Turismo/ La Fijet festeggia i suoi primi sessant’anni in Ungheria alla scoperta di Budapest e del suo intrigante fascino a due facce

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La scelta di Budapest, capitale dell’Ungheria, non poteva essere più felice quale sede del 56° “congresso” della Fijet nell’anno in cui la Federazione internazionale dei giornalisti e degli scrittori del turismo festeggia i suoi sessanta anni di vita (1954-2014). Un traguardo importante per un’associazione che ha nella promozione turistica dei luoghi e nella incentivazione culturale le sue ragioni d’essere e di agire. Con questi obiettivi, ancora una volta come ogni anno, la Fijet ha guidato l’appuntamento con i suoi soci, questa volta per mettere in luce le peculiarità e favorire la conoscenza della capitale ungherese.

Budapest- Il Parlamento
Budapest- Il Parlamento

Chi non è mai stato a Budapest, almeno una volta nella vita deve visitarla per tuffarsi, naturalmente in senso figurato, nelle placide acque azzurre del Danubio, attraversato da meravigliosi ponti e dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità.
Budapest è il felice connubio tra due distinte città: Buda, l’antica, sulla sponda occidentale e Pest, la moderna, sulla riva opposta, che si sono fuse in una nel 1873, in seguito alla nascita dell’impero austro- ungarico.
Il Danubio vi scorre in mezzo per più di 20 km e collega le due città tramite otto ponti, di cui i più noti sono il Ponte delle catene, facilmente riconoscibile perché ornato da statue di leoni, il Ponte Elisabetta, tutto bianco, intitolato alla principessa meglio conosciuta come Sissi, assassinata nel 1898 e il Ponte della libertà, il più significativo, eretto in occasione delle celebrazioni del Millennio ungherese (896-1896) e originariamente intitolato all’imperatore Franz Joseph. Distrutto come gli altri ponti, durante la seconda guerra mondiale, fu ricostruito e rinominato Ponte della libertà. E’ considerato uno dei ponti più belli del mondo, in stile Art Nouveau, con l’elegante struttura in ferro di colore verde e con le quattro torri, sulle cui guglie sono stati scolpiti dei turul , mitici uccelli simili alle aquile.
Un’esperienza piacevole è stato il tour effettuato col Big bus, un autobus scoperto, con traduttore in 23 lingue, che in un paio d’ore, ha permesso la visita panoramica di Buda e Pest, facendone cogliere la simbiotica diversità.
Dinanzi agli occhi incantati dei visitatori si sono presentati, tra l’altro, a Buda, la funicolare, il pittoresco Bastione dei pescatori, ultimato nel 1902 e caratterizzato da 7 torri, edificio puramente decorativo che col suo belvedere abbraccia anche la chiesa di Mattia, le terme di Gellert con annesso hotel. Il culto dei bagni termali risale a duemila anni addietro ed è molto diffuso nella città..
La vecchia Pest presenta tracce medievali solo nella conformazione delle strade strette e contorte, con pochi palazzi, lontane da una logica urbanistica moderna. Solo agli inizi dell’Ottocento si costruiscono case per abitazione a più piani, edifici pubblici e uffici che riflettono le mutate condizioni economiche e amministrative.
Il quartiere di Belvaros è il cuore pulsante della città, zona rinomata ed elegante, presenta bei palazzi barocchi ed edifici imponenti che si affacciano su ampie strade ben tenute e ricche di verde e si alternano ad alberghi di lussso e locali alla moda, animati da una vivace vita notturna.
La strada pedonale Vaci utca è il regno dello shopping.

Budapest- Bastione dei pescatori
Budapest- Bastione dei pescatori

Colpisce la monumentale Sinagoga di via Dohany, la più grande d’Europa, in stile bizantino- moresco. A Budapest ve ne sono 22 attive, a testimonianza della numerosa comunità ebraica presente nella città.
Imboccando l’articolata via Andrassy, si giunge a piazza degli Eroi con il monumento del Millenario, una colonna alta 36 metri, che porta in cima la statua dell’arcangelo Gabriele.
Un discorso a parte merita il sontuoso palazzo del Parlamento che si estende per 268 metri sulla sponda sinistra del Danubio, dal lato di Pest.
Costruito con una mescolanza di stili, fu completato nel 1904 ed è sede della Camera dei deputati e del Parlamento ungherese. L’architetto Imre Steindl che lo ideò, si ispirò negli esterni agli stili rinascimentale e gotico di Westminster e del Duomo di Colonia. Negli interni inserì elementi barocchi e rinascimentali come la maestosa scalinata d’onore che conduce alla cupola, alta 96 metri, che domina al centro del palazzo e sulla città di Pest.
Nella sala centrale sono esposte la Sacra Corona e altri oggetti appartenuti ai sovrani d’Ungheria.
Per far conoscere altri aspetti del territorio ungherese, il congresso ha toccato anche la città di Kalocsa, dove è stato possibile visitare la Manifattura della porcellana e il Museo della paprika. Al Bakodpuszta, una sorta di agriturismo magiaro, dopo un pranzo caratteristico a base di immancabile gulash, i convegnisti sono stati allietati dallo show di cavalli.
Una puntatina anche a Pecs, dinamica cittadina di cultura che vanta una rinomata università che attira studenti di tutto il mondo. Interessante la visita al centro culturale di Zsolnay.
L’escursione al lago Balaton è stata penalizzata dalla pioggia, in compenso il congresso si è concluso con la cena di gala sulla nave Europa che, dopo la cerimonia di chiusura dei lavori, ha attraversato il Danubio offrendo un romantico, incomparabile spettacolo notturno.

Graziella Maugeri

 

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