Vangelo della domenica (2 agosto) / L’uomo, abbandonando il superfluo trova la felicità nell’amore di Dio

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Canto al Vangelo ( Mt 4,4b )
Alleluia, alleluia. Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Alleluia
Vangelo ( Mt 14,13 – 21 )
In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini. Parola del Signore

Riflessione
La Liturgia di questa domenica presenta il brano del vangelo di Matteo nel racconto di Gesù che guarisce i malati e sfama la folla che si raduna attorno a Lui per ascoltarlo.
Il brano si articola in due scene: Gesù che si ritira in un luogo deserto in disparte; Gesù che raggiunto dalla folla che lo vuole incontrare, sente compassione per loro e guarisce i loro malati.
Questo brano fa comprendere l’importanza di pregare, di ritirarsi in un luogo in disparte dalla folla per stare con Dio e riempirsi e sfamarsi con l’ascolto della sua Parola per poi poter vedere e avere compassione della folla  che è affamata di amore e di verità.
Gesù ai suoi discepoli insegna che loro stessi devono dare da mangiare alla gente affamata della parola di Dio, mettendo a disposizione il poco che hanno perché la grazia di Dio completerà la sua opera.
Il cristiano deve essere l’uomo che sa ritirarsi in luoghi solitari per riempirsi di Dio per poi saper sfamare gli altri che sono alla ricerca dell’Amore.
Il mondo con le sue agiatezze, con il suo superfluo, infatti, non può sfamare il bisogno di felicità insito nel cuore di ogni uomo, poiché le cose, i beni terreni non soddisfano pienamente la vita, perché l’uomo è fatto per Dio, come ci ricorda il Canto Alleluiatico di questa domenica: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”.

Letizia Franzone

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