Fiumefreddo / Salvatore, l’uomo di fede che vive in capanna e custodisce la spiaggia

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spiaggia Fiumefreddo albero

Salvatore, all’alba dei suoi 60 anni, di albe ne ha viste moltissime da un piccolo angolo di paradiso incastonato fra il mare e il bosco: ci troviamo sulla spiaggia di Fiumefreddo, proprio nei pressi della foce del fiume. Una minuscola capanna costruita con i pallet in legno si affaccia fra gli alberi e, nello spazio antistante, un focolare per cucinare ed un grande tavolo pronto ad accogliere chiunque voglia fermarsi a gustare un piatto di pasta in compagnia. E’ questa la dimora di Salvatore Cinconze, che ormai da giugno 2017 ha deciso di vivere così, su questo lembo di ghiaia, accudendo anche dei cani e dei gatti ormai “domestici”.

Inizialmente dormiva in tenda e solo recentemente ha deciso di costruire una piccola struttura per la notte, continuando a portare avanti un modus vivendi che si discosta molto da quello che siamo soliti vedere. Raccoglie l’acqua al fiume per l’uso giornaliero, recupera la legna secca utile ad alimentare il fuoco per la preparazione dei pasti, cerca delle verdure spontanee che crescono lungo la riva del corso d’acqua. La sua giornata inizia intorno alle 6 con l’immancabile ed essenziale smaltimento dei rifiuti abbandonati sulla costa. “Stavo facendo una foto all’alba, ho visto una bottiglia e ho iniziato anche a pulire la spiaggia. Tutto è nato così, piano piano. Ad oggi, la pulisco quotidianamente, ogni mattina”.

Salvatore, l’uomo che vive in una capanna sulla spiaggia di Fiumefreddo / La cura per la natura e per le persone

Salvatore ha una cura indescrivibile per l’ambiente che lo circonda, del quale non gestisce solo l’ingente inquinamento antropico – avendo inserito e manutenendo, inoltre, dei cestini per l’immondizia all’ingresso del luogo – ma anche occupandosi del letto del fiume, non sempre in grado di sfociare naturalmente in mare durante i periodi più secchi. “Per me la natura l’ha creata Dio e ce l’ha donata con tanto amore. Bisogna rispettarla. Se hai amore da donare hai rispetto per tutto: non solo per la natura, ma anche per le persone”. Di fatti, chiunque si trovi a passare dalla spiaggia viene accolto calorosamente da Salvatore, sempre pronto ad offrire un caffè ed un sorriso.

“Con il caffè non so quanti amici mi sono fatto! Con la scusa del caffè le persone si fermano, magari ci sono anche altri e fanno amicizia anche fra loro. Il caffè è più facile che lo accettino, mentre per un piatto di pasta tentennano. Però chi accetta può gustare un bel piatto di pasta alla norma, che mi riesce bene ed è quello che mi piace di più”. E aggiunge “le persone hanno un punto di riferimento sulla spiaggia. Qualunque cosa gli possa servire, anche un ombrellone, una sedia, una sdraio, sanno che salendo qui la possono trovare. Se vogliono ho anche dei vestiti… qui abbondiamo di tutto. Mi arrivano le cose, ma non è che posso usare tutto io, dovrei anche darle. Quando qualcuno vuole restare a dormire oltre che a mangiare io ho anche qualche tenda in più e dei materassi”.

Salvatore, l’uomo che vive in una capanna sulla spiaggia di Fiumefreddo / “Se dai, ricevi”

Diverse persone, anche dall’estero, hanno vissuto con Salvatore per lunghi periodi e in generale la sua estrema ospitalità offerta incondizionatamente a chiunque si trovi di passaggio, ha innescato un circolo virtuoso davvero particolare, fatto di un flusso costante di dare e ricevere. “Le persone vengono perchè ti conoscono, perché hanno preso il caffè una volta o perché sanno quello che faccio a livello di pulizia della spiaggia e spontaneamente mi portano le cose, senza che io chieda niente a nessuno, e tutto quello che arriva lo metto a disposizione. Se arriva pasta non la mangio solo io ma la mangiano anche gli altri. Non mi manca assolutamente nulla, non ho mai sofferto di cosa mangiare. Alla fine se tu doni, ti torna indietro. Ma non lo faccio per un tornaconto, lo faccio perché è una cosa che sento”. 

Salvatore, l’uomo che vive in una capanna sulla spiaggia di Fiumefreddo / Le motivazioni e la fede 

Salvatore ha un divorzio alle spalle – evento che ha vissuto con molta pesantezza – ma la cesura storica vera e propria nella sua esistenza è avvenuta con il licenziamento dal lavoro di guardia giurata a febbraio del 2017, dopo ben 16 anni di servizio. “Lì è stata la mia liberazione totale. Le persone a volte si disperano, ma per me è stata una liberazione” afferma, sorprendentemente. Sicuramente anche la profonda fede in Dio – consolidatasi soprattutto a seguito di apparizioni della Madonna alle quali racconta di aver assistito fra l’87 e l’88 a Belpasso – gli ha dato la forza e la serenità di affidarsi a questa nuova fase di vita.

“L’esperienza delle apparizioni mi è rimasta e mi dà una forza incredibile. Anche qua me ne accorgo, con piccoli segni. Non mi è mai mancato nulla. Credo che il signore voleva che io stessi qua e mi ha scelto un posto magnifico, dove poter vivere e pregare. Di qua non mi muoverò finchè non vorrà lui. Avendo fede in Dio ho scelto di isolarmi per metterlo al primo posto, dopo tutte queste delusioni” afferma. Riferendo poi che anche la sua routine è scandita ritualmente dalla religione, con 3 rosari giornalieri e 2 giorni settimanali di digiuno a pane e acqua. 

Salvatore, l’uomo che vive in una capanna sulla spiaggia di Fiumefreddo / La pace

Salvatore spiega come di tanto in tanto, fra le tante persone in transito al mare, gli capiti di venire in contatto con qualcuno dagli atteggiamenti poco gradevoli e provocatori nei suoi confronti. La sua reazione è sempre orientata alla risposta a questi comportamenti con il silenzio oppure allontanandosi fisicamente, in modo da farli decadere naturalmente, evitando quanto più possibile i conflitti.

E in un periodo storico in cui la parola “pace” sembra quasi un’utopia a livello globale, Salvatore la ribadisce invece con fermezza e calma. Non lo fa solo con i suoi gesti ma anche tramite una gigantesca scritta composta con le pietre, ormai disfatta da delle onde più forti che hanno attraversato l’intera spiaggia. “Non vedo l’ora di riscrivere “pace”, che il mare l’ha portata via. Ha portato legni, canne, però si è portato anche la pace. Le persone si ammazzano per il dio denaro, fanno guerre. Siamo tutti uguali, possiamo essere tutti fratelli. Senza amore non ci sarà mai pace”. 

Salvatore, l’uomo che vive in una capanna sulla spiaggia di Fiumefreddo / Una summa fra aspetti positivi e negativi di questa scelta di vita

“La cosa positiva è che mi sto godendo la libertà. Tutte le mattine ho la possibilità di ammirare l’alba, il fiume, il mare e di conoscere persone belle. Tante volte ci mettiamo a suonare, ci divertiamo, sono momenti piacevoli, si sta bene. Fra le cose negative direi quando vengono dei rompiscatole, ma fanno parte del gioco anche loro. Ma qui nessuno mi tocca mai niente: una volta sola mi è sparito un pannello solare e una batteria, sono mancato però quasi un mese. A me sembra così semplice vivere così. Questo è il periodo più felice della mia vita, se l’avessi saputo ci avrei pensato prima. Però è pure vero che lo sto facendo ad un’età in cui sono più cosciente di tante cose”.

                                                                                      Maria Maddalena La Ferla