Aci Platani / Avviato il progetto “Nessuno escluso” per favorire l’integrazione sociale dei ragazzi

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progetto Nessuno escluso

Dopo la presentazione, avvenuta domenica 19 marzo scorso, hanno avuto inizio, nei locali dell’Oratorio “Casa dei Ragazzi” di Aci Platani, le attività relative al progetto “Nessuno escluso”. Progetto coordinato dalla Caritas diocesana di Acireale e gestito dall’educatrice Emilia Grimaldi.

L’obiettivo di questo intervento, finanziato grazie all’otto per mille destinato alla Chiesa Cattolica, è quello di combattere la dispersione scolastica e favorire l’integrazione sociale. Protagonisti, infatti, sono ragazzi e ragazze tra i 6 ai 13 anni, in situazioni di disagio socio-economico a rischio di esclusione sociale. Il progetto si propone di accompagnare questi minori in un percorso di crescita individuale consapevole e responsabile.

Si è scelto di attivare il progetto nella Comunità di Aci Platani, a causa delle fragili condizioni socio-economiche di molte famiglie che abitano questa popolosa frazione acese. Un territorio geograficamente ristretto che ha visto nel tempo, grazie ad alcune sciagurate scelte politiche, l’insediamento di tre vaste aree di edilizia popolare. Tutto ciò ha determinato la mancata integrazione di parecchi nuclei familiari, favorendo nel tempo una importante condizione di isolamento sociale e culturale.

Nel cortile dell'oratorio di Aci Platani
Nel cortile dell’oratorio

Il progetto “Nessuno escluso” in aiuto al disagio giovanile

La scelta di questa area specifica della diocesi è data anche dalla esperienza di collaborazione avviata negli anni precedenti tra Scuola e Oratorio. E dai risultati ottenuti, che rappresentano per la Caritas diocesana, guidata da don Orazio Tornabene, il contesto più favorevole dove cimentarsi per la prima volta in questo ambito progettuale.

“L’obiettivo generale del progetto – ci dice Emilia Grimaldi – come si può evincere anche dal titolo è quello di far sì che i ragazzi che per diverse ragioni si trovano a dover affrontare delle criticità (difficoltà nello studio, difficoltà di integrazione ecc.) non si sentano abbandonati a se stessi. Ma possano trovare in questo itinerario una risposta al loro disagio e un aiuto al loro percorso di crescita personale”.

Il progetto prevede un ampio ventaglio di attività in cui i ragazzi giornalmente sono chiamati a cimentarsi. Tante le attività ludico/educative per potenziare le competenze in ambito linguistico, scientifico e matematico. Inoltre, vengono offerti ampi momenti di gioco, valide occasioni  di aggregazione e condivisione per poter sperimentare la gioia dello stare insieme.

 

Giovanni Centamore

 

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