Auto elettriche / Chip al carburo di silicio: a Catania il primo processo produttivo d’Europa

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chip carburo di silicio

I chip al carburo di silicio sono dieci volte più resistenti di quelli classici al silicio. Scelti da Tesla nel 2017, sono oggi i più richiesti dall’industria dell’auto elettrica (e non solo). La fabbrica STMicroelectronics di Catania sarà la prima in Europa a integrare in un unico sito l’intero processo produttivo di questi chip. Al giorno d’oggi l’utilizzo dei chip è di fondamentale importanza per le auto elettriche moderne. Queste, infatti, riescono a raggiungere un numero pari a 35-40 centraline e fino a 1.500 chip. A causa della crisi dei semiconduttori, non potendo escludere l’uso di questi chip, le aziende hanno cercato delle soluzioni alternative: i chip al carburo di silicio.

Chip al carburo di silicio / Le intuizioni di Robert Eckstein sulla convenienza del loro impiego

Già 25 anni fa, Robert Eckstein aveva intuito che i chip in carburo di silicio avrebbero sostituito quelli tradizionali in silicio. Il motivo di questa convinzione riguarda il fatto che la combinazione di silicio e carbonio, non solo garantisce maggiore energia, essa emette anche meno calore e ha dimensioni minori. Il lato negativo sta nel prezzo. I chip in carburo di silicio sono più costosi e per questo motivo, fino a qualche tempo fa, erano considerati prodotti di nicchia.

Dopo anni di sviluppi, Bosch sta cercando di avviare la produzione e distribuzione di semiconduttori in carburo di silicio (SiC) su larga scala. L’ambizione è quella di fornire le maggiori case automobilistiche del mondo. Dato che le automobili elettriche stanno avendo un grande successo e si prospetta un utilizzo sempre più diffuso di queste, i nuovi chip avranno un futuro sicuramente proficuo. La produzione dei semiconduttori di Bosch rafforza l’ecosistema della microelettronica in tutta Europa.

Chip al carburo di silicio / Uso dei nuovi chip da parte di importanti aziende

La prima azienda ad impiegare l’uso dei chip in carburo di silicio è stata Tesla, acquistandoli dall’azienda italo-francese STMicroelectronics. Elon Musk si è subito reso conto della grande efficienza e delle migliori prestazioni assicurate da questi nuovi chip. Dopo Tesla è aumentata la domanda anche da parte di altre aziende come General Motors, che li ha scelti per la sua nuova piattaforma Ultium, e Toyota che li usa per la berlina a idrogeno Mirai, e mira ad adottarli anche su altri modelli.

Chip al carburo di silicio / Al passo con le innovazioni tecnologiche nelle auto elettriche

La domanda di questi nuovi chip è data da molti fattori. Il fattore di maggiore importanza riguarda le innovazioni tecnologiche. Sappiamo che le auto stanno subendo numerose innovazioni nell’ambito della guida autonoma, connettività ed intelligenza artificiale. Tutti questi miglioramenti tecnologici occorrono una capacità di calcolo sempre maggiore. L’uso dei chip al carburo di silicio si rivela sempre più necessario. Essendo la domanda sempre crescente, si stanno progettando nuovi impianti di produzione ultramoderni in cui i semiconduttori in carburo di silicio vengono prodotti con processi sviluppati in proprio.

Chip al carburo di silicio / Coesistenza dei vecchi e nuovi chip nelle auto elettriche

Le aziende mirano ad utilizzare in futuro entrambi i tipi di chip sulle auto elettriche. Esse vorrebbero destinare l’uso dei chip in silicio a funzioni semplici, come illuminazione e strumentazione. I chip al carburo di silicio saranno, invece, destinati alla gestione di infotainment, sicurezza attiva e servizi digitali.

Chip al carburo di silicio / Catania centro europeo per la produzione dei semiconduttori

A Catania verrà posta la base per lo stabilimento di STMicroelectronics che si occuperà della produzione dei semiconduttori. La Commissione Europea ha messo a disposizione dell’Italia la somma di 292,5 milioni di euro per contribuire a sostenere l’investimento di 730 milioni di euro effettuato da STMicroelectronics. Questa decisione avrà un enorme ed importantissimo impatto nell’ambito socio-economico in Sicilia, dando grandi opportunità lavorative: una volta completato, saranno creati 700 nuovi posti di lavoro. Bisogna precisare che Catania è da tempo per ST un sito importante per l’innovazione. Catania ospita il più grande centro di R&S e produzione per il SiC e dà la possibilità di costruire maggiori quantità di dispositivi in SiC che abbiano una qualità superiore.

Chip al carburo di silicio / Previsione fine dei lavori della sede di Catania 

Si prospetta che la fine dei lavori avverrà nel 2026. Saranno prodotti microchip adatti a diversi ambiti: veicoli elettrici, stazioni di ricarica rapida, energie rinnovabili ed altre applicazioni industriali.

Clara Bonvissuto

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