Acireale / Il culto di San Sebastiano nel mondo nel documentario di Antonio Trovato: sintesi di devozione e riti popolari

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Le fotosono di Massimo Vittorio

Sabato 18 gennaio, ad Acireale, nella chiesa di Sant’Antonino di Padova, antico Oratorio di San Sebastiano, Rosario Trovato ha presentato  l’associazione religiosa “Fercoli della devozione”, da lui fondata nove anni fa e aperta a tutti i laici, il cui attuale presidente è Giuseppe Falcetta.
Indi introduce l’incontro dedicato a San Sebastiano, compatrono di Acireale, presentando il relatore,  prof. Antonio Trovato. Questi tiene un’originale conferenza, con la proiezione di un suo eccezionale video, sul culto nel mondo di San Sebastiano, Santo giovane e bello del terzo secolo, soldato romano.

Il giornalista Antonio Trovato (a sin.) e Rosario Trovato

Il numeroso pubblico segue con grande entusiasmo l’iniziativa di questa nuova Associazione, costituita soprattutto da giovani. L’oratore parla del culto di San Sebastiano, martire colpito dalle frecce, infine decapitato,  miracoloso specie in territori colpiti nel passato dalla peste o da altri mali, come la siccità.
Da secoli San Sebastiano è molto venerato in Sicilia, specie orientale e centrale: in Acireale la  festa è  grande dal secolo sedicesimo, con un alto numero di fervidi devoti. Città e piccoli centri dove è viva la devozione: Catania, Giarre, Riposto, Melilli, Maniace, Santa Venerina, San Giovanni La Punta, Fiumefreddo, Piedimonte etneo, Vizzini, Limina, Francofonte, Palagonia, Avola, Cassaro, Ferla, Cerami, Enna, Graniti,  Messina, Mistretta, Pagliara, Carlentini, Siracusa, Augusta, Canicattini, Palazzolo Acreide, Sortino, Capizzi, Caltanissetta, Troina, Tortorici, Barcellona Pozzo di Gotto, Larderia, Gaggi e altri. La festa, molto singolare, coinvolge la popolazione; per lo più si celebra il 20 gennaio, ma in alcuni centri anche nei mesi di agosto o maggio. Nella Calabria e nelle Puglie, festa a Reggio e a Bari, oltre che in piccoli centri; nella Campania, a San Sebastiano al Vesuvio; in Molise, a Termoli; inoltre, in qualche paesetto dell’Abruzzo.

Le foto sono di Massimo Vittorio

A Roma, festa nella chiesa di San Sebastiano, in Via Appia, e nelle relative Catacombe; inoltre, una statua di San Sebastiano è in San Pietro in Vincoli. A Milano, nella chiesa intitolata al Santo, con s. Messa solenne. In Sardegna, feste tradizionali in costume, a Iesolo, Settimo S. Pietro e in altri piccoli centri; a Sassari, corse con cavalli.  In Europa, feste, specie a Malta; in Francia, Austria e Germania, soprattutto in Baviera. Feste grandiose, con processioni, accensione di falò, danze in Spagna e in Portogallo.                        Il culto s’è diffuso in alcuni Paesi del mondo, con feste molto caratteristiche: India, le Filippine, lo Sri Lanka, in Asia; gli Stati Uniti d’America, a Monteclair; Messico, Nicaragua, Brasile, Rio de Janeiro, Perù, Cile, specie per opera degli Spagnoli e degli emigrati italiani.                                                  Il video di Trovato, molto interessante, ha messo in luce le varie forme di culto, che variano talora parecchio sia dal punto di vista artistico, per le statue del Santo, le sculture, le pitture, le chiese a lui dedicate, i fercoli, sia per usi e costumi. In alcuni Paesi, le processioni sono organizzate molto accuratamente, anche con altri Santi, con giovani in costume tradizionale, con danze e altro.
Il video ci ha rivelato la meraviglia del culto rappresentato in forme diverse, specie per le processioni; soprattutto è interessante vedere come San Sebastiano viene raffigurato e portato in processione, o su artistici fercoli o a spalla da devoti vestiti, per lo più, di bianco o di rosso: è una testimonianza di fervida fede cristiana di popoli di tutto il Pianeta.

                       Anna Bella     

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