Fede e spettacolo / Torna il kolossal “Agata, la Santa fanciulla” e il suo messaggio di pace

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Cecilia Guzzardi è Agata

A pochi giorni dall’avvio dei festeggiamenti per la Santa Patrona di Catania, torna “Agata, la Santa fanciulla, il kolossal teatrale scritto e diretto dal noto regista Giovanni Anfuso. Per la Patrona del capoluogo etneo, la chiesa più grande della Sicilia e venti persone in scena. Uno spettacolo che vanta il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana, dell’Assessorato al Turismo della Regione e del Comune di Catania. L’opera è firmata da Buongiorno Sicilia e Vision Sicily. Gli stessi produttori del lavoro teatrale più visto negli ultimi anni in Sicilia, ossia L’Inferno di Dante.

Sono cominciate, dunque, nel Palazzo della Cultura, le prove del dramma sacro che debuttò a Catania nel 2020. Ospitato nella storica chiesa della Badia, riscosse da subito uno straordinario successo di pubblico. Dallo scorso anno, le vicende della Santuzza sono rappresentate nella chiesa San Nicolò l’Arena, un luogo ancor più maestoso e solenne.  Lunedì 22 l’anteprima per la stampa e le autorità – annuncia un comunicato – poi le repliche fino al 2 febbraio. E a grande richiesta i matinée per gli studenti a prezzo ridotto.

Siamo lusingati che il Comitato per le Festività Agatine ci abbia chiesto di mettere ancora una volta in scena Agata, la Santa fanciulla – ha detto Anfuso nella nota di stampa. “E siamo incuriositi e soddisfatti per la crescita costante delle prenotazioni da parte delle scuole catanesi”.

Concetta Barbagallo e Ivan Giambirtone
Barbara Gallo (la madre Mirella) e Ivan Giambirtone (cav. Pennisi)

“Agata, la Santa fanciulla”: i temi del martirio e della guerra

Il dramma sacro si srotola tra fatti storici, o comunque documentati, e qualche concessione immaginaria. Quanto descritto negli atti del martirio, come riportato dal compianto monsignor Gaetano Zito, e personaggi inventati che si muovono sullo scenario dei terribili bombardamenti che colpirono Catania durante lo sbarco Alleato. Come Melvin Konner, ad esempio, ufficiale della polizia militare britannica, deciso a riportare a Londra quella corona di Riccardo cuor di leone posta sulla testa della nostra Patrona. E il cavaliere Pennisi, che difende il Tesoro.

Un intreccio che ha conquistato non solo il pubblico appassionato di teatro, ma anche gli studenti delle scuole che, anche quest’anno, potranno vedere lo spettacolo durante i matinée.
La vicenda, ambientata durante lo sbarco alleato del 1943, invita sicuramente a molte considerazioni. E in questo mondo che non riesce a pacificarsi, la figura di Agata assume un grandissimo duplice valore. Oltre ad evocare, col suo esempio di incrollabilità, l’impegno religioso, la Santa fanciulla invita ogni uomo a scoprirsi portatore di pace.

Così come ha voluto sottolineare Ivan Giambirtone, che interpreta il personaggio del cavalier Orazio Pennisi. “È importante riflettere su quanto sia fondamentale vivere in pace. Sono contentissimo perché lo spettacolo non solo narra del sacrificio della Santa per onorare la propria fede, ma fornisce un’interessante ricostruzione storica toccando un tema molto sentito in questo momento: quello della guerra”.

Cecilia Guzzardi
Un’intensa espressione della protagonista Cecilia Guzzardi

Novità nel cast e tanto entusiasmo

Quest’anno la novità è la protagonista, interpretata da Cecilia Guzzardi, giovane attrice etnea, formatasi nell’Accademia Silvio D’Amico di Roma. “È una grande gioia interpretare sulla scena Sant’Agata, la protettrice di noi catanesi” – ha voluto esternare la Guzzardi. La Compagnia sta lavorando con grande entusiasmo. Con Davide Sbrogiò, che interpreta il proconsole romano Quinziano, persecutore della Santa, c’è un grande affiatamento e cerchiamo di dare il meglio di noi per emozionarvi.

Nel cast di quest’edizione di Agata, la Santa fanciulla, Barbara Gallo (Madre Mirella), Davide Sbrogiò (Quinziano), Ivan Giambirtone (Orazio Pennisi), Cecilia Guzzardi (Agata), Giulia Epaminonda (Antonietta), Michele Carvello (James Lanciano), Bruno Prestigio (Melvin Konner), Elena Ragaglia (Afrodisia), Francesco Rizzo (Silvano), Franco Colaiemma (San Pietro) e Luciano Fioretto e Alice Canzonieri (Corifei). Del coro fanno parte Francesca Castro, Andrea Gigante, Martina Giuffrida, Manuela Grimaldi, Marta Marino, Lucio Rapisarda, Rachele Ruffino.

Il regista Giovanni Anfuso
Il regista Giovanni Anfuso

Gli elementi scenici e i costumi sono di Riccardo Cappello, le musiche di Nello Toscano, le coreografie di Fia Distefano. L’organizzazione generale è di Simone Trischitta, aiuto regista è Lucia Rotondo e assistente alla regia Angelo Bertolo. Le luci sono di Davide La Colla e il suono di Enzo Valenti.

Per le rappresentazioni serali il prezzo del biglietto è di euro 16,50, compreso il diritto di prevendita su Boxoffice Sicilia, www.boxofficesicilia.it
Gli organizzatori lanciano un invito ai dirigenti scolastici degli istituti per coinvolgere un gran numero di ragazzi nei  matinée con l’ingresso al costo di 9 euro.
Per ulteriori informazioni si potrà chiamare – o scrivere su Whatsapp – al numero di Buongiorno Sicilia, il 347/6380512. Altre notizie sono disponibili sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/AgataLaSantaFanciulla/.

 

 

Cristiana Zingarino

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