Festa dei fiori 2018 / “La storia si ripete” sul podio della kermesse acese. Scelta vincente rendere protagonisti solo i carri infiorati

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Il carro vincitore "La storia si ripete" dell'Associazione Riolo. Foto Rossana Rizza

Poco prima dell’una di notte di ieri è stata resa nota la classifica dei sette carri infiorati in concorso che hanno animato ad Acireale la “Festa dei fiori”dal 27 al 30 aprile. E’ risultato vincitore il carro “La storia si ripete” dell’Associazione Riolo, a seguire: 2) Il lungo viaggio (I Nuovi Mastri Fiorai); 3) Eroi e Dei dell’Olimpo (Associazione Arte e Cultura); 4) Grande Grecia (L’Orchidea); 5) La mitica Grecia (Giada); 6) Un sorriso nel Mediterraneo (Maschere e Fiori); 7) Porgi le mani nel Mediterraneo (Gli Antichi Maestri dei Fiori).

Il carro vincitore “La storia si ripete” dell’Associazione Riolo. Foto Rossana Rizza

“Sono oltre 70mila i visitatori, di cui la metà  turisti stranieri, appositamente giunti ad Acireale per assistere alla Festa dei Fiori. I controlli di sicurezza voluti dalla recente circolare Gabrielli per le manifestazioni pubbliche, hanno permesso alla Fondazione acese del Carnevaleha affermato il suo presidente Antonio Belcuore – di certificare con precisione il bilancio numerico delle tre giornate, a cui si aggiunge l’enorme partecipazione degli utenti di Internet alle dirette postate sulle pagine social».
Un evento quindi che si conferma consolidato già alla sua terza edizione, – si legge in una nota dell’organizzazione -«naturalmente perché deriva dalla storica tradizione del Carnevale, ma mi preme sottolineare – ha aggiunto Belcuore -che la Festa dei Fiori è riuscita a crescere nella sua autonomia proprio in virtù della sua diversità, anche e soprattutto grazie alle iniziative collaterali. I carri infiorati sono una nostra peculiarità unica in Sicilia e nel mondo, da valorizzare quindi con una giusta strategia culturale e turistica in cui ha creduto anche la Regione Siciliana. L’intuizione determinante  si deve di fatto all’Amministrazione comunale guidata da Roberto Barbagallo, che nel 2015 decise di dedicare una manifestazione esclusiva ai carri infiorati, le cui straordinarie capacità spesso venivano in passato oscurate dalle più conosciute opere di cartapesta, più impattanti sia per le dimensioni che per la secolare esperienza. Oggi possiamo confermare il valore di quella scelta e mi auguro che, chi in futuro avrà nelle mani il governo della città non vorrà smantellare ciò che di buono è stato fatto».
Anche i maestri “carristi”, geniali autori delle sette opere infiorate dedicate quest’anno alle civiltà del Mediterraneo, hanno attinto dal glorioso passato dell’età classica per esprimere le inquietudini, ma anche la fiducia, verso l’evoluzione del momento presente: greci, romani, divinità e grandi eroi come Ulisse sono stati la metafora infiorata per raccontare il fenomeno migratorio africano che mette alla prova l’Europa dei nostri giorni. Con il travolgente concerto finale della Shakalab Family, che ha fatto saltare dal divertimento il popolo di Piazza Duomo, è calato il sipario su questa terza edizione.

 

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