Acireale / L’esperienza di Carlotta Zappalà nella sua “famiglia d’adozione” finlandese e nel campus estivo del Lions Club International

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Un momento dell'incontro. Da sin.: Carlotta Zappalà, il prof. Rosario Musmeci, il presidente del Lions club di Acireale Alfredo Borzì

Con spigliatezza ed entusiasmo giovanili, Carlotta Zappalà, 17 anni, allieva dell’ultimo anno di liceo linguistico presso l’Istituto “Regina Elena” di Acireale, ha illustrato venerdì 2 marzo, nella sala stampa del Comune di Acireale, le tre settimane vissute l’estate scorsa in Finlandia. È stata per lei un’esperienza unica ed interessantissima, resa possibile grazie al concorso internazionale “Scambi giovanili” del Lions Club e sponsorizzata dal club di Acireale.

Un momento dell’incontro. Da sin.: Carlotta Zappalà, il prof. Rosario Musmeci, il presidente del Lions club di Acireale Alfredo Borzì

Il suo intervento è stato infatti preceduto dalla presentazione e dal saluto del presidente del club acese Alfredo Borzì. Ha preso pure la parola il prof. Rosario Musmeci, referente del concorso, il quale ha spiegato i rigidi criteri con cui vengono scelti i ragazzi da inserire in tale progetto, riservato ai giovani dai 16 ai 22 anni. Per motivi pratici, il club acese indirizza ogni anno la sua scelta tra gli allievi del penultimo anno di scuola media superiore, i quali devono aver superato il terzo anno con una valutazione minima di 8 in tutte le materie; devono inoltre conoscere e parlare bene la lingua inglese, con una certificazione ufficiale del tipo “Cambridge” o “Trinity”, ed essere poi dotati di buone capacità di comunicativa e di adattabilità. Partendo da questi requisiti di base, i candidati devono poi affrontare dei test selettivi, dai quali – come si diceva – è stata selezionata nel 2017 la nostra Carlotta, mentre per il 2018 è stata scelta un’allieva del 4° anno del Liceo classico “Gulli e Pennisi”, Francesca Seminara, che andrà nella prossima estate in Danimarca (la sede del campus cambia infatti ogni anno). Scopo di tale iniziativa è quello di creare nei giovani un senso di collaborazione e di socializzazione che vada al di là dei confini nazionali, in una prospettiva europea e internazionale, sì da porre le basi per una società fondata sulla convivenza pacifica e rispettosa degli altri: sono concetti che è bene far acquisire fin dall’età giovanile, affinché si possa diventare cittadini maturi e responsabili, in grado anche di assumere responsabilità politiche ed istituzionali.

Un primo piano di Carlotta sorridente, durante la sua relazione

Tornando alla nostra Carlotta, lei ha mostrato anzitutto, servendosi di varie slides, i bellissimi luoghi che ha visitato, ricchi di verde, di piccoli laghi e di panorami unici e incomparabili. Ma ha parlato soprattutto dell’esperienza umana da lei vissuta, inserita in una famiglia del luogo, con cui lei è riuscita a creare un legame affettivo molto intenso – nonostante il breve periodo trascorso, di appena una settimana –, tanto da parlarne con estrema naturalezza usando i termini “la mia mamma d’adozione”, “il mio fratello maggiore d’adozione”, “la mia sorella d’adozione”. La seconda e la terza settimana le ha poi trascorse in un campus insieme con tutti gli altri vincitori del concorso, provenienti da varie parti del mondo. Anche questo periodo è stato per lei molto interessante e coinvolgente, perché le ha dato la possibilità di conoscere altri giovani provenienti da altri Paesi, con altre abitudini, altri modi di vivere e di pensare; e di potere anche esercitarsi in varie lingue straniere – inglese, tedesco, francese – cosa da lei ritenuta fondamentale, tanto che anche con altri studenti italiani, lì presenti, comunicava in inglese.

La vincitrice della selezione del 2018, Francesca Seminara (la prima a sin.)

La cosa su cui Carlotta ha però posto l’accento è stata la differenza di cultura, di abitudini di vita, di contesto ambientale che ha conosciuto in Finlandia, come la possibilità di girare tranquillamente per le strade – ed anche per i boschi – con un senso di sicurezza maggiore che dalle nostre parti; oppure l’abitudine di fare il bagno nel lago con temperature intorno ai 7-8 gradi (il massimo, in quelle latitudini, anche d’estate). Ha naturalmente sperimentato anche la sauna, di cui tutti hanno lì l’attrezzatura in casa e che fanno abitualmente ogni sera. Ha poi conosciuto il cosiddetto “sole di mezzanotte”, cioè il fatto che, essendo la Finlandia molto vicina al polo nord, nel periodo estivo il sole scende sull’orizzonte senza tramontare del tutto; le hanno pure parlato – senza tuttavia conoscerlo direttamente – del fenomeno opposto, quello che si verifica in inverno, e cioè l’assenza quasi totale del sole (e della luce naturale) per vari mesi. Un’esperienza, in conclusione, unica, che le piacerebbe rifare, e che lei ritiene molto formativa per lei e per il suo futuro.

La relazione di Carlotta è stata molto apprezzata dai presenti, anche per la sua spontaneità e per la carica di simpatia con cui ha saputo presentarsi. L’incontro si è concluso con un momento di convivialità in un vicino bar-pasticceria.

Nino De Maria

 

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