Calcio/L’Acireale acciuffa il pareggio (1-1 con il Canicattì, gol di Cannino)

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Cannino e Guarino protagonisti nel bene e nel male

L’Acireale acciuffa il pareggio (1-1 con il Canicattì sul neutro di Enna, gol di Cannino) soltanto ai titoli di coda di una partita sofferta contro una rivale diretta nella lotta per la permanenza in Serie D. E’ il secondo pari di fila della gestione-Ignoffo ma è un pari che, se non incide più di tanto su una classifica che resta in sofferenza, pesa parecchio sul piano morale. Nel senso che rende manifesta la voglia della squadra – in dieci per tutto il secondo tempo – di non mollare, di giocarsele, le sue carte, fino in fondo, a dispetto di quanti, nel convulso finale della partita di Enna, le avevano già voltato le spalle.

La squadra granata, lenta e impacciata, non graffia l’avversario e resta in dieci a fine primo tempo

Punto prezioso, conquistato all’ultimo giro di lancetta, sulla dirittura d’arrivo di una partita nella quale i granata avevano faticato a trovare le giuste cadenze dinamiche per imporre il proprio gioco all’avversario: lenti, spesso impacciati se non proprio timorosi, e quasi mai in grado di trovare la profondità lungo le linee esterne. E questo a prescindere dai due episodi che ne hanno condizionato la prestazione. Del primo è stato protagonista il difensore Guarino, che si è beccato un evitabilissimo rosso lasciando la squadra in dieci poco prima dell’intervallo. Il secondo episodio chiama in causa tutto il reparto difensivo rimasto praticamente immobile nell’occasione del gol del vantaggio ospite, a metà ripresa.Cannino e Guarino protagonisti nel bene e nel male

Ospiti in vantaggio, Acireale con il cuore nel finale: Cannino firma il pari a tempo scaduto

Partita chiusa? Il timore che l’Acireale, con un uomo in meno, restasse rpiegatro su se stesso c’è stato, e per lunghi tratti. E questo nonostante i movimenti di Ignoffo che le sue carte se l’è proprio giocate tutte: cinque sostituzioni, squadra ridisegnata e, paradossalmente, in grado di ritrovarsi nel generosissimo serrate degli ultimi cinque minuti. Fino al gol di Cannino (proprio lui, lo sfortunato protagonista della sfida del Massimino) che ha trovato … l’incornata decisiva pochi secondi prima del triplice fischio.

Punto preziosissimo per il morale più che per la classifica:  e domenica si va a Lamezia

Uno a uno: la vittoria non è arrivata, ma il punto, contro un avversario diretto, è preziosissimo. Per il morale prima ancora che per la classifica. A Lamezia, domenica prossima, la controprova.

Giovanni Lo Faro

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