Calcio / Il caso scommesse sconvolge l’Italia: la ricostruzione della vicenda

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Caso Scommesse, Ludopatia diffusa tra calciatori
Altro caso di ludopatia nel calcio italiano (Dire.it)

In Italia è recentemente scoppiato l’ennesimo caso riguardante le scommesse nel mondo del calcio. La vicenda ha visto coinvolti in primis nomi blasonati in ambito nazionale quali Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo. L’impressione, però, è che le accuse e l’attenzione mediatica non si limiteranno a loro, bensì si rivolgeranno presto a tanti altri professionisti del settore.

Calcioscommesse, l’accusa ai giocatori imputati

La Procura di Torino ha avviato le indagini sui tre giocatori della Nazionale italiana, accusati di aver effettuato giocate su siti online illegali. Ad aggravare ulteriormente la situazione, stando a quanto risulta agli inquirenti, questi avrebbero puntato anche su eventi calcistici. Ciò va contro l’articolo 24 del codice di Giustizia Sportiva, il quale impone il divieto “ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA”. La pena prevista in caso di mancato rispetto di tale ordinamento è tutt’altro che lieve: si rischia una sanzione minima di 3 anni di assenza dai campi di gioco, oltre ad una multa non inferiore ai 25 mila euro.

Fagioli indagato, scoppia il caso: la FIGC squalifica il giocatore della Juve

Nicolò Fagioli squalificato per calcioscommesse
Nicolò Fagioli (Dire.it)

Il “boom” mediatico della vicenda si ha in seguito ai rumors lanciati da Fabrizio Corona su Fagioli, all’epoca ancora non confermati. In verità, il caso risulta in mano alla Procura della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) sin dagli inizi dello scorso mese di settembre. A quel punto, sarebbe stato lo stesso centrocampista della Juventus a costituirsi, speranzoso in un’eventuale riduzione della pena. L’atteggiamento collaborativo vale a Fagioli il patteggiamento di una squalifica ridotta: “12 mesi, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative e un’ammenda di 12.500 euro”. All’interno del comunicato ufficiale rilasciato ieri, 17 ottobre, la Federazione precisa come tali prescrizioni alternative consistano in “un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi e ad un ciclo di almeno 10 incontri pubblici […] presso Associazioni sportive dilettantistiche, Centri federali territoriali, Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d’azzardo”.

Tramite Fagioli escono i nomi di Zaniolo e Tonali

Nicolò Zaniolo indagato per calcioscommesse
Nicolò Zaniolo (Google Creative Commons)

Oltre a valergli un notevole sconto della sanzione (addirittura superiore al 50%), la testimonianza verbale di Fagioli e le chat rinvenute nei suoi dispositivi hanno portato all’identificazione degli altri protagonisti della vicenda, ovvero Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali, anche loro svelati in anteprima da Corona. La discutibile mossa dell’ex paparazzo ha poi costretto la polizia ad effettuare un blitz al centro sportivo di Coverciano giovedì scorso, 12 ottobre. Lì, i due calciatori si ritrovavano in ritiro con il resto degli Azzurri convocati dal CT Luciano Spalletti, da loro lasciato il giorno successivo. Solo dopo, però, aver svolto un primo interrogatorio con le forze dell’ordine, le quali hanno attuato il sequestro dei loro effetti personali, inclusi i loro dispositivi elettronici.

Zaniolo si difende dalle accuse, Tonali verso l’autodenuncia

Sandro Tonali indagato per calcioscommesse
Sandro Tonali (Google Creative Commons)

Le versioni dei due giocatori differiscono notevolmente: l’ex Roma nega di aver fatto scommesse su partite di calcio, bensì solamente su poker e blackjack tramite siti di cui non aveva riconosciuto la matrice illegale. L’ex Milan, invece, sembra intenzionato a ripercorrere la stessa strada collaborativa dello juventino. “Sandro è scioccato, scosso, triste. Sa di aver sbagliato, ha iniziato un percorso per superare il problema, la malattia” spiega il suo agente Giuseppe Riso a margine di un evento a Londra. Perché è a tutti gli effetti di una malattia che si sta parlando: la ludopatia. Tanto sottovalutata quanto grave, la dipendenza dal gioco d’azzardo è ormai una piaga sociale che non risparmia nessuna fascia d’età, inclusi i più giovani.

Il caso non si esaurisce qui: rischio di omissione di denuncia

Dai tablet, cellulari e PC di Zaniolo e Tonali, la Procura di Torino punta ad ottenere informazioni che possano confermare quelle attualmente in loro possesso e, soprattutto, scoprirne di nuove. In tal senso, i prossimi giorni potrebbero risultare decisivi per verificare la validità delle accuse rivolte ai calciatori sopracitati. Lo scandalo, però, appare tutt’altro che vicino alla sua conclusione. Non solo scommettitori, rischiano 6 mesi di squalifica i tesserati che, pur essendo a conoscenza dei reati da loro commessi, hanno taciuto. Pertanto, appare verosimile che presto alcuni atleti, allenatori, dirigenti o membri dello staff possano essere imputati per omissione di denuncia.

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