Cultura / Liberi di pensare, “open space” ad Acireale per stimolare il pensiero creativo

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Da sin.: Raspamti, Romeo, Vaccaro, Consoli e Agostini

Si è volto martedì 19 dicembre presso la Sala conferenze dell’archivio storico diocesano di Acireale (via mons. Genuardi n.16) il primo incontro del progetto “Liberi di pensare – Open Space della conoscenza”. Appuntamento con la cultura, che la diocesi di Acireale offre a quanti sono interessati ad ampliare le proprie prospettive di crescita umana e formativa. Uno spazio aperto nel quale gli ospiti potranno parlare delle proprie conoscenze, suffragate da uno studio attento e dal desiderio della divulgazione. L’evento è stato realizzato in collaborazione da Diocesi di Acireale, Museo diocesano e Fondazione “Maria Barbagallo”.

Don Antonio Agostini introduce l’incontro, condotto da Ylenia Consoli

Il primo incontro/dialogo ha visto come protagonisti tre giovani della nostra diocesi vincitori del Premio “America Giovani” per il talento universitario, ricevuto negli scorsi mesi a Roma. I tre giovani acesi sono premiati per i risultati conseguiti nelle loro carriere universitarie e per l’originalità dei loro contributi.

Ad introdurre è stato il prof. don Antonio Agostini, segretario vescovile: “Questo spazio nasce per la condivisione dei saperi, come luogo in cui riconoscere il proprio talento per poterlo mettere a servizio degli altri. È un luogo senza limiti di età perché tutti abbiamo una passione o uno studio che è frutto del nostro pensiero. Liberi di pensare perché l’uomo è libero quando esiste per se stesso (Aristotele, Metafisica) e quando guarda dentro se stesso ritrova la dimensione di Colui che lo ha creato”.

Benedetta Romeo (Aci San Filippo) laureata in “Mediazione linguistica e interculturale” presso l’Università degli Studi di Catania (sede di Ragusa)

Fin da piccola sono stata attratta per le lingue e le culture diverse dalla mia. Decisiva per il mio orientamento formativo è stata la partecipazione ad un progetto svolto in alternanza scuola-lavoro. Un’esperienza molto positiva che mi ha ispirato nella scelta degli studi universitari. Ho conseguito la laurea triennale in Mediazione linguistico-interculturale presso l’Università di Catania, sede di Ragusa. Adesso sono iscritta presso l’Università di Torino per la magistrale in Lingue straniere per la comunicazione internazionale. Nella mia tesi ho analizzato la corrispondenza  in lingua francese di Antonio Statella con l’ambasciatore di Francia a Napoli tra il 1831 e il 1833“. Si tratta di un carteggio segreto del ministro degli affari esteri del Regno delle Due Sicilie, conservato presso l’Archivio di Stato di Ragusa. Si tratta di un’analisi non solo linguistica ma anche storico-culturale dei documenti, per la prima volta visionati e studiati

Rosario Ardizzone (Acireale) laureato in “Economia e Management” presso l’Università degli Studi di Milano

Ardizzone è intervenuto con un contributo video poichè fuori sede per impegni accademici. “Nella scelta della carriera universitaria sono partito dai miei interessi: impresa e management. La mia tesi si è incentrata sul tema del “welfare aziendale”, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese nel territorio nazionale e locale. L’equilibrio vita/lavoro è un aspetto molto importante. Diversi studi svolti dimostrano che esso incide anche sul profitto aziendale perché un buon welfare aziendale migliora anche la soddisfazione dei lavoratori dell’impresa e la loro produttività. Anche partendo da una prospettiva cristiana, credo che sia importante che gli operatori economici abbiano a cuore i propri dipendenti come persone”.

Ylenia Consoli (Aci San Filippo) laureata in “Lingue e Letterature: Interculturalità e Didattica” presso Università degli Studi di Palermo;

Ho coltivato la passione per le lingue fin dalle scuole medie. Per approfondire gli studi in lingua russa ho poi scelto l’ateneo palermitano. Molto importante è stata la mia esperienza di borsista ERASMUS maturata in Polonia, nella città di Wroclaw (Breslavia). Qui mi colpirono delle statue di piccole dimensioni, collocate in numerosi punti della città, che rappresentano degli gnomi. Sebbene siano un elemento di forte attrazione turistica, non sono affatto un’operazione di marketing. La loro origine ha fondamenti storici ed è legata al movimento anti-comunista degli anni ’80, con radici a Breslavia, definito “Alternativa Arancione”. Il mio elaborato di tesi ha proprio riguardato questo movimento, molto vasto, che no analizzato nella sua complessità. Si tratta del primo contributo in lingua italiana sull’argomento“.

Intermezzi musicali a cura di Samuel Vaccaro, giovane laureato presso il Conservatorio “V.Bellini” di Catania in discipline musicali con specializzazione in chitarra classica (tesi su Andrès Segovia).

Da sin.: B.Romeo, S.Vaccaro e Y.Consoli

Prospettive future e sviluppo del progetto

Nel corso dell’incontro, svoltosi in forma dialogica,  i giovani hanno esposto i loro progetti futuri e accennato alle loro prospettive lavorative. Erano presenti anche il vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, e il direttore del Museo diocesano, mons. Giovanni Mammino. Entrambi hanno apprezzato l’iniziativa, congratulandosi con i giovani ed invitandoli a lasciare copia dei loro elaborati, come testimonianza e traccia di queste loro belle esperienze di vita, che non possono che arricchire tutti noi.

Chi desidera presentare il proprio sapere e lo specifico patrimonio intellettuale ed artistico può inviare e-mail a comunicazionediocesiacireale@gmail.com

Il prossimo incontro si terrà il prossimo venerdì 26 gennaio con le scrittrici Marinella Fiume e Rita Caramma sul tema della memoria dei nonni e la trasmissione dei valori, un tema che la Chiesa di Acireale vuole portare avanti.

Guido Leonardi

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