Acireale / L’Accademia Zelantea si arricchisce di 11 nuovi soci

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I nuovi soci dell'Accademia Zelantea

La serata della consegna dei diplomi ai nuovi soci dell’Accademia, nella sala “Cosentini” della Biblioteca Zelantea, è ricca di momenti significativi.

Nell’introduzione il presidente dott. Giuseppe Contarino evidenzia come l’Accademia propone nuove frontiere per una vita più dinamica, fondata sulla ragione e sui valori; annuncia con orgoglio l’ingresso del socio d’onore, prof. Eugenio Coccia dell’Università Tor Vergata di Roma, “il maggior accademico italiano tra i soci della Crusca”.

I nuovi soci dell'Accademia Zelantea
I nuovi soci dell’Accademia Zelantea

Il prof. Franco Calì, nel suo dettagliato intervento critico, traccia un profilo culturale dei detentori dei diplomi; in particolare, per l’unico socio effettivo, dott. Angelo Pagano, direttore dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare di Catania, rileva i suoi meriti di ricercatore scientifico, con all’attivo 150 saggi.
Dei nove soci corrispondenti, di cui cita interessanti pubblicazioni, cinque sono illustri professori dell’Università di Catania, di varie facoltà: Salvatore Barbagallo, Rosario Faraci, Stefano La Malfa, Gino Sorbello, Domenico Ventura. Inoltre, il dott. Saverio Continella, economista, è direttore generale del Credito Siciliano; il dott.Paolo Rapisarda, direttore C.R.A. di Acireale.

Il prof. Calì si sofferma su due acesi, distintisi per il loro impegno in favore della città. Mario Grasso, scrittore, poeta, giornalista, promotore per diversi anni delle Settimane culturali acesi e del Premio “Marranzano d’argento”; fondatore di sette riviste letterarie, detentore della casa editrice “Prova d’autore”. L’avv. Gaetano Gravagno, storico dal rigore scientifico nella sua storia di Acireale e dei suoi beni monumentali; incisiva la rievocazione della restituzione della bandiera, donata da Catania ad Acireale, da lui scoperta nell’archivio storico di Napoli.

Il prof. Mario Grasso tiene una brillante conversazione sul tema:”La letteratura italiana di autori siciliani del secondo Novecento”. La sua attenzione verte sul poeta catenoto Francesco Guglielmino, autore del noto libro “Ciuri di strata”. Passa in rassegna molti autori siciliani, prediligendo Antonio Pizzuto, uno dei maggiori scrittori che cominciò a pubblicare a 60 anni;

Stefano d’Arrigo con il suo capolavoro “Horcinus Orca”; Gino Raya, innovatore nei suoi giudizi; Leonardo Sciascia, di cui segnala due noti romanzi, “Le parrocchie di Regalpetra” e “Il consiglio d’Egitto” del 63; Bartolo Cattafi; Giuseppe Bonaviri da Mineo; Angelo Fiore.

     Anna Bella

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