Acireale / Cosa pensano i giovani, tra Covid e web?

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Come vivono questo tempo i giovani di Acireale, tra pandemia di Covid 19 e iper-uso del web? Siamo andati a chiederlo ad una generazione nata a seguito dell’avvento di Internet, decisamente diversa dalla precedente, avendo avuto contatti con la tecnologia e il web sin da una giovanissima età. Un’intervista tra i nativi digitali utile ad apprendere nuove e varie informazioni, ma anche diverse credenze e, sicuramente, abitudini.

Giovani e web

È stimato che gli utenti attivi sui social corrispondono al 53% della popolazione mondiale. Fra di essi, l’uso maggiore proviene proprio dai giovani, soprattutto i pre adolescenti: l’86,5% degli utenti ha un’età compresa fra gli 11 e i 18 anni. In quest’epoca è quindi ormai ovvio presumere che ogni individuo sia in possesso di almeno un dispositivo elettronico: sia un computer, una console, un tablet o un cellulare. La generazione del 2000 ha però certamente più familiarità con la tecnologia rispetto ai propri predecessori: ha avuto modo di conoscerla sin dall’infanzia.

Acireale / Uso dei social sul web, in epoca Covid

È quindi possibile dire che ogni giovane abbia accesso al web attraverso i social, ma quali? Abbiamo intervistato alcuni acesi nati fra il 2005 e il 2006 e abbiamo scoperto che l’uso dei social di quest’ultimi è molto diverso da quello che ne fanno gli adulti. Possiamo notare infatti come Facebook non sia più uno dei social più usati, in quanto solo il 25% dei ragazzi lo ha scaricato e ne fa un vero e proprio uso. Invece social come Instagram, con il 91,6%, e Tik Tok, con il 75%, riscuotono un uso maggiore. Vi sono poi altri social che non tutti i giovani usano, come Snapchat e Discord, che vengono usati dal 25% dei ragazzi; Telegram, Twitter, Pinterest e Tumblr, dal 16,6%; Twitch, dal 8,3% e ovviamente Whatsapp, usato pressoché da ogni individuo a prescindere dall’età.

Acireale / Cosa pensano i giovani, tra Covid e web?

Ma che ne pensano i ragazzi dei social? Per rispondere a questa domanda abbiamo intervistato cinque ragazzi in grado di spiegarci come i social li abbiano influenzati; questi però non sono l’unico fattore che ha modificato la vita di questa generazione negli ultimi anni. Infatti, a causa dell’emergenza covid, molte delle abitudini che si avevano prima sono dovute cambiare per adattarsi alle circostanze imposte dalla pandemia. Ciò ha influenzato anche i giovani, ritrovatisi a dover passare la propria adolescenza bloccati in casa. Grazie alle interviste, siamo riusciti ad ottenere uno spaccato anche su questo fattore.

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Acireale tra Covid e web / Cristina: “noi giovani rischiamo di perdere i nostri migliori anni”

La prima intervistata è Cristina, 15 anni. Afferma di avere molti social, nonostante non li usi più di tanto. Preferisce fare altro, come leggere, giocare ai videogiochi, guardare serie e uscire con gli amici. Visto l’uso ridotto che fa dei social, in realtà, non crede che l’abbiano cambiata molto durante gli anni. Nonostante ciò, ritiene comunque che i social l’abbiano resa più cosciente del mondo. Spesso infatti le capita di non guardare il telegiornale e di venire a conoscenza delle notizie di cronaca, locale e internazionale, solo attraverso internet.

Riguardo al Covid, spiega come la pandemia non abbia cambiato molto il suo stile di vita, ma l’abbia comunque limitata nelle sue attività e le abbia negato la possibilità di fare nuove esperienze durante questi tre anni. Come per tutti, d’altronde. “Ma potete ben capire come questa situazione possa essere più grave per i giovani che stanno perdendo gli anni migliori della propria vita a causa del covid”. Cristina spiega quindi un evento che la riguarda personalmente: nel mese di maggio del 2020 aveva programmato un viaggio per la Slovacchia con la scuola per un progetto di scambio culturale. Sarebbe durato una settimana ma, come é successo a molte persone, fu annullato a causa della diffusione della pandemia.

Acireale tra Covid e web / Aurora: “i social condizionano la formazione della nostra personalità”

Anche Aurora, seconda intervistata, ha 15 anni. Come social usa principalmente Whatsapp, Tik Tok e Pinterest, ma anche Twitter, Instagram e Tumblr. Nonostante ciò non ritiene che i social l’abbiano cambiata. O almeno non in modo negativo. Eppure ammette come l’abbiano invece condizionata nella formazione della personalità, facendole acquisire molti interessi che prima non aveva e facendole sviluppare il carattere che ha tutt’oggi. Anche grazie alle interazioni che ha avuto tramite web. Non ritiene invece che la sua vita sia cambiata a causa del covid. Durante il lockdown, ha potuto praticare le attività che svolgeva già prima della pandemia come leggere, guardare serie e giocare online con gli amici. Web Tik Tok

Acireale tra Covid e web / Agata: “i social hanno influenzato l’uso del tempo”

Anche Agata, terza intervistata, ha 15 anni ma, a differenza delle precedenti voci, ritiene che l’uso dei social l’abbia influenzata molto. Considerando infatti il tempo speso su internet, ha notato come non faccia più le attività che faceva da piccola. Come ricamare con sua nonna, pattinare o disegnare. Ma ne considera anche i lati positivi, come fare molte più foto e restare sempre in contatto con i suoi cari. Durante il lockdown, si è sentita come rinchiusa in casa. Amando uscire, ne ha risentito molto, non riuscendo a stare con i propri amici. Confessa però che dall’esperienza è anche riuscita ad imparare a star bene da sola e recuperare il tempo perso con la famiglia, comprendendo inoltre quanto debba apprezzare quelle volte che riesce ad uscire con i propri amici.

Acireale tra Covid e web / Daniele: “la pandemia ha influenzato il mio carattere”

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Il quarto intervistato, Daniele, ha invece 16 anni e pensa di essere stato influenzato dal web, ma non in modo negativo. Crede che la rete lo abbia reso più informato, attraverso le varie fonti di informazione che si possono trovare con estrema facilità grazie alle varie piattaforme, social e non. Non considera il suo stile di vita cambiato a causa del covid. Infatti è comunque riuscito a fare le stesse attività che faceva prima: studiare, disegnare, ascoltare musica e parlare con i propri amici. Anzi, scherzando, dice che durante il lockdown l’unica differenza era che dormiva più del solito. Reputa invece sia cambiato il suo carattere, diventando meno socievole e facendogli trovare più difficoltà a relazionarsi con gli altri.

Acireale tra Covid e web / Dalila: “così la pandemia ha influenzato le mie relazioni”

Nella quinta e ultima intervista, Dalila, 16 anni, ci spiega di usare principalmente Instagram, di cui spesso dimentica pure l’esistenza. Non reputa di essere stata cambiata dal web, che l’ha portata invece a conoscere persone che non avrebbe avuto modo di incontrare in altro modo, perchè appartenenti ad altre aree del mondo. Ha trascorso il periodo segnato dal covid in modo molto simile all’abituale, adattandosi alle restrizioni solo rispetto alle uscite con gli amici. Si è organizzata per rischiare il meno possibile un contagio attraverso distanziamenti, mascherine, tamponi e incontrando un gruppo di amici più ristretto. Nonostante ciò, reputa che il covid abbia comunque influenzato i suoi rapporti con gli altri, facendole perdere contatto con alcuni amici e abbandonare alcune abitudini non sicure.

Gaia Lo Presti

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