, il più importante in Italia dopo lo” Zecchino d’oro” e lui che era il presidente della manifestazione (che sostenne fino all’ultima edizione del 1975), premiava i vincitori e si faceva fotografare insieme alla presentatrice della Rai, Lilli Lembo, perfettamente a suo agio.
Chi scrive ricorda con una certa emozione anche l’arrivo del metano ad Aci S. Antonio: era l’aprile del 1991 e in piazza Maggiore affollata come nella festa patronale, con la banda e le majorettes, il presidente della Regione, on. Rino Nicolosi accese la prima fiammella, accompagnato dal sorriso raggiante del primo cittadino!
Ad Urso si deve pure l’istituzione nel 1991 di un giornale, organo di informazione del Comune – “Obiettivo crescita” – che ebbi l’onore di curare per tutto il periodo della sua pubblicazione e che, ad oggi, è rimasta l’unica iniziativa del genere nella storia del paese.
Senza nulla togliere agli altri, credo che Aci S. Antonio possa essere fiera di avere avuto un sindaco come Turi Urso.

Graziella Maugeri

 

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