Calcio / Stadi Mondiali: il Luzhniki

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La nostra rassegna degli stadi che ospiteranno i Mondiali di calcio del 2018 in Russia non può non cominciare dallo Stadio nazionale: il glorioso Luzhniki, costruito nel 1956 in occasione delle Spartachiadi (i Giochi riservati ai paesi dell’allora blocco comunista), ha ospitato miriadi di eventi sportivi e concerti, senza ovviamente dimenticare le Olimpiadi del 1980. L’attuale capacità dell’impianto moscovita è al momento di 81000 posti: capienza che lo rende attualmente il più grande stadio russo e uno dei più capienti in tutta Europa.

Lo stadio è parte del Complesso Olimpico del Luzhniki: il nome deriva dai prati alluvionali presenti sulle rive del fiume Moscova, dove lo stadio è stato costruito. Il Luzhniki come già detto è stata la sede principale dei Giochi Olimpici del 1980, avendo ospitato sia la cerimonia di apertura che quella di chiusura, così come di molte competizioni, inclusa la finale del torneo di calcio. Essendo un impianto di Categoria Uefa 4, lo stadio nazionale russo ha anche ospitato la finale di Coppa Uefa del 1999 e quella di Champions League del 2008, vinta dal Manchester United ai rigori sul Chelsea.

Il grande rinnovamento è arrivato nel 2013, quando lo stadio è stato totalmente demolito per avviarne una ricostruzione completa. E’ stata lasciata intatta solo la facciata, dato il suo valore architettonico: l’opera di ricostruzione terminerà nel 2017, in tempo per permettere al Luzhniki di essere scelto come sede sia della partita inaugurale dei Mondiale 2018, che della finalissima. Questo permetterà al vecchio Stadio Lenin di unirsi all’Olimpico di Roma, all’Olympiastadion di Monaco, allo Stade de France e a Wembley come i soli impianti ad aver ospitato la finale di Coppa del Mondo, gli atti finali della Coppa Uefa e Champions League e le Olimpadi estive.

Un impianto che ha vissuto tanti momenti storici dello sport russo e mondiale dunque, al quale però va aggiunto uno dei capitoli più neri di tutta la storia del calcio. Stiamo parlando del disastro avvenuto il 20 ottobre del 1982 durante la partita di Coppa Uefa tra Spartak Mosca e gli olandesi dell’Haarlem, durante la quale 66 persone, intrappolate in una scalinata che portava all’uscita, morirono nella calca di quello che a tutti gli effetti è sinora la più grande tragedia mai avvenuta nello sport russo. I tempi sono cambiati, così come gli standard di sicurezza: adesso lo stadio Luzhniki diventerà un vero e proprio gioiello, all’avanguardia in ogni suo aspetto, pronto per ospitare in tutta sicurezza qualsiasi grande evento.

Gabriele Pulvirenti

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