Grande successo e partecipazione di pubblico, formato da addetti ai lavori e da numerosissimi giovani, ha caratterizzato a Catania la contemporanea inaugurazione di due eventi di grande respiro culturale: ITA.C.A. acronimo di: “Associazione Italiana Cinema e Audiovisivo” e dell’ Accademia Ardizzone Gioeni. L’avvenimento si è svolto nel Palazzo Ardizzone Gioeni, struttura ottocentesca, caratterizzata da un grande chiostro, opera progettata da due architetti padre e figlio Filadelfio e Francesco Fichera.
ITA.C.A. ha ampi riscontri culturali, che rimandano all’Odissea, ai versi di Foscolo: “A Zacinto”, ma anche alla struggente canzone di Lucio Dalla.
Ai lavori ha partecipato l’assessore regionale alla Funzione Pubblica Andrea Messina. Egli durante il proprio intervento ha sottolineato la fondamentale importanza che avranno per la Sicilia queste due nuove realtà. L’industria cinematografica rappresenta soprattutto per i giovani una nuova opportunità. Sarà infatti privilegiata l’attività di formazione, che si espande per la nostra isola in nuovi settori. Una nuova esperienza che abbraccia diverse realtà nel campo della moda, dell’audiovisivo e delle attività televisive. Non vi è dubbio, infatti, secondo l’assessore che questo evento creerà attraverso l’utilizzo delle risorse pubbliche possibilità di sviluppo e di crescita all’ intera Sicilia.

Sulla stessa lunghezza d’onda è stato il contributo di Antonio Chiaramonte, produttore cinematografico catanese e promotore culturale, preposto alla guida della sede siciliana. A Catania – è stato il nucleo centrale del suo discorso – cercheremo di raggruppare più società indipendenti del cinema e renderci una forza a tutti gli effetti per competere con le produzioni estere.
Altro contributo degno di nota quello di Maurizio Matteo Merli, vicepresidente di ITA.C.A. che ha messo in risalto che Itaca ha come obiettivo di fare cinema in maniera seria, ragionata. Occorre ricreare un’ industria del cinema italiano che in passato era tra le più forti al mondo. Merli ha ricordato che la Sicilia è stata sempre una risorsa ed ha parlato della propria esperienza di giovane attore. Il vicepresidente ha partecipato infatti a dei meravigliosi progetti in Sicilia realizzati al teatro Stabile. Ha inoltre recitato in un film meraviglioso girato in quest’ isola che si intitola “Le cinquantasei ore”.
Questa regione offre veramente tanto, non solo in termini di location naturali ma anche in termini di emozioni. Catania – conclude Merli – è la seconda sede che abbiamo inaugurato, la prima sede è stata a Venezia. ITA.C.A. sta crescendo, l’associazione ha come principale messaggio la tutela del cinema indipendente italiano, che serve per tutti quegli attori che ancora studiano e per i giovani che ancora hanno una idea sana di cinema e a cui non bisogna impedire di sognare.
Il presidente nazionale di ITA.C.A. Salvatore Scarico ha messo in luce che la Sicilia è un tesoro ancora inesplorato da scoprire. Soprattutto il fine dell’associazione è la scoperta di nuovi talent, nuovi registi e nuovi attori.

L’ intervento di Federica Cappelletti, amministratrice dell’Accademia Ardizzone Gioieni è stato centrato su questa realtà nata per valorizzare il talento di tanti giovani. L’Accademia sarà il cuore pulsante della comunità siciliana. La Cappelletti ha ringraziato le autorità intervenute all’ inaugurazione, ha espresso gratitudine agli allievi, ai docenti e a quanti hanno contribuito a creare questa realtà.
L’accademia è formata da vari settori: cinema, moda, teatro, trucco e parrucco. Essa darà la possibilità ai ragazzi di formarsi e acquisire professionalità nella propria terra, senza spostarsi in altre regioni, evitando alle famiglie sacrifici economici e sociali.
I giovani lavoreranno e studieranno pure sui set cinematografici, poichè questa è una accademia formata da docenti bravissimi e master class eccezionali.
L’accademia non è soltanto una scuola, ma è un luogo dove crescono le idee, dove si formano le persone e dove c’è il futuro.

Ci sono dei corsi di cui ha accennato l’amministratrice: quello di portamento fatto da Giò Rizzo, quello per la sartoria creato da Cinzia Dori e quello di parrucco condotto da Gaetano. “Dietro questo grande progetto, c’è un grande lavoro da parte di tutti , un interscambio con le istituzioni, con i tecnici, con gli insegnanti. L’accademia non è solo una scuola ma è il futuro dei nostri giovani, ed è la nostra grande famiglia” ha concluso la Cappelletti.
All’incontro hanno partecipato inoltre Roberto Sepi, Co-presidente dell’Accademia Ardizzone Gioeni, Salvo Giuffrida, deputato regionale, Gianni Sammarco, responsabile Cinema e Spettacoli dal vivo – Fratelli d’Italia, Arnaldo Colasanti, noto critico cinematografico e letterario, Luciano Zuccarello, vice coordinatore Fratelli d’Italia.
Mirella Cannada
