Scuola e Società / Il Ris di Messina presentato al “Ferraris” di Acireale

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incontro con i Ris

Nuova proposta per il PCTO a cui parteciperanno le classi del Corso Biotecnologico dell’istituto Ferraris di Acireale. L’iniziativa è inserita nel progetto per la realizzazione dell’automatizzazione del tiro a segno di Maletto. Il progetto organizzato dal professore Filippo Scaglione vede, anche, la partecipazione del professore Mario Di Fazio, esperto in questo campo.
Gli alunni del biotecnologico si inseriranno partecipando a simulazioni di incidenti e quindi con l’esigenza di interventi specifici che necessitano di ricerche scientifiche.

Proprio per questo è avvenuto un incontro, nei locali della scuola, con i RIS di Messina. Ha relazionato agli alunni il capitano Angelo Salici, ufficiale dei RIS carabinieri di Messina.
Il RIS è il corpo carabinieri investigazione scientifiche.

Angelo Salici
Il capitano dei Ris Angelo Salici

In Italia sono presenti solamente quattro reparti. A Messina, dove si occupano di tutte le indagini per la Sicilia e la Calabria; a Roma, territorio più grande che va dalla Puglia alla Toscana. Il Ris di Parma che si occupa del nord Italia ed il Ris di Cagliari che gestisce le problematiche della Sardegna.

Le competenze dei Ris di Messina

Queste le articolazioni dei carabinieri, a differenza della polizia di Stato che ha un sistema più capillare ed è presente in ogni provincia. Loro si occupano di indagini balistiche impronte o biologia. I Ris dei carabinieri si occupano, invece, di tutti i tipi di indagini. In particolare di ogni tipo di impronte utili a risalire al colpevole ed avere un indirizzo su quello che è successo sulla scena del crimine.
Hanno anche una sezione di chimica articolata su quattro laboratori e si occupano di droghe, merceologia e, soprattutto, di residui dello sparo. Indagano, cioè, e trovano le polveri da sparo sulla scena del delitto indicative dell’arma da fuoco usata. Si interessano, anche, di esplosivi e infiammabili.incontro con i Ris

Un’altra sezione, quella di biologia, si occupa di identificare il DNA presente nella saliva, nel sangue e nei capelli che si recuperano sulla scena del delitto. C’è, poi, la sezione di grafica, fonica e informatica per tutti gli accertamenti che riguardano la scrittura, le firme sugli assegni, o le registrazioni ambientali.
Si occupa, pure, di tutto quello che riguarda la telefonia e l’informatica e l’analizzazione di filmati.

I Ris di Messina afferiscono al Racis

Il reparto di Messina, comunque, fa parte di un’investigazione più grande che si trova a Roma il RACIS, “Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche”. Il RACIS al suo interno ha altri reparti: analisi criminologiche, quello che fa il Criminal Profiler, cerca di capire la mente del criminale in questione e tracciarne il profilo. Poi c’è il reparto dattiloscopia preventiva che, nelle indagini sulle impronte digitali, riesce a capire se l’indiziato ha degli “alias” cioè che abbia utilizzato altre identità.

Il capitano ha sottolineato, poi, l’importanza della loro presenza immediata sulla scena del crimine per fare il repertamento, per chiudere e bloccare lo stato dei luoghi. Ci sono, quindi, uomini sempre pronti ad intervenire, nel più breve tempo possibile, sulla scena del crimine. Per questi rilievi, ormai, i carabinieri sono in possesso di tecnologie all’avanguardia per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Inutile dire che l’attenzione degli alunni del biotecnologico era al massimo e tanti di loro hanno chiesto chiarimenti al capitano. Alcuni hanno manifestato l’intenzione di avvicinarsi, finiti gli studi, a questo tipo di interventi dell’Arma.

Mariella Di Mauro

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