Calcio Catania / Pesante sconfitta ad Avellino: 5-2, schiaffo per squadra e società

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06/03/24. Avellino - Catania. esultanza Rocca. Foto Mario D’Argenio

L’Avellino dà uno schiaffo a Grella, Lucarelli ed alla squadra. Una “manata” pesante l’umiliazione dei 5 gol subiti dal Catania al “Partenio” in una stagione partita malissimo e che potrebbe finire pure peggio.

Non crediamo che la piazza si accontenterà, nelle prossime giornate, di una “manciata” di punti. Utili magari per non cadere nella morsa play out ma sufficienti per scavare un vuoto difficilmente colmabili tra tifosi e società.

Dopo la partita contro il Rimini abbiamo assistito a due prestazioni incredibili considerando i valori in campo che il Catania può esprimere. A parte i primi 10 minuti del secondo tempo di Avellino, durante i quali si è visto un po’ di movimento positivo ,con i due gol di Marsura e del solito Castellini (quasi unico soggetto che tira in porta, e parliamo di un ragazzo che sta in difesa), abbiamo poi registrato il nulla o quasi.

Ma veramente si pensa che aver raggiunto la finale di Coppa Italia ed i play off (vedremo…) sia sufficiente a soddisfare una piazza come Catania. Il tifoso (è il commento generale sugli spalti del “Massimino”) si abbona, viene allo stadio, percorre km su km per vedere gente che lotta. Poi puoi pure perdere, pareggiare. Ma la città vuole vedere gente che lotta con impegno e sino al termine della partita.

Le formazioni in campo

Avellino – Catania, match valido per la trentesima giornata del campionato di serie C Now, girone C.
Il tecnico biancoverde, Pazienza, sceglie di continuare a usare il sistema di gioco 4-3-3. Mette in campo Ricciardi e Frascatore come difensori esterni e fa giocare Armellino e De Cristofaro dopo la loro squalifica. In attacco, conferma la presenza di Gori.

Mister Lucarelli deve rinunciare agli acciaccati Silvestri e Bethers. Riproposto il 4-2-3-1, con Furlan a difendere i pali. A proteggere l’estremo difensore Curado con Kontek, sugli esterni Celli e Castellini. In mezzo al campo Sturaro, con Zammarini e Ndoj, sulla trequarti Peralta. A supportare l’unica punta Costantino.

Nel primo tempo il Catania prende le prime 3 sberle

All’8′, il primo tiro della partita è  degli etnei, con Costantino che calcia forte da una posizione defilata verso Ghidotti.
Il portiere dei lupi è bravo a bloccare il tiro centrale. Ndoj ci prova su punizione al 19′, ma il suo tiro da oltre 25 metri finisce sopra la traversa.
Il match si sblocca al 30′: Sgarbi va via sulla destra e mette dentro per Rocca, che non sbaglia. L’ex di turno porta avanti i Lupi con il primo gol in maglia biancoverde.

Tre minuti e l’Avellino raddoppia: De Cristofaro passa la palla a Sgarbi, che ha spazio per arrivare al fondo e servire Gori posizionato davanti alla porta. Gori colpisce di testa e i lupi raddoppiano il punteggio.

Al tramonto del primo tempo, l’Avellino cala anche il tris: Sgarbi lancia De Cristofaro. Il centrocampista avanza per 30 metri con la palla al piede e tira in porta.
Furlan devia il tiro sul palo, ma De Cristofaro segna il terzo gol dalla ribattuta.

Nel secondo tempo reazione rossazzurra, poi le altre due sberle

Al 50′, Marsura risolve una confusione in area su un cross di Zammarini. Riesce a controllare la palla per eludere la marcatura di Ricciardi e tira in porta. Gol!
Due minuti e il Catania torna completamente in partita: dopo un cross dalla destra, Cionek non riesce a colpire la palla con la testa. Ricciardi è sorpreso e, alle sue spalle, Castellini segna.

Al 66′, sul calcio d’angolo battuto da Palmiero, Cionek salta più in alto di tutti a 4 metri dalla porta del Catania, ma il suo colpo di testa è troppo debole per sorprendere Furlan.
Al 78′ l’Avellino fa poker: Raffaele Russo di testa in tuffo per un gol che segna la disfatta per il Catania.

All’85’, i lupi conducono un contropiede letale, guidato da Ricciardi, che passa a Frascatore. Quest’ultimo serve Liotti, che con un tiro in diagonale batte Furlan.

Giovanni Rinzivillo

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