Acireale / Presentato il Festival dell’Opera dei pupi, patrimonio artistico e culturale

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Acireale, prsentazione festival dell'Opera dei pupi

Si è tenuta, lo scorso 4 giugno, presso il teatro dell’Opera dei pupi, in via Alessi ad Acireale, la presentazione della terza edizione del festival dell’Opera dei pupi. I pupi sono un patrimonio artistico e culturale nato in Sicilia nell’ Ottocento. Chi afferma siano nati a Palermo, chi a Catania, poco importa, quel che conta è che, dopo duecento anni il teatro dei pupi ha ancora qualcosa da dirci.

Prima dell’Ottocento, vi erano delle primitive rappresentazioni con manichini di legno, non particolarmente raffinati, che mimavano imprese e gesta cavalleresche. Ma solo nell’ Ottocento questi spettacoli, prima relegati al genere della farsa, diventano “arte” vera e propria. Ciò grazie a innovazioni tecniche e meccaniche che ne decretano un successo popolare straordinario. Nasce così l’Opera dei pupi.presentazione festival dell'Opera dei pupi

Il festival dell’Opera dei pupi ne esalta la pregevole lavorazione

I pupi, fatti in legno e dotati di armature che vengono finemente cesellate, vengono agitati dal puparo con fili fissati ad un ferro a forma di uncino. I pupi, inoltre, si distinguono in armati e in senza arma, ossia in paggio.

Il teatro dei pupi trae ispirazione dalla “Chanson de geste” e dalla “Chanson de Roland” del ciclo carolingio, dall’ “Orlando innamorato” di Matteo Maria Boiardo. Poi dall “Orlando furioso” di Ludovico Ariosto, dalla “Gerusalemme conquistata” e alla “Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso.
I personaggi dell’Opera dei pupi sono: Orlando, Ruggero, Ferraù, Angelica e Rinaldo. Il teatro dei pupi si ispira alla battaglia di Roncisvalle, dove l’esercito di Carlo Magno si scontrò con i saraceni. E rappresentò una delle battaglie più significative per le sorti dell’Europa. pupi siciliani

L’ Opera dei pupi è un mètissage fra il ciclo carolingio, da cui trae il tema della battaglia cavalleresca, e il ciclo bretone, a cui deve il tema amoroso e la figura femminile quali, rispettivamente, mezzo e fine dell’ardore cavalleresco.

Cos’è che rende diverso il teatro dei pupi di Acireale rispetto a quello della Sicilia orientale? La città di Aci e Galatea vanta una tradizione “pupara” che vede le prime luci alla fine dell’Ottocento. E, raggiunge il suo culmine con il maestro Emanuele Macrì.
Ad Acireale i pupari muovono i loro personaggi dalla parte più elevata del boccascena e, i pupi hanno delle dimensioni più minute rispetto a quelli di Palermo e Catania.
Inoltre i ferri hanno una notevole lunghezza e, presentano un uncino sia all’ estremità superiore che in quella inferiore.

Festival dell’Opera dei pupi: programma

L’ass. Enzo Di Mauro ha presentato, nello specifico, il programma.
Venerdì 7 giugno alle ore 17.30 al teatro Opera dei pupi di via Alessi, avremo un convegno sulla figura del maestro puparo Emanuele Macrì. Alle 19.30 il teatro dell’Opera dei pupi sarà intitolato a Emanuele Macrì. E, alle 20.30, in piazza Alfio Grassi, vi sarà uno spettacolo della compagnia teatrale “Thalia”.

Sabato 8 giugno ci sarà, presso il teatro di via Alessi, uno spettacolo da parte dell’Opera dei pupi di Ariosto e Calabretta. Alle 20.30, in piazza Alfio Grassi, avremo una rappresentazione “pupara” a cura dell’Opera dei pupi siciliani Giuseppe Canino.

Domenica 9 giugno avremo, alle ore 11 e alle ore 18, presso il teatro dell’Opera dei pupi , due spettacoli dell’Opera dei pupi di Ariosto e Calabretta. Alle ore 20.30, ci sarà, in piazza Alfio Grassi, un’azione teatrale a cura dell’associazione “Agramante famiglia Argento”.

Venerdì 14 giugno, presso il cinema “Margherita”, alle ore 18.30 e alle ore 20.30, ci sarà la proiezione del film “Turi e i paladini”.
Sabato 15 giugno, presso il teatro dell’Opera dei pupi, alle 18, avrà luogo uno spettacolo presentato dalla compagnia “pupara” “I paladini” di Orazio Scalia.
Alle 20.30, in piazza Alfio Grassi, ci sarà una rappresentazione a cura della compagnia “Opera dei pupi famiglia Puglisi”.
Domenica 16 giugno, presso il teatro dell’Opera dei pupi di via Alessi, alle ore 11 e alle ore 18, ci sarà uno spettacolo della compagnia “I paladini” di Orazio Scalia.
Alle 20.30, in piazza Alfio Grassi, si svolgerà un’azione teatrale a cura dell’associazione “Arte pupi fratelli Napoli”.
Il teatro dei pupi ha talmente permeato la cultura siciliana, meridionale e non solo, che l’Unesco, nel 2008, ha dichiarato l’Opera dei pupi patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

Giosuè Consoli

 

 

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