Acireale / Incontro con il vaticanista del Tg 2 Fabio Zavattaro: valori e sfide della comunicazione

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san francesco 1Sabato 24 gennaio, ad Acireale, nei locali della parrocchia San Paolo, festa del Patrono dei giornalisti, San Francesco di Sales, organizzata da Unione Cattolica Stampa Italiana, presidente regionale, il dott. Giuseppe Vecchio, direttore della “Voce dell’Ionio”; Azione Cattolica Italiana, presidente la dott. Anna Maria Cutuli; Diocesi di Acireale Ufficio Comunicazioni sociali, diretto da don Marco Catalano; Meic, presidente il prof. Santo Toscano. Tutti presenti all’incontro. Nel primo pomeriggio, celebrazione della santa Messa, presieduta dal vescovo, mons. Antonino Raspanti, che incentra l’omelia su Gesù, Unigenito del Padre, nuovo tempio creato non da mani d’uomo bensì da Dio, come lui stesso testimoniò, suscitando contrasti anche tra gli Apostoli. Sulla figura di san Francesco di Sales, il vescovo mette in luce la predicazione dell’ortodossia, sfidando i rischi di oppositori  avversari; cita, dalle lettere ai laici, interessanti passi sul consiglio del distacco dalle evenienze quotidiane, per potere assurgere all’umanità divinizzata. Nella sala-teatro, l’incontro. Il coordinatore, don Marco, evidenziata la collaborazione tra le suddette associazioni ai fini della ricerca della verità, rilevando la trasformazione del mondo della comunicazione ad opera delle moderne tecnologie. Fa presente come, su interessamento del dott. Vecchio, l’incontro è accreditato dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti con 4 crediti per la formazione professionale. Presenta il vaticanista Fabio Zavattaro, dal 1988 vice capo redattore del quotidiano “L’avvenire”, inviato speciale del Tg1 per i viaggisan francesco 3 del Papa in Italia e all’estero. L’intervento del prof. Toscano verte sull’esplosione del web in tutte le sue forme; attraverso le citazioni di Paolo VI e del card. Carlo M. Martini, ha parole di ammirazione per le scoperte tecniche, mentre avverte come sia in agguato la strumentalizzazione. Fabio Zavattaro sviluppa con eloquenti  richiami culturali – specie con citazioni degli interventi sulla comunicazione dei Papi del Novecento da Pio XII in poi – il valore essenziale della verità. Mette l’accento sul dar senso ai contenuti, citando discorsi di Benedetto  XVI su Fede e ragione; rileva la velocità del comunicare con relativi rischi, l’alto utilizzo di Internet, le testate on line; mette in luce il valore della concretezza del comunicare con i nuovi media, il valore dell’obiettività; infine, fa appello al codice deontologico. Il vaticanista definisce “grande comunicatore” Papa Francesco: incisivi i suoi messaggi sulla famiglia; di rilievo, la bellezza del rapporto a tu per tu con le persone, facendo riferimento al viaggio nelle Filippine. Cita le famose carte di Treviso, Firenze e Milano, la Magna Charta della comunicazione. Segue un dibattito molto intenso e proficuo.

                                                                                     Anna Bella

 

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