Acireale / L’inaugurazione del nuovo Living Lab delle Aci

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Taglio nastro Inaugurazione-Living Lab Aci

Il 15 settembre nei locali della ex scuola San Giovanni Nepomuceno di Acireale, è stato inaugurato il nuovo Living Lab delle Aci. Si è trattato di una delle tappe conclusive del progetto MEN. Un’iniziativa in grado di favorire la promozione partecipativa del patrimonio culturale, coordinata dal comune di Acireale in qualità di capofila e dal Gal Terre di Aci negli aspetti gestionali e comunicativi. 

All’indomani del career day del progetto transfrontaliero Italia-Malta, la giornata è stata articolata in due momenti ben distinti. La mattina, nei locali già approntati e operativi aperti a cittadini e turisti di Via Ruggero Settimo, all’interno del Palazzo del Turismo, si è svolto un workshop in cui l’attenzione si è focalizzata sulla valorizzazione del patrimonio culturale della città. Del resto è grazie alla ricerca, alla tecnologia ed allo storytelling della città, che il Living Lab delle Aci è stato inaugurato. Nel corso della mattina è stato dato spazio al workshop diretto da Antonio Raciti e Enzo Di Mauro circa il patrimonio culturale e paesaggistico delle Aci.

Acireale / Inaugurazione del Living Lab delle Aci

Subito dopo il taglio del nastro inaugurale, alla presenza dei sindaci delle “Aci sorelle” (nella foto sopra), ha avuto inizio il dibattito, moderato dal giornalista Mario Agostino, responsabile per la comunicazione del progetto MEN. La sessione ha visto la partecipazione e l’intervento di varie personalità del settore.

Foto di Giorgia Fichera

Lo scopo del nuovo laboratorio innovativo, uno spazio di incontro tra didattica a know how. Con l’obiettivo di migliorare la diffusione delle conoscenze sul patrimonio storico ed archeologico ed architettonico della Città di Acireale alla cittadinanza. Ma non solo. Il Living Lab costituirà uno spazio di co-working, incrocio di domanda-offerta, formazione e innovazione. Basti pensare che è già operativa nei locali la terza stampante 3D più grande del Meridione (nella foto sotto) dopo quelle di Napoli e Palermo. 

Acireale / Scopi del Living Lab delle Aci

Il Living Lab rivitalizzerà con le sue attività i locali precedentemente inutilizzati della ex scuola San Giovanni Nepomuceno, nel centro storico di Acireale: accoglierà laboratori per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi da testare grazie alle innovative stampanti 3Dche saranno messe a disposizione gratuita di imprenditori ed artigiani. Oltre a contemplare opportunità nel tempo per i giovani coinvolti dal progetto MEN, prevede laboratori di innovazione sociale e laboratori di Archeologia, “Arti di Strada”, Arte e Pittura, puntando a conoscenza e valorizzazione del patrimonio tradizionale e immateriale delle Aci a vantaggio di studenti e turisti.

Tamajo 3D Living Lab Acireale

Costituirà anche un centro orientato da una parte alla realtà virtuale aumentata e per la visualizzazione 3D. Ma è anche mirato al Welfare di Prossimità per accompagnare e sostenere le persone più fragili del territorio, generare impatto sociale e valorizzare il protagonismo giovanile e il talento, come testimoniato dalla presenza del direttore della pastorale del lavoro per la Diocesi di Acireale, don Orazio Tornabene.

Focus tematici dedicati quindi all’importanza e non solo del progetto ma quello di comprendere le opportunità aziendali del progetto MEN per i 104 giovani delle due isole sorelle coinvolte, Sicilia e Malta. Nell’occasione, è stata rammentata un’ulteriore vittoria per il progetto: la creazione di un portale online creato ad hoc per favorire l’incrocio tra domanda ed offerta di lavoro. Si tratta di una piattaforma facile ed intuitiva (qui cliccabile), pensata per servire aziende in cerca di personale e giovani in cerca di occupazione.

Stampante 3D Living Lab Acireale

La visita delle istituzioni della Regione Siciliana 

In visita anche l’Assessore alle attività produttive della Regione siciliana, Edmondo Tamajo (nella foto, mentre testa il viaggio virtuale con gli occhiali 3D), accompagnato da Carmelo Frittitta, Dirigente generale per le Attività produttive della Regione, dal deputato acese Nicola D’Agostino a dal Sindaco di Acireale e Presidente del GAL “Terre di Aci”, Roberto Barbagallo.

Inaugurazione del Living Lab delle Aci: gli interventi 

A prendere la parola per prima, Rossella Corrao, del Comitato Scientifico Living Lab. Chiamata a illustrate le potenzialità della nuova opportunità, Corrao ha mostrato gli affascinanti paesaggi virtuali attraverso gli appositi occhiali 3D, invitando a perseguire la crescita equilibrata dell’area di interesse in un’ottica di cooperazione, internazionale e transfrontaliera. Ma anche promuovendo non solo lo sviluppo locale ma anche la creazione di nuovi posti di lavoro.

Foto di Giorgia Fichera

Successivamente, sempre nell’ambito del Comitato Scientifico del Living Lab, ha preso la parola Daniele Malfitana, collegato da remoto. Tra gli ispiratori di questo Living Lab a partire dal 2017, ha permesso di diffondere i contenuti ottenuti non solo per la comunità scientifica ma per l’intera società, in una logica di prospettiva e produttività. Le parole del professore hanno trovato pieno riscontro in quelle del Dirigente del Servizio 6.S Dipartimento delle attività produttive della Regione Siciliana, Giuseppe Ammavuta, collegato da remoto.

Significativi anche gli interventi programmati sui laboratori della memoria e di strada a cura di don Orazio Sciacca, Roberta Leonardi e Claudia Cosentino. L’ottica con cui bisogna intendere il laboratorio non è quella di un progetto a sé stante ma un qualcosa incentrato sul dialogo. Un dialogo visto come un atto di contaminazione, mettendo in contatto i giovani all’interno di uno spazio aperto.

L’aver riportato Acireale al centro del Mediterraneo è merito di tutte le squadre operative del progetto MEN, in particolare del GAL Terre di Aci. Ma per poter rendere fruttuoso a medio lungo termine il lavoro, sarà necessario educare la cittadinanza alle potenzialità della realtà virtuale e aumentata, così generare impatto sociale per l’intera società. Ed è per questo che i due portali, quello istituzionale MEN e quello dedicato all’incontro tra domande e offerta, continueranno a far vivere il progetto. Come? Sostenendo questo progetto in maniera sempre più interattiva, incrementando connessione, occupazione e scambio di mobilità tra le persone.

Giorgia Fichera 

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