Vangelo domenica 7 agosto / Tenersi pronti ad accogliere Dio nella propria vita

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Gesù bussa

Canto al Vangelo  domenica 7 agosto ( Mt 24,42.44 )

Alleluia, alleluia. Vegliate e tenetevi pronti, perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo. Alleluia

Vangelo domenica 7 agosto ( Lc 12,32 – 48 )

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno.
Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.

Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».Gesù bussa
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.

Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più». Parola del Signore.

Riflessione sul vangelo di domenica 7 agosto

La Liturgia di questa Domenica, presenta il brano del Vangelo di Luca nel racconto di Gesù che esorta i suoi discepoli a vigilare e a tenersi pronti alla venuta del Figlio dell’uomo.
Gesù richiama i suoi discepoli alla continua vigilanza per poter cogliere il passaggio di Dio nella propria vita. Dio cammina accanto all’uomo, anche se spesso l’uomo non si rende conto di essere infinitamente amato ed accompagnato da Dio.

E Gesù indica ai suoi discepoli il modo di come attendere e vigilare: Siate pronti con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese.
Le vesti strette ai fianchi richiamano l’immagine del pellegrino pronto per mettersi in cammino. Si tratta di abbandonarsi con fiducia a Dio e a lasciarsi condurre con semplicità,  con la lampada accesa della fede illuminata dalla parola di Dio.

Il cristiano, quindi, è chiamato a vigilare e a camminare lungo le strade della vita, con fede, annunciando l’amore misericordioso di Dio,  non attaccando il cuore a ciò che si consuma, pochè il suo tesoro è l’amore di Dio: “Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore”, dice Gesù ai suoi discepoli in questo brano del Vangelo.

Letizia Franzone

 

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