Valverde / Mercoledì 29 si riapre il Santuario. Il vescovo Raspanti:” Frutto della preghiera dei fedeli e dell’impegno di quanti hanno lavorato in sinergia”

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Tanta gioia nel cuore dei valverdesi. Mercoledi 29 novembre, primo giorno della novena dell’Immacolata, il Santuario verrà riaperto al culto.
In seguito alle bombe d’acqua degli scorsi mesi e ai relativi danni nei pressi del Santuario, i controlli dei vigili del fuoco, infatti,  avevano portato alla dichiarazione di inagibilità della chiesa, chiusa con ordinanza sindacale dell’1 ottobre scorso.
Il vescovo di Acireale mons. Antonino Raspanti celebrerà una messa di ringraziamento alle ore 18. Tra i primi ad essere stati informati della cessazione delle condizioni di pericolo, il vescovo ha dichiarato: “: «Non posso che gioire per la prossima riapertura al culto del santuario della Madonna di Valverde. All’indomani della chiusura mi recai personalmente sul posto per invocare la Vergine Maria ed invitare i fedeli alla preghiera ed alla fiducia. Sono lieto che mercoledì prossimo, primo giorno della novena a Maria Immacolata, presiederò con la messa la celebrazione di riapertura. Una riapertura frutto della preghiera di tanti fedeli, così come dell’impegno di tanti enti, religiosi e civili, che con lavoro sinergico hanno reso possibile il ripristino delle condizioni di sicurezza in tempi davvero molto brevi. Un riconoscimento particolare – per la mia parte – sento di esternarla all’ufficio Beni culturali della diocesi che ha svolto un’ottima azione di coordinamento tra parrocchia, amministrazione comunale, Soprintendenza ai Beni Culturali e associazioni locali».
“I vigili del fuoco hanno agito per precauzione, le indagini ci daranno la certezza che il Santuario può essere riaperto”, aveva dichiarato padre Nei, parroco del Santuario, il mese scorso. Così è stato.
“Abbiamo ricevuto l’ordinanza sindacale di chiusura del Santuario l’1 ottobre, ci ha spiegato padre Nei. Nell’ordinanza – fatta in base al verbale dei vigili del fuoco-, oltre la chiusura della chiesa si chiedeva di svolgere accertamenti sulla situazione e sulla sicurezza del Santuario. Sono state fatte indagini con il georadar – continua padre Nei -, con una tecnica 3d e si è verificato che sotto il pavimento ci sono delle cripte che erano già previste, ma che sono fatte bene. Sono stati fatti due carotaggi vicino la porta laterale della chiesa e con la telecamera si è verificato che non ci sono i vuoti di cui le prime indagini parlavano. Si tratta di massi di pietra lavica insieme a piccole pietre; tra un masso e l’altro c’è solo qualche piccola fessura. I problemi di umidità in chiesa sono stati risolti subito dopo il 26 settembre. Quello che i vigili del fuoco hanno detto non è stato confermato dalle indagini. Siamo stati quasi due mesi chiusi per fare questi accertamenti. Adesso c’è la parte burocratica; è stata presentata ai vari enti, Comune, prefettura, ai  vigili del fuoco, alla protezione civile, la relazione del nostro tecnico Raffaello Di Mauro con gli esiti delle indagini. Se nessuno ci risponde con obiezione il Santuario diventa agibile”.
“Dopo la messa di ringraziamento di mercoledi 29 – conclude padre Nei –  l’architetto Di Mauro presenterà ai fedeli il progetto di restauro e consolidamento, da realizzarsi con un cofinanziamento della Cei, con i fondi dell’8xmille. La parrocchia dovrà provvedere al rimanente 30% che corrisponde a circa 120.000 euro. In questa occasione si avvierà  la campagna per la raccolta fondi pro restauro con un conto corrente dedicato, dove confluiranno le offerte dei fedeli e degli imprenditori locali”.
Le attività parrocchiali riprenderanno regolarmente, ad eccezione del catechismo che continuerà a svolgersi in alcune aule della scuola elementare di Corso Vittorio Emanuele.

Graziella De Maria

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