Teatro Stabile Catania / “L’Odissea delle donne” in scena il 5 e 6 luglio

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l'Odissea delle donne

Nell’ambito del Catania Summer Fest, il Teatro Stabile di Catania presenta L’Odissea delle donne che andrà in scena sabato 5 e domenica 6 luglio alle 20.45 nella Corte Mariella Lo Giudice di Palazzo Platamone.

Lo spettacolo, tratto dal romanzo di Marilù Oliva,  nasce da un progetto di Federica Di Martino e ha la regia di Cinzia Maccagnano.
Un cast al femminile – riporta una nota stampa – per questa riscrittura del celebre poema omerico, che vedrà in scena Federica Di Martino insieme a Sonia Barbadoro, Eleonora Bernassa, Beatrice Ceccherini, Liliana Massari e Silvia Siravo.

Federica Di Martino
Federica Di Martino

L’Odisse dal punto di vista delle donne

In questo nuovo allestimento prodotto da Effimera, l’Odissea viene raccontata dal punto di vista delle donne che si imbatterono in Ulisse. Ed è vista non solo come viaggio di un uomo, ma anche come la storia d’amore di molte donne.

Calipso, avvinta dalle sue stesse reti di seduzione, si innamora di Ulisse ma deve lasciarlo andare. C’è Euriclea, la nutrice che lo ha cresciuto e ci sono le Sirene, ciecamente decise a distruggerlo. C’è Nausicaa, seduttrice immatura ma potente, che non osa nemmeno toccarlo. E Circe dominatrice, che disprezza i maschi finché non ne incontra uno diverso da tutti gli altri. E naturalmente c’è lei, Penelope, la sposa che non si limita ad attendere il marito, ma gli è pari in astuzia e caparbietà. Alle loro voci fa da controcanto quella di Atena, “dea ex machina”, Intelligenza, che sprona sia Telemaco che Ulisse a fare ciò che devono.Locandina Odissea delle donne

In un curioso e riuscito alternarsi di punti di vista torna in vita e vibra di nuovi significati un classico immortale, in una narrazione che vola alta sulla varietà e sulla verità dei sentimenti umani. In questo libro e nel nostro spettacolo – conclude la nota stampa – saranno le donne a cantare le peregrinazioni dell’eroe inquieto. Ciascuna protagonista di una tappa della grande avventura, ribaltando la prospettiva unica del maschile, nella polifonia del femminile che conquista risolve, combatte.