Vangelo della domenica (29 novembre) / Vigilare sul tempo e sulla vita per non smarrire il senso autentico che è Dio

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Canto al Vangelo (Sal 84,8)
Alleluia, alleluia. Mostraci, Signore, la tua misericordia e  donaci la tua salvezza. Alleluia
Vangelo (Mc 13,33 – 37)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Parola del SignoreRiflessione
La Liturgia di questa prima domenica di Avvento presenta il brano del vangelo di Marco nel racconto di Gesù che esorta i discepoli a vegliare, a vigilare. Il brano si apre con Gesù che racconta ai suoi discepoli di un uomo che, partito dopo aver lasciato  la sua casa, diede il potere ai suoi servi attribuendo loro diversi compiti, ordinando al portiere di vegliare. Gesù poi conclude il racconto esortando a vegliare per non essere trovati addormentati dal padrone che ritorna.
Il messaggio di questa breve parabola raccontata da Marco è chiaro e forte.
Gesù esorta l’uomo a vigilare nell’attesa del suo ritorno glorioso; Gesù esorta a vedere il tempo dell’oggi come il tempo in cui ognuno è chiamato a vivere il messaggio di amore annunciato e vissuto da Lui. Ogni uomo deve vivere nell’attesa operosa, vigile, fedele alla parola di Gesù. Attesa vigile e fedele dunque, non attesa pigra e irresponsabile.
Il cristiano, dunque, è responsabile di quel compito di amore affidatogli da Dio; il potere affidato dal padrone ai suoi servi nella parabola, è per l’appunto la capacità data a l’uomo di amare Dio e i fratelli lungo il cammino della sua sequela a Cristo.
Vigilare  sul tempo, sul senso della vita, per non smarrire il fine ed il senso autentico che è Dio, desiderando di far splendere il suo volto nella nostra vita, come prega il Salmo Responsoriale di questa domenica: “Signore, fa splendere il tuo volto e noi saremo salvi”.

Letizia Franzone

 

 

 

 

 

 

 

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