Acireale / L’omaggio della parrocchia San Michele alla Madonna della Pace

0
132
Devoti portano a spalla la statua della Madonna della pace

Puntualmente, a conclusione delle annuali attività catechistiche, torna nella comunità parrocchiale ‘San Michele arcangelo’ di Acireale l’appuntamento con la festa solenne della ‘Madonna della Pace’. Appuntamento fissato per l’ultima domenica del mese di maggio.

Storicamente, l’istituzione della festa risale al primo dopoguerra quando, nel 1918, il prezioso simulacro in gesso della Vergine ‘Regina della Pace’ fu voluto nella nostra comunità parrocchiale da un gruppo di fedeli. Era un segno di ringraziamento per lo scampato pericolo di vita di alcuni loro congiunti, reduci dal fronte di guerra.
Ancora oggi, tale culto resta particolarmente sentito, a causa dei conflitti che insanguinano varie zone, costituendo una grave minaccia per la sopravvivenza del nostro pianeta.Festa Madonna della pace

Papa Benedetto XV istituì il culto della Madonna della Pace

La collocazione temporale della festa solenne è variata nel corso del tempo. Infatti, essa era originariamente celebrata la prima domenica di agosto, preceduta da  sette sabati di preparazione e seguita da altrettanti sabati in segno di ringraziamento. Papa Benedetto XV  istituì tale culto nella Chiesa Universale. Con accorati e ripetuti appelli a deporre le armi e a cessare senza indugio l’inutile bagno di sangue.

Le parole del Sommo Pontefice rimasero purtroppo inascoltate, tra il disprezzo degli uomini. Ma trovarono accoglienza proprio nella Vergine Maria, che il Papa, per primo, aveva invocato col titolo di ‘Regina Pacis’, da lei impetrando che intercedesse presso il suo Divin Figlio Gesù per l’umanità in grave pericolo.
L’invocazione col titolo di ‘Regina Pacis’ fu poi inserita, su disposizione di Benedetto XIV, nel contesto delle ‘Litanie Lauretane’.corteo bambini con palloncini

La festa è da alcuni anni organizzata dall’apposito omonimo Comitato, costituitosi in seno al gruppo Associazione ‘Città Domani’. Ha seguito uno schema ormai consolidato: il Triduo di preparazione, infatti, prevedeva in programma le preghiere del Santo Rosario e della Coroncina del mese di maggio e, di seguito, la celebrazione eucaristica, per ciascuna sera animata dai vari gruppi parrocchiali. La seconda sera del Triduo, in piazza Madonna della Pace, si svolgeva una Veglia di preghiera, per l’invocazione della Pace universale.

Particolarmente ricco il giorno della festa solenne

Particolarmente denso di appuntamenti è stato il giorno della festa solenne. Al mattino, la celebrazione di due Sante Messe nel salone-chiesa parrocchiale e, alle ore 11:45, il corteo dei bambini dei corsi della catechesi parrocchiale verso piazza Madonna della Pace. Con un momento di preghiera ai piedi della bronzea stele della Vergine Maria ed il successivo lancio di palloncini bianchi con messaggi di pace.

don Orazio Berbarino
don Orazio Barbarino

Nel tardo pomeriggio, invece, ecco i momenti più solenni. Alle 17,30 in piazza Madonna della Pace, si svolgeva la premiazione del concorso di poesie e disegni “Invochiamo la Madonna della Pace”.
Di seguito, con il simulacro della Vergine giunto dalla parrocchia, si recitava la preghiera del santo rosario e don Orazio Barbarino, rettore delle chiese San Francesco di Paola e Arcangelo Raffaele, celebrava la messa solenne, animata dalla corale parrocchiale diretta dalla maestra Cettina Pennisi.
Erano presenti il consigliere Francesco D’Ambra in rappresentanza dell’amministrazione comunale, il parrocho di San Michele, don Marcello Pulvirenti e il diacono Sebastiano Mauro. piazza madonna della pace

Dopo la Messa, il dott. Luciano Privitera curava il tradizionale momento della deposizione di un omaggio floreale ai piedi della bronzea stele della Vergine. Infine una devota processione ‘aux flambeaux’ accompagnava tra canti e preghiere il simulacro della Madonna al rientro nella chiesa parrocchiale.

Come da programma, infine, nel pomeriggio di giovedì 29 maggio, si svolge il tradizionale annuale pellegrinaggio comunitario al Santuario della Madonna di Valverde.

Nando Costarelli