Acireale / In preparazione giornate culturali per i 700 anni dalla morte di Dante

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Il 2021 sarà, per la cultura italiana e mondiale, l’anno di Dante, perché il 14 settembre ricorre l’anniversario della sua morte a Ravenna: esattamente 700 anni.
La nostra città di Acireale, da diversi mesi è in fermento per onorare il Poeta con quelle che saranno le “Giornate dantesche”.
La “Consulta della Cultura”, con il suo presidente avv. Salvo Leotta, insieme all’Università Popolare, nella persona del professore Alfio Mazzaglia, ed alle altre associazioni del territorio, hanno già cercato di organizzare l’evento. Si prospetta, dunque, un anno denso di attività per la città di Acireale che, del resto, non è nuova ad iniziative rivolte al Poeta. Qualche anno fa, infatti, fu realizzato il progetto “Dante nelle chiese di Acireale”, letture che si sono svolte nelle chiese del territorio.

La locandina delle manifestazioni dell’anno scorso

Nonostante i secoli dalla sua scomparsa siano tanti, Dante rimane una figura che non ha eguali nella storia della letteratura e nella cultura generale. Come uomo del tempo era un grande conoscitore della storia della filosofia, della matematica, della fisica e dell’astronomia. Amato ancora oggi perché, nonostante viviamo tempi diversi, l’opera che lo ha consacrato come “Vate”, la Divina Commedia, usando la poetica dell’ineffabile che tuttavia umanizza vizi e virtù, indica la via migliore per la redenzione umana. Gli uomini di tutti i tempi si sono rivisti in alcuni personaggi danteschi perché il poeta, parlando come uno spettatore dei loro sbagli umani, fa rivivere a colui che si accosta alla lettura una parte buia di sé.
In tutta l’opera, parla del cielo e della terra come in connessione continua tra ciò che siamo e ciò che potremmo essere. La Commedia diventa come una galleria personale di Dante dove elogia o punisce i suoi contemporanei o personaggi dell’antichità e dove ne diventa il giudice. E’ difficile, per chi legge, non riconoscersi nell’umanità dei personaggi che Dante ci sottopone in un’immagine chiara e nitida quasi come quando sfogliamo i social.

Mariella Di Mauro

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