Spettacolo / Lorena Cesarini, da Suburra a Sanremo

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Da attrice di Suburra a madrina del Festival di Sanremo 2022, la figura di Lorena Cesarini ha originato un dibattito tra l’ignoranza e la speranza. Vediamo di capire perché e chi è l’attrice resa nota dalla serie tv che ha affiancato Amadeus in uno dei Festival di maggiore successo della televisione italiana.

Da Suburra a Sanremo: chi è Lorena Cesarini?

Lorena Cesarini nasce a Dakar, in Senegal, nel 1987. È un’attrice di nazionalità italiana di origini dunque africane, cresciuta a Roma. Si è laureata in Storia contemporanea e prima di frequentare il Centro Studi Acting di Lucilla Lupaioli, ha lavorato per un breve periodo all’Archivio Centrale di Stato e come cameriera in un pub. Il debutto cinematografico della Cesarini avviene casualmente. Viene infatti scoperta mentre si trova a camminare per le vie di Roma da un casting director, all’epoca impegnato nella produzione del film Arance & Martello di Diego Bianchi. Dal primo ruolo riesce ad ottenere una buona visibilità, ma il successo arriva grazie alla serie prodotta da Netflix, Suburra, nella quale interpreta il ruolo di Isabelle Mbamba.

Lorena Cesarini, da Suburra al Festival Di Sanremo

Fino ad oggi a scuola, all’università, al lavoro o sul tram nessuno aveva mai sentito l’urgenza di dirmelo, invece appena Ama dà questa notizia splendida per me certe persone hanno sentito proprio questa urgenza: evidentemente per qualcuno il colore della pelle è un problema. Dopo l’annuncio di Amadeus scopro che a 34 anni non è vero che sono una ragazza come tante, io resto nera”. Era iniziato così il monologo di Lorena Cesarini, co-conduttrice con Amadeus nella seconda serata del Festival di Sanremo. Durante la sua partecipazione al Festival, ha sostenuto di non essere mai stata vittima di razzismo sino a quell’istante. La sua prima triste esperienza è giunta nel momento in cui hanno annunciato il suo nome tra le cinque co-conduttrici che avrebbero partecipato a Sanremo 2022.

L’affronto degli haters sui social e il monologo

Nel corso del suo monologo (qui integrale su RaiPlay), ha letto alcune frasi a dir poco violente pubblicate nei suoi confronti sui social. “Non se lo merita, l’hanno chiamata lì perché nera…”; “È arrivata l’extracomunitaria”; “Forse l’hanno chiamata per lavare le scale e innaffiare i fiori”. La sua presenza e la sua performance al Festival erano state evidentemente oggetto di critiche. C’è chi ha ritenuto la sua presenza fin troppo scontata e chi ha sostenuto che, nonostante il suo mestiere, non sia stata in grado di esporre con dimestichezza un tema così attuale, eppure per alcuni sin troppo reiterato.

“Sei bellissima, sei italiana” Lorena Cesarini

Nonostante tutta questa cattiveria virtuale gratuita, il pubblico dell’Ariston ha apprezzato e rispettato l’emozione di questa giovane ragazza. In particolare, in platea hanno tenuto a farsi sentire e a farle provare una calorosa presenza, al grido “Sei bellissima, sei italiana”. Malgrado tanta ignoranza, è grazie a chi comprende la sua realtà se esiste ancora la speranza in un futuro in cui insensati pregiudizi simili possano finalmente cessare di esistere. Sebbene per molti la scelta di affrontare un tema come il “razzismo” sia stata sin troppo scontata, bisogna chiedersi come mai nel 2022 vi sia ancora necessità di parlarne.

“La cultura, si sa, costa, mentre l’ignoranza è gratis (ecco perché è così diffusa). E io non mi sono lasciato sfuggire l’occasione. Ma, attenti, non sono ignorante in un settore specifico, la mia ignoranza spazia in vari campi: io non so un po’ di tutto. Ho, insomma, quella che si dice una ignoranza enciclopedica” affermava Pino Caruso in Nasco improvvisamente a Palermo.

I commenti dei Vip

L’emozione dell’attrice e la scelta di voler affrontare il tema del razzismo hanno portato a diverse riflessioni. “Forse non c’era bisogno di dilungarsi su questo, perché io ho sempre paura che quando fai un discorso così importante, così vero, così reale sulla tua pelle è meglio essere coincisi. Poi ti prende l’emozione, quindi ti metti a piangere e il discorso diventa liquido” si è pronunciata Anna Pettinelli. “Perché quando si parla di questioni che ti toccano così profondamente, che ti hanno segnato l’esistenza, è complicato…” ha evidenziato Alberto Matano. “Quando si imparerà che c’è solo una razza al mondo, che è la razza umana, vivremo in una società migliore. Finché non succede, si fa bene a denunciare” afferma Stefania Orlando. Altri numerosi commenti sono visualizzabili sul questo video caricato sul canale YouTube della trasmissione Rai, La Vita in Diretta.

Rebecca Charamah

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