Riflessione / L’attesa che prepara all’incontro col Bambino

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statua bambino Gesù

Sono già trascorse quattro settimane di attesa che ci hanno accompagnati verso il Natale.
La Chiesa, con la sua arte materna, ci ha preparati ad accogliere il più grande evento della storia: la nascita di un Bambino che trasformasse gli uomini, vivendo in intima unione con Dio, a diventare divini. Dio ha voluto che gli uomini di tutti i tempi e di tutte le razze, imparassero a gustare la dolcezza dell’Amore che non muore. E assaporassero il gusto dell’eternità, già ora, su questa terra, benché  piena di contraddizioni.

L’attesa che prepara all’incontro col Bambino

Fin dalla prima domenica di avvento, la preghiera di colletta ci invitava a “vigilare” per andare incontro con le opere buone al Cristo che viene. “Tenetevi pronti!” suggeriva il Vangelo di Matteo, al capitolo 24, “perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo!”. La preghiera del post communio, infine, ci ricordava che il nostro pellegrinaggio su questa terra ci permette di imparare il senso cristiano della vita e ci conduce  verso i beni eterni.

Nella seconda domenica di avvento, ci è stato ricordato di stare in guardia, affinché il nostro cammino nel mondo non  impedisca allo spirito di sapienza di suscitare in noi gli stessi sentimenti di Cristo.  Perché questi sono frutti di giustizia e di pace.  Perciò, l’invito del Vangelo, attraverso le parole di Giovanni Battista:  “Convertitevi, perché il Regno di Dio è vicino!”. “Preparate le vie del Signore!” ed il battesimo nell’acqua per la conversione del cuore. Per cui la preghiera finale è la nostra richiesta a Dio perché supplisca alla nostra povertà, la Sua misericordia. “Insegnaci a valutare con sapienza i beni della terra e a tenere fisso lo sguardo su quelli del cielo”.

Continua la preparazione all’incontro col Bambino

Nella terza domenica, detta della gioia, il popolo crede nelle opere che Dio ha compiuto per renderlo felice. Non solo il deserto fiorisce, ma lungo le strade della Galilea, un uomo ridona la vista ai ciechi, l’udito ai sordi, la vita ai morti, gli uomini sono liberati dalla lebbra, i poveri a ascoltano liete notizie. E, anche noi imploriamo la misericordia di Dio perché ci liberi dal peccato e ci prepari alle feste ormai vicine.statua bambino Gesù

Nella quarta domenica siamo invitati ad ascoltare la Parola. Quella  PAROLA, infatti,  ha trovato CARNE nel seno di Maria. Ormai è giunto il tempo del parto.
Come a Giuseppe, a ciascuno di noi è chiesto di accogliere il bambino generato in Maria, perché Egli ci salverà. Perciò: “Non temere!”, ma: “Rallegrati!”.
“Rallegrati, piena di grazie!” aveva detto l’Angelo Gabriele, messaggero di Dio, a Maria. “L’Altissimo ti coprirà con la Sua Ombra e tu partorirai un Figlio che chiamerai Gesù. Egli sarà grande e salverà il popolo dai suoi peccati”. Non temere, Giuseppe, di prendere con te Maria, il bambino generato in Lei, che tu chiamerai Gesù, salverà il suo popolo dai suoi peccati”.

L’incontro col Bambino è vicino

 Ecco anche per noi giunge questo doppio invito: Non temere di prendere con te, Maria e il Figlio. Essi t’insegneranno a vivere unicamente d’amore, di tenerezza, di perdono, di pace, di gioia, di verità, di giustizia, di libertà.
Non temere di assumerti il compito di custodire, di prenderti cura dei piccoli, dei deboli, dei fragili, di essere sposo/a, padre/madre, fratello/sorella, amico/a … di ogni uomo/donna che incontri nel tuo cammino. Insegna l’amore e sarai amato. Pratica la giustizia e sarai rispettato. Custodisci la verità e vivi da uomo libero.  Apprendi dalla Parola di Dio la sapienza della vita e vivrai nella Pace in eterno.

Chiediamo con fiducia a Maria e a Giuseppe, mentre  si avvicina il giorno della salvezza, di far crescere in noi il fervore per celebrare la nascita del Figlio di Dio.
Se ciascun uomo trova la Pace nel proprio cuore, la Pace regnerà nel mondo intero e gli uomini tutti vivranno come una sola famiglia umana.
Con la Pace  nel cuore, chiunque tu sia, dovunque tu abiti, tu puoi costruire la Pace nel mondo. Buon Natale!

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