Consorzio Il Nodo / “Intessuti di cultura”, a Catania sfilata di moda interculturale

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modelle istituto Marconi-Mangano

Parte da Cynthia, nata in Nigeria 20 anni fa. E arriva a Catania, a Villa Santa Maria degli Angeli, sede operativa del Consorzio di cooperative Il Nodo. Ci sono migliaia di chilometri e tante storie come quella di Cynthia dietro alla sfilata “Intessuti di cultura”, che si è tenuta  nell’edificio di via Nuovalucello.
L’appuntamento è nato dalla collaborazione tra il Consorzio Il Nodo e lIstituto di Istruzione Superiore Marconi-Mangano di Catania. Tessuti, colori e stili usati per raccontare, con i fatti, l’integrazione e l’interculturalità.

Cynthia- si legge in un comunicato di Il Nodo –  è ospite di uno dei progetti SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) dei Comuni di Catania e Acireale, gestiti dal Consorzio Il Nodo. Ed è anche una delle studentesse dell’Istituto Marconi-Mangano che ha lavorato alle collezioni di moda che sono state presentate a Villa Santa Maria degli Angeli.

tessuti tradizionali africani
Tessuti tradizionali africani donati dal consorzio Il Nodo

La sua storia è diventata il paradigma di un modo di fare accoglienza che parla di piccole comunità, di integrazione reale e di amicizia sincera. Nella settimana dedicata alle celebrazioni per la Giornata Mondiale del Rifugiato, lo scorso 20 giugno 2022, Il Nodo e l’Istituto di Istruzione Superiore Marconi-Mangano hanno scelto di partire dalla storia di una allieva per costruire conoscenza e cooperazione.

Tre collezioni nella sfilata di moda interculturale

Sono nate così le tre collezioni che hanno sfilato. Le prime due, “Safari” e “Geometrie africane“, sono state realizzate dalle ragazze e i ragazzi del settore Moda della Mangano, coordinate dalla professoressa Giulia Vela, responsabile del progetto e ideatrice della sfilata. La terza collezione, invece, era di abiti tradizionali originali arrivati direttamente dall’Africa con le persone che li hanno indossati. Madri e figli, donne e uomini che hanno attraversato i continenti, portando con sé pezzi della loro cultura. In passerella hanno sfilato anche famiglie nate in Italia, rappresentazione plastica di un’integrazione che è già un dato di fatto.

Un quarto momento della serata, infine, era dedicato all’esibizione di “Moulage“, una tecnica sartoriale di cui gli studenti di Moda dell’indirizzo professionale Mangano sono maestri. E consiste nella realizzazione di un abito direttamente addosso alla modella, partendo semplicemente da un tessuto. In questo caso, tessuti africani gentilmente donati dai beneficiari e dalle beneficiarie dei progetti SAI del Consorzio Il Nodo.sfilata di abiti africani

Sfilata di moda interculturale per favorire l’integrazione

“L’integrazione passa sicuramente dal sapiente lavoro di tessitura di relazioni e culture”, ha detto Fabrizio Sigona, presidente del Consorzio Il Nodo. “Il confronto tra giovani italiani e stranieri sul modo di raccontarsi attraverso il vestire è sicuramente un tassello fondamentale dell’esperienza interculturale”, ha aggiunto Sigona.

“L’internazionalizzazione e l’inclusione sono sempre stati al centro dei percorsi formativi dell’istituto Marconi-Mangano”, ha commentato Egidio Pagano, dirigente scolastico dell’istituto. “Ancora una volta, grazie a un evento come questo, dimostriamo che includere e fare internazionalizzazione si può. Con strumenti semplici, ma efficaci. I nostri allievi sono i migliori interpreti di questi messaggi e di una formazione che sa essere al passo con i tempi”.

A fare da apprezzato sottofondo musicale all’intera serata è stato il trio guidato da Jalì Diabate, mediatore culturale e Griot senegalese (una sorta di cantastorie tradizionale), suonatore di Kora.

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