Catania / “Jane’s walk”, seminario all’Università: “Per una progettazione partecipata della città”

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Intervento dell'urbanista Paolo La Greca

Un incontro, tenutosi al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali di Catania, curato dal sociologo Carlo Colloca (docente di sociologia urbana, delegato alla Terza Missione e Terzo Settore e Imprenditoria sociale Dsps), vuole rendere omaggio alla figura di Jane Jacobs. L’antropologa e attivista d’oltreoceano ha fondato le sue teorie sul modello di sviluppo urbano, indagando le città nordamericane. Tra le sue riflessioni stilate (presenti ad esempio, nell’opera: Vita e morte delle grandi città. Saggio sulle metropoli americane, 1961), si rinviene un vero e proprio vademecum proteso a dispensare consigli su un ideale recupero delle città a dimensione d’uomo, sul notevole ruolo della strada e sull’impatto visivo eterogeneo dell’abitato.
In più, in onore a Jane Jacobs, ogni anno, nel primo fine settimana di maggio, si compie una reiterata ritualità, ovvero un evento culturale definito: Jane’s walk. L’iniziativa consta di passeggiate libere, organizzate nei luoghi che hanno accolto questa tradizione inventata. Tale circostanza diviene momento ideale per riunirsi e ripensare, in particolare, i centri urbani, e/o sviluppare nuove progettualità valevoli per una migliore fruizione degli spazi e dei quartieri, vissuti dalle varie community.
Attualmente sul territorio italiano le walks si celebrano in numerosi centri urbani e sono giunte, nel 2023, alla XVII edizione. In tale elenco, si annovera anche la città di Catania.

Il seminario catanese ispirato da Jane’s walk

Il seminario catanese è divenuto un vero laboratorio sociologico da cui trarre ispirazioni per sanare le annotate frammentazioni stilistiche e/o architettoniche e strutturali, secondo rivedute logiche urbane.
Tra i nomi eccellenti spicca Paolo La Greca, noto urbanista, nella sua doppia veste accademico-istituzionale e il direttore del Dsps Pinella Di Gregorio. Si ricorda ancora il dirigente del Comune di Catania Biagio Bisignani.
A seguire, si rammentano i rappresentanti degli Ordini professionali di Architetti e Ingegneri e il City Organizer per Catania del progetto internazionale Jane’s Walk, Gaetano Manuele. seminario università Catania ispirato a Jane's walk

Si citano, poi, le numerose testimonianze profferte da parte delle associazioni partecipanti alle walks. Queste ultime sono state protagoniste instancabili di ogni indetta promenade cittadina. Si menzionano inoltre, tra i fautori dell’iniziativa locale, i “Walk Leader”: Claudia Cantale, Davide Crimi, Diego Fiorentino, Teresa Graziano, Marco Oddo, Giusy Pappalardo, Anna Quattrocchi, Luca Ruggiero, Laura Saija, Elvira Tomarchio.
Ed ancora, le associazioni: Acquedotte, Arci territoriale Catania, CittàInsieme, Comitato popolare Antico Corso, DISUM, Famiglie SMA, FIAB Catania – MONTAinBIKE Sicilia A.S.D., Gruppo di ricerca REVERSE/programma di ricerca PIA.CE.RI UNICT, Legambiente Catania, Officine Culturali, Società Geografica Italiana, Talità Kum, WWF Sicilia Nord Orientale, cooperanti con il Dipartimento Scienze Politiche e Sociali di Catania.

Per una progettazione partecipata della città

In tutto ciò, la coeva estrinsecazione d’ordine è “accessibilità alle diverse mobilità urbane”. espressione sempre più in voga e declinata anche in ambito cittadino. In aggiunta, la presenza associazionistica territoriale rappresenta un traino sociale rilevante che accomuna la cittadinanza attiva, con lo scopo di operare per il “bene comune”. Sentore che rima con eterogenia ed equanimità in seno alle variegate realtà urbane.
Contesti ricolmi di molteplici sensibilità che si dispongono in senso orizzontale per un’interazione diffusa. In più, queste percezioni si pongono anche a confronto con altre realtà afferenti al quadro verticistico, dunque, istituzionale e rispondente in tal caso alle interazioni di riconsiderati piani urbanistico-territoriali.

Nel quadro valoriale degli intenti manifestati, le associazioni, unitamente ai walks catanesi, hanno messo a frutto il lascito di Jane Jacobs. Essi hanno, de facto, contribuito a creare movenze e attenzioni verso i quartieri della città metropolitana di Catania e dintorni.
Nel condursi mediante una meditata flânerie, invero, essi hanno “respirato” le esigenze cittadine restituendole, in occasione dell’incontro preordinato, nell’aula magna di Palazzo Pedagaggi.

Contribuire dal basso alla trasformazione della città

Partendo dall’idea bottom up di contribuire dal basso alla trasformazione della città, si propongono talune visioni/soluzioni da sottoporre all’amministrazione comunale della città etnea. Tra le varie asserzioni ascoltate, si riscontra il diffuso senso di quasi inabilità cittadina, condizione che denuncia la necessità di operare con più dedizione alla fruibilità urbana, sia per i city user che per i turisti ed ogni altra categoria di utenti/cittadini.

Nel tempo corrente, occorre più di tutto mettere al vaglio: la viabilità, i collegamenti stradali e l’efficienza di un servizio dedicato allo spostamento cittadino, in sintonia con criteri di eco-sostenibilità urbana. Detta peculiarità esplicitata costituisce di certo un valore aggiunto. È altresì il tassello da incastonare nel puzzle urbano, affinché ogni flâner possa ritrovare un dialogo euritmico tra il costruito e il percepito lungo il suo incedere per le strade di un centro.
Infine, l’auspicio è poter vivere la città e/o qualsivoglia quartiere nell’ottica di rigenerate e armoniose formule urbane, all’insegna di decoro, praticabilità e rinnovato senso civico condiviso da istituzioni e cittadini.

 

                                                                                                        Luisa Trovato

 

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