Diocesi / Giovanissimi dell’Azione Cattolica protagonisti a Sant’Alfio della “Festa di Primavera”

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Influencer/Influenced” questo il titolo dell’edizione 2018 della Festa di Primavera organizzata dall’equipe del settore giovani di Acireale; un appuntamento fisso del calendario associativo diocesano che ha visto la partecipazione di numerosi giovani e giovanissimi e, quest’anno, anche dei gruppi “12-14” dell’Acr.
Come hanno spiegato gli organizzatori «una grande festa, ma non solo. Un’occasione per incontrare tanti coetanei e riflettere insieme sul significato di essere “influencer”. Una caratteristica ma, soprattutto, una responsabilità che certamente non riguarda solo i personaggi famosi ma ognuno di noi! Il tutto nella splendida cornice di Sant’Alfio, la cui comunità ci ha accolto con entusiasmo facendoci sentire a casa».
La giornata ha preso il via con i saluti dei vice presidenti di settore, Andrea Romeo e Mariano Raciti, della presidente diocesana Annamaria Cutuli e del presidente dell’Azione Cattolica cittadina, Mario Leotta, a cui subito ha fatto seguito l’inizio delle attività.
Quattro laboratori dedicati ai quattro ambiti in cui più facilmente i giovani – ma non solo!– trovano personaggi/VIP da cui lasciarsi influenzare facilmente: la moda e il mondo dello spettacolo, lo sport, la cucina, l’attualità politica e sociale.
All’interno di ognuno di essi, partendo da un’attività di gioco, si è dibattuto su chi sono veramente gli influencer, perché riteniamo importante seguire ed imitare il loro stile di vita o farci condizionare alla loro opinione rispetto ad un tema specifico; in breve, il rapporto tra chi influenza e chi è influenzato nell’epoca del web che erge a modelli di vita anche persone di poco spessore culturale e morale.
«Siamo ormai circondati quotidianamente da notizie, dichiarazioni, opinioni che non provengono più solo da fonti convenzionali, ma da qualsiasi soggetto abbia un profilo pubblico su un social network» ha evidenziato Andrea Romeo, che ha aggiunto «In questo contesto abbiamo notato quanto sia facile cadere nell’errore di farci influenzare da un’opinione piuttosto che da un’altra senza prima farcene una nostra».
L’invito, dunque, fatto ai ragazzi è stato quello di allenare il proprio spirito critico e di ricercare modelli di vita, non solo tra le pagine patinate delle riviste o tra le valanghe di like dei vari social media, ma anche tra le persone che incontrano nella loro quotidianità o nelle vite esemplari di tanti cristiani per scongiurare il pericolo ravvisato dal Il Servo di Dio Carlo Acutis di “essere nati originali e rischiare di morire come fotocopie”.
Concluse le attività, che si sono tenute in punti diversi della città per dar modo ai ragazzi di vitarla e conoscerla meglio (Chiesa Madre, Belvedere, Museo della vite, MACE – Museo d’Arte Contemporanea Etna- Molino Casella), la giornata è proseguita con il pranzo e attività di gioco.
Ospite della parte pomeridiana, prima della celebrazione della Santa Messa, è stato il direttore della Pastorale giovanile diocasana, don Giuseppe Pavone, che ha presentato le iniziative estive della diocesi: dal 6 all’ 8 agosto Cammino Diocesano sulla via dei Tre Santi Martiri e 10-13 agosto il viaggio a Roma per incontrare il Santo Padre.

 

 

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