Il confine come dimensione su cui si fondano guerre e sofferenze; come frontiera alzata per proteggersi dalla cattiveria del mondo. Come barriera da valicare per oltrepassare ogni divisione fra uomini, culture e pregiudizi. “Confini” come nucleo tematico portante per la quindicesima edizione del Taobuk – Taormina International Book Festival 2025. E’ il tema de i Confini, trattato dagli ospiti chiamati a partecipare al Festival di quest’anno.
Fra questi, sono intervenuti personaggi letterari contemporanei come la scrittrice Susanna Tamaro, autrice di Va dove ti porta il cuore, lo scrittore David Cameron, autore di Un giorno tutto questo dolore ti sarà utile, e lo psicanalista Massimo Recalcati.
Sono gli autori che hanno reso il confine come principale filo conduttore delle loro opere, intendendolo come barriera da frantumare per oltrepassare pregiudizi fra culture e popoli. Ma anche come barriera esistenziale che si intrapone fra l’Io e gli altri, o come luogo di crescita e di incontro con il diverso da noi.
Taobuk 2025 / I “confini” per Susanna Tamaro e la letteratura come mezzo per riconciliarsi con il mondo
Presso il Palazzo dei Congressi di Taormina si é tenuto l’incontro con Susanna Tamaro, autrice del bestseller Va dove ti porta il cuore, la quale é stata premiata con il Taobuk Award for Literary Excellence. L’incontro, moderato dalla giornalista Caterina Andó, si é fondato sul tema centrale del confine che si oppone fra mondo interiore ed esteriore. Quello che si solleva fra parole e silenzio, quello che ci preclude l’incontro con la verità e che ci pone davanti la finzione.
“La letteratura riconcilia il mondo, non con la finta replica buonista, ma nel momento in cui porta l’uomo nell’ombra del cuore – dice Tamaro. La società di oggi rimuove il dolore, anche se é proprio il male che, paradossalmente, illumina. Non a caso, una persona che possiede un destino avverso é in grado di sopravvivere alle avversità della vita, attraverso strumenti che ricava unicamente da dentro”.
Centrale anche il tema della complessità come condizione esistenziale dell’uomo. Perché “l’uomo é l’animale più complesso fra tutti in quanto comunica con la parola, ed é nato per la complessità“, afferma l’autrice. Osserva la morte, la malattia, e si chiede il perché di tutto ciò, e senza parola non si può esprimere tale complessità”.
Dure le parole per la letteratura odierna, una letteratura più commerciale e da intrattenimento, e che non fa più da specchio per l’interiorità del lettore. “La letteratura deve lasciare qualcosa, attraverso un personaggio o una frase che possa nutrire da dentro – afferma Tamaro. Non ho nulla contro la letteratura di intrattenimento, ma oggi vedo che il tema della complessità dell’uomo é stato tralasciato del tutto”.
Taobuk 2025 / Peter Cameron sui “confini” e la necessità di convivere con la solitudine
Ad accompagnare la Tamaro nel tema del confine si è unito Peter Cameron, autore dell’opera Un giorno questo dolore ti sarà utile, il quale si è unito in dialogo con il giornalista Luca Mastrantonio sul tema dell’importanza dell’empatia in un mondo in cui si fatica a fronteggiare la solitudine, e su come vivere quest’ultima pienamente in un mondo in cui si è iperstimolati dalla comunicazione virtuale dei social media.
“Per sviluppare empatia nei confronti dell’altro, dobbiamo attraversare la solitudine, tema per cui ho sempre avuto un forte interesse – ha detto Cameron. La solitudine viene sempre scambiata con l’essere soli, due sentimenti e due cose completamente differenti. Amo molto la solitudine, ma molto spesso mi sento solo anche quando sono in mezzo agli altri, poiché manca l’occasione in quel momento di creare una connessione con loro.
Pensare la solitudine come un regalo, un dono da custodire gelosamente, soprattutto in un’epoca in cui le dinamiche sociali si realizzano su una duplice dimensione spazio-temporale: quella reale, in fase di crisi, e quella digitale che si ”vive” sui social media. Questa, da una parte garantisce connessione a distanza con gli altri, ma dall’altra alimenta il desiderio di connessioni unicamente virtuali, a scapito del reale e che rasentano il fittizio.
“Siamo abituati a comportarci in modo differente tecnologicamente rispetto alla realtà, soprattutto ad esprimerci – ha affermato l’autore. Ciò inficia la serietà del rapporto stesso, e rispetto al ghosting sono due le alternative: o accetti la cosa e te ne freghi, oppure perché non scrivere alla persona che ci ha ghostato una lettera, bussargli sotto casa o telefonargli? Abbiamo una pletora di modalità di comunicazione di cui usufruire: perché non adoperarli?”.
Confini: la lectio magistralis di Massimo Recalcati sulla ”tentazione del muro” a Taobuk 2025
In assenza di Zadie Smith per via di un imprevisto, a tenere gli spettatori del Taobuk ammaliati è stato Massimo Recalcati, psicanalista e autore di opere letterarie fra cui De odio, Il gesto di Caino ed Elogio del fallimento.
Introdotto da Caterina Andò, lo psicanalista milanese ha tenuto una lectio magistralis sul tema del confine, inteso come uno steccato che poniamo contro l’altro minaccioso per difendere la nostra identità, ma anche come dotato di aperture, consentendo l’incontro con l’ignoto.
“L’ospitalità indica la dimensione porosa del confine, accoglie il transito – dice Recalcati riferendosi alla questione della migrazione. Tutte le civiltà hanno la propria identità, la propria memoria e la propria storia, ma una civiltà può essere anche cosmopolita, aperta. Così un confine si ammala: perdendo porosità e diventando muro. È così che si sviluppa una patologia della paura, della minaccia dello straniero”.
A conclusione dell’incontro, Recalcati ha sottolineato l’importanza della parola e di come oggi si stia vivendo una piena crisi della parola. “La parola esclude la violenza, l’odio: oggi sono le parole d’odio che prevalgono, e questo spinge la violenza a scatenarsi, in quanto questa si scatena nel momento in cui si ha difficoltà con la parola”.
Gli artisti premiati col Taobuk Award
Sabato 21 giugno si è tenuta la consegna dei premi agli artisti selezionati per il prestigioso Taobuk Award durante il Taobuk Gala, condotto da Antonella Ferrara e il giornalista Massimiliano Ossini presso il Teatro Greco di Taormina. Per la letteratura, sono stati chiamati a ritirare il Taobuk Award Peter Cameron, Amèlie Nothomb, Zadie Smith e Susanna Tamaro, mentre per le arti visive Ai Weiwei, artista e curatore della mostra di denuncia sociale e politica Water Lilies.
Per la danza, invece, a ritirare il premio il primo ballerino dell’Opera di Parigi, Andrea Sarri, assieme al Centro Coreografico Nazionale / Compagnia Aterballetto; per il cinema l’attrice premio Oscar e attivista Whoopi Goldberg, assieme agli attori Monica Guerritore e Pierfrancesco Favino; per la musica, invece, a salire il soprano Jessica Patti, il pianista Ramin Bahrami e la cantante Paola Turci.
Taobuk, inoltre, ha ospitato la cerimonia della prima edizione del Premio Strega Saggistica, col quale il Comitato scientifico Taobuk ha premiato Il suicidio d’Israele di Anna Foa, dato alle stampe nel 2025.
Rosetta Finocchiaro