Acireale / Contenuti i festeggiamenti della patrona S. Venera, sempre viva la devozione popolare

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Torna puntualmente anche quest’anno la festa solenne in onore di Santa Venera, vergine e martire, Patrona della città e della diocesi di Acireale.
Nel proprio messaggio di presentazione, il vescovo mons. Antonino Raspanti, evidenzia come l’edizione di quest’anno, a motivo della pandemia che da diversi mesi affligge l’intera umanità, debba registrare una sensibile riduzione delle manifestazioni ‘esterne’, cioè sono soppressi il tradizionale ‘Concerto delle cantate’ del 24 luglio e le processioni che, con il venerato busto reliquiario della Santa Patrona lungo le vie della città, sono tradizionalmente programmate in calendario per i giorni 25 e 26 luglio.
Non è stata effettuata nemmeno la tradizionale ‘processione delle reliquie’ del 19 luglio che, partendo dalla chiesa di ‘Gesù e Maria’ in via Dafnica, si svolge annualmente in ricordo della prima processione del 1651, anno in cui le sacre reliquie, provenienti dal territorio di Ascoli Piceno, nelle Marche, ove la tradizione agiografica colloca il martirio avvenuto intorno al 143 A.D., furono traslate in Cattedrale, all’epoca ‘chiesa Matrice’ della città, non essendo ancora stata istituita la diocesi (lo sarà, poi, nel 1872).
Non per questo, comunque, viene meno la devozione popolare che si tramanda da diversi secoli nei confronti di colei che protegge e custodisce la città e la diocesi tutta. Nel corso della storia, la città e la diocesi hanno, infatti, più volte sperimentato il soccorso della Santa patrona avverso eventi bellici o calamità naturali e tutto ciò spinge la devota popolazione a rivolgere il ringraziamento al Signore per aver donato la martire Venera quale protettrice e fulgido esempio di santità. Proprio per tale motivo, la Basilica Cattedrale ‘Maria Ss. Annunziata’ che, dal 1651, custodisce il prezioso argenteo busto reliquiario nella fastosa Cappella, rimarrà aperta tutta la notte tra il 25 ed il 26 luglio per favorire l’adorazione e la preghiera continue dinanzi al Santissimo Sacramento, che sarà solennemente esposto.
Altri momenti particolari in calendario sono: nel tardo pomeriggio di lunedì 20 luglio, l’accoglienza delle reliquie di San Sebastiano martire e la celebrazione eucaristica vespertina presieduta dal decano dell’omonima basilica cittadina, can. Vittorio Rocca, il Triduo di preparazione, nei giorni 22, 23 e 24 luglio, per poi giungere ai giorni 25 e 26 con i momenti più solenni.
Nel tardo pomeriggio di sabato 25, infatti, ci saranno i solenni ‘Primi Vespri Pontificali’, presieduti dal vescovo mons. Raspanti e, a seguire, la santa messa presieduta dal rev. can. Mario Fresta, arciprete parroco della Cattedrale e cappellano della ‘Reale Cappella’ e la notte di preghiera animata da gruppi, movimenti ed associazioni della città.
La giornata di domenica 26 luglio, solennità di Santa Venera, vedrà, alle 7,30 del mattino, la solenne celebrazione delle ‘Lodi Mattutine’ e, a seguire, un succedersi di celebrazioni eucaristiche, per culminare, alle 20,30, nella celebrazione, in piazza Duomo, di un solenne ‘Pontificale’ presieduto dal vescovo mons. Raspanti, concelebranti i parroci della città, alla presenza delle locali Autorità Civili e Militari, della Deputazione della Reale Cappella della Basilica Cattedrale, dei soci del ‘Circolo Santa Venera’, nonché dei Capitoli Collegiali delle Basiliche Cattedrale, Santi Pietro e Paolo e San Sebastiano. Nel corso del solenne ‘Pontificale’, sosteranno in piazza Duomo i cerei delle antiche ‘Corporazioni Artigiane’.
A conclusione della celebrazione, il sindaco ing. Stefano Alì effettuerà la simbolica consegna delle ‘Chiavi’ della città alla Santa Patrona e, a seguire, il vescovo impartirà la solenne benedizione alla città ed alla diocesi con le sacre reliquie, prima del rientro del simulacro in Cattedrale, ove sarà privatamente velato nella Cappella.

 Nando Costarelli

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