Il Catania torna da Caserta con un punto che sa di occasione mancata.
Al “Pinto” finisce 2–2: rossazzurri davanti con Di Tacchio (28’) e poi di nuovo con Donnarumma (74’), ma la Casertana rimonta prima con Proia (35’) e poi agguanta il pari al 90’+9 su rigore di Liotti, dopo un finale rovente con Catania in dieci per il rosso a Ierardi.
Un risultato che lascia rammarico, perché la squadra di Toscano aveva incanalato la partita sui binari giusti per larghi tratti, mostrando ordine e qualità nelle ripartenze.
Per un’ora abbondante il Catania è stato solido e verticale: baricentro medio, linee compatte, uscite pulite sulle fasce (Casasola–Donnarumma) e tempi giusti per arrivare al tiro da fuori, come nell’1–0 di Di Tacchio.
La squadra ha avuto la maturità per risalire dopo l’1–1 e trovare il 2–1 in transizione, ma non ha chiuso la partita quando poteva e ha sofferto l’assalto finale complice l’inferiorità numerica.
Il punto muove la classifica, ma il rammarico è legittimo: episodi e gestione degli ultimi minuti hanno pesato.
Cronaca della partita
La gara si accende già nel primo tempo. Al 28’, il Catania apre il match grazie a un gran tiro di Di Tacchio da fuori area: palla sotto l’incrocio e vantaggio meritato.
La Casertana prova a reagire e al 35’ trova il pari: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Proia anticipa tutti e realizza l’1-1.
La ripresa vede il Catania ripartire con intensità. Al 74’, azione fluida sul fronte destro, inserimento di Donnarumma che finalizza con freddezza: 2-1 rossazzurro.
Sembra fatta. Ma al 84’, l’espulsione di Ierardi lascia gli etnei in dieci, e la Casertana ci crede: tenta il forcing.
Nel recupero, al 90’+9’, contatto in area, l’arbitro assegna rigore dopo verifica, e Liotti spiazza il portiere per il definitivo 2-2.
Precedenti: il “Pinto” resta campo caldo, ma gli ultimi due incroci sorridevano agli etnei
Storia lunga e incroci frequenti: in Campania il Catania ha vissuto spesso partite tirate.
Gli ultimi due precedenti a Caserta prima di ieri erano stati entrambi favorevoli ai rossazzurri (0–4 nel 2023 e 1–3 nel 2024); più indietro il quadro è equilibrato, con pareggi e alcune vittorie casertane nei decenni passati.
Avversario in salute: dopo 12 gare la Casertana viaggia in zona playoff con un ruolino equilibrato (5 vittorie, 3 pareggi, 4 sconfitte; 16 gol fatti e 16 subiti), rendimento interno solido e trend positivo nell’ultimo segmento di calendario.
Il successo a Salerno della settimana precedente (2–1) aveva certificato lo stato di forma dei falchetti.
Un altro passo: il Catania torna “a casa” con Torre del Grifo
Non solo campo: la società rossazzurra ha annunciato l’acquisizione definitiva del complesso sportivo Torre del Grifo Village. Con un’offerta di 5,5 milioni di euro, il club guidato da Rosario Pelligra si è aggiudicato il centro sportivo di Mascalucia. Nessuna offerta migliorativa è arrivata entro i termini e il Catania ha riottenuto la propria “casa” dopo anni di attese.
La struttura – campi da calcio, piscine, foresteria, palestre – rappresenta un investimento strategico: significa stabilità, radicamento e infrastruttura per il futuro. In settimana è stato ribadito che nei prossimi mesi partiranno i lavori di ristrutturazione per renderla nuovamente pienamente operativa.
Per i tifosi rossazzurri, vedere la squadra tornare “a casa” è simbolo di rinascita: non solo in campo, ma anche nella dimensione societaria e infrastrutturale. Il Catania non vuole più solo correre: vuole costruire.
Giovanni Rinzivillo
