Collezionismo e religione-2 / Le cattedrali italiane nell'”Album degli erinnofili” di don Panebianco, progetto ricreativo e culturale

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Album cattedrali d'Italia

Presentato nel  Seminario diocesano di Acireale un inedito progetto: “l’Album degli erinnofili delle Cattedrali“. Una sorta di album di figurine in cui alle foto classiche dei calciatori si sostituiscono quelle delle facciate delle chiese cattedrali di tutta Italia, disposte per Regioni. Alla serata  hanno preso parte, oltre a padre Stefano Panebianco autore del progetto, monsignor Giovanni Mammino rettore del Seminario e Rosario Bottino presidente dell’Associazione filatelica numismatica acese. Don Arturo Grasso, direttore dell’Ufficio diocesano delle Comunicazioni sociali, ha moderato l’incontro. Paolo Massimino, responsabile della stampa tipografica,  ha illustrato gli aspetti tecnici del progetto.
Partecipe l’uditorio, composto da membri della Parrocchia di padre Stefano, che hanno seguito con affetto la simpatica iniziativa, e da personalità del mondo culturale acese.

Don Stefano Panebianco e monsignor Giovanni Mammino
Don Stefano Panebianco (a sin.) e monsignor Giovanni Mammino

Nato dall’inventiva di padre Stefano, oratoriano e parroco di S. Nicolò in Acicatena, il progetto non è il primo di questo tipo. Segue, infatti, altri album (della parrocchia, dei personaggi biblici, dei santi, della Terra Santa) creati con adesivi removibili a partire dal 2009 per fornire a un pubblico di ragazzi un ricordo di luoghi o eventi.
L’intento di padre Stefano è trasformare un oggetto d’interesse in uno strumento di conoscenza e suscitare curiosità e creatività. Così magari un ragazzo che entrerà un giorno in una chiesa d’Italia potrà ricordare di averla già vista nel suo album. E questo attiverà un percorso cognitivo. “L’ho pensato di notte – ricorda padre Stefano suscitando il sorriso del pubblico – e alle 08:45 ero già in tipografia”.

Don Arturo ricorda che i segni rimandano a una realtà più profonda e sono presenti nella fede cristiana, come avviene nell’Eucarestia. Anche questo album può avere impiego nella catechesi.

 Mammino:”L’album delle Cattedrali coglie il senso di un territorio”

Monsignor Mammino, storico e archivista, rettore dell’Archivio e del Museo diocesano oltreché del Seminario, sa bene che la storia “si fa”con le carte. Può considerarsi storia quest’opera? E perché proprio le cattedrali?
La chiesa Cattedrale, quel Duomo che si trova in una città sede vescovile, rappresenta in una diocesi la chiesa principale, “cattedra” del vescovo.
Non tutti i Duomi possono vantare il titolo di cattedrale ma solo quelli che rappresentano l’unità della Chiesa riunita attorno al suo vescovo.

“Nelle cattedrali – spiega il sacerdote -sono presenti gli elementi essenziali per cogliere il senso di un territorio e lo rappresentano anche visivamente, poste come sono al centro del reticolo urbano o in posizione elevata. Le stesse facciate, realizzate come anche quella della nostra cattedrale in più momenti della storia, segnano uno sviluppo della chiesa che ne esprime non solo la struttura architettonica ma il percorso.
Padre Stefano ci fa compiere il Giro d’Italia delle cattedrali e la prima presentata, che balza agli occhi con emozione visto che l’ordine seguito è quello alfabetico, è la nostra di Acireale. In realtà storicamente collegata a una diocesi giovane, istituita solo nel XIX secolo. Quest’album ci aiuta a uscire fuori dalla nostra realtà locale per vedere la bellezza di essere Chiesa, popolo di Dio universale”.

Il valore collezionistico e culturale degli erinnofili

Cosa siano gli erinnofili lo spiega Saro Bottino, esperto di filatelia. Il nome non viene dalle Erinni greche dee della vendetta e del rimorso che colpiva l’omicida ma dal tedesco “erinnern”, ricordare.
Si tratta di foglietti chiudilettera simili a francobolli ma senza valore postale o fiscale. Essi, a partire soprattutto dal momento di passaggio dalla lettera piegata e chiusa con la ceralacca alla lettera in busta, sostituirono in modo più pratico il sigillo.
Oggi possono avere grande valore collezionistico, essendo di tiratura limitata.

Le finalità della loro realizzazione erano le più varie: commemorativa, propagandistica, benefica, militare o pubblicitaria, servivano a rendere noto un evento e a celebrarlo.
Il primo realizzato in Italia data al 1860. Fu stampato da Garibaldi per la necessità di finanziare le proprie imprese belliche dopo aver “ripulito” il Banco di Sicilia e quello di Napoli.
Nei ricordi d’infanzia di chi qualche decennio fa era alle elementari, gli erinnofili erano foglietti colorati apposti nelle pagelle e venduti dalle maestre che la scuola stampava per ottenere piccoli introiti. Oggi anche l’Istituto poligrafico dello Stato ne realizza numerati a tiratura limitata per collezionisti.

Il lavoro realizzato da don Panebianco con le competenze tecniche del tipografo Paolo Massimino rappresenta un’iniziativa con risvolti anche culturali. Infatti, attira grandi e piccoli a quel mondo fantastico che è il collezionismo.

Visita alla cappella del Seminario

Monsignor Mammino, al termine della presentazione, ha accompagnato i partecipanti con l’ospitalità del “padrone di casa” a una rapida visita alla cappella grande del Seminario, costruita negli anni trenta del Novecento grazie alle offerte di tutta la Diocesi e ricca di simbologie religiose. Le 14 stazioni della Via crucis, realizzate dal pittore Francesco Patanè prima della Seconda guerra mondiale, sono solo abbozzate e non completate per volontà dell’allora vescovo di Acireale monsignor Russo di indicare  che la redenzione di Cristo va completata dai credenti nel divenire della storia.

Maria Ortolani

 

 

 

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