Beni ambientali / A rischio crollo il Fondaco Cuba che ospitò i Reali e Goethe

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Fondaco Cuba

Il monumento storico artistico Fondaco Cuba, già Locanda di Goethe, è a rischio crollo. A lanciare l’allarme è Nicolò Fiorenza,  storico dell’arte e ispettore regionale dei Beni Culturali. E lo fa con una nota inviata a tutti gli enti e le istituzioni preposte, a partire dall’assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Scarpinato fino alla Fondazione Pietrangelo Mammano D’Amico di Centuripe, proprietaria del bene.
L’immobile è situato in contrada Cuba nei pressi di Catenanuova (EN). E’ stato dichiarato, nel 1985, edificio di valore storico dalla Soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali di Enna. E, nel 2005, sito di importante interesse storico-artistico ed etnoantropologico dall’assessorato regionale ai Beni Culturali e Ambientali. Fondaco Cuba prima e dopo

Si tratta del più antico monumento del centro abitato di Catenanuova, risalente, molto probabilmente, al periodo successivo al terremoto del 1693. Come testimoniano alcune mensole in pietra lavica e vari elementi architettonici posti al primo piano. Le fondazioni e le sale del pian terreno sorgono, invece, su una preesistenza arabo-normanna. In questa locanda vi pernottarono, nell’ottobre del 1713, il re di Sicilia Vittorio Amedeo II di Savoia con la regina Anna Maria d’Orleans e la sua corte e, la notte del 30 aprile 1787, il grande poeta tedesco Johann Wolfgang von Goethe, come testimoniano alcuni passaggi del libro “Viaggio in Italia”. Da 20 anni a questa parte, però, il monumento, nonostante le continue sollecitazioni e segnalazioni, si trova in uno stato di totale abbandono, tra crolli e atti vandalici.

In stato di abbandono il Fondaco Cuba, le segnalazioni dell’ispettore Fiorenza

“Da 15 anni segnalo lo stato di abbandono in cui si trova il monumento – spiega l’ispettore Nicolò Fiorenza. Già nel 2004 alcuni vandali frantumarono l’epigrafe marmorea, affissa nella parete d’ingresso, che ne ricordava le visite reali del 1713 ed il pernottamento dello stesso Goethe nel 1787. La soprintendenza di Enna trasportò i frammenti presso i suoi depositi, in attesa di restaurarli e ricollocarli.

Nicolò Fiorenza
Nicolò Fiorenza

Fino al 2013 erano presenti le volte delle sale al primo piano, crollate del tutto a causa del cedimento delle travi della copertura a tegolato. Vari furti, inoltre – prosegue lo storico dell’arte – compiuti tra gli anni 2018 e 2022, hanno interessato le antiche balaustre in ferro battuto e le mensole in pietra intagliata.

Nel 2022, a causa della totale incuria della vegetazione circostante, un incendio ha ridotto in cenere tutta la copertura delle scuderie. Comprese le grandi travi centenarie che sostenevano l’intera campata della postazione per i cavalli. Attualmente il degrado interessa ogni parte dell’edificio, murature e solai.
Alcune volte del complesso presentano, inoltre, un allarmante stato di dissesto. Il proprietario dovrebbe provvedere alla manutenzione del proprio immobile. Ma a nulla è servito l’invito nel 2016 della Soprintendenza ai Beni Culturali di Enna, a seguito di una mia ennesima segnalazione. Chiedo – conclude Fiorenza – che si intervenga prima che sia troppo tardi”.

 

 

 

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