Folklore e devozione / La “Ndocciata” di Agnone, rito molisano del fuoco, affascina all’Expo di Milano

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La campana donata al comune di Milano

 

E’ stato un giorno di festa, di calore e di colore quello di ieri nell’affascinante cornice della nuova Darsena di Milano  – informa un comunicato – alla presenza delle istituzioni lombarde e molisane e dei tanti cittadini e turisti accorsi per questa appassionante manifestazione.

La campana donata al comune di Milano
La campana donata al comune di Milano

 “Stasera l’emozione di un nuovo capitolo del racconto che abbiamo costruito per il Molise ad Expo attraverso i quattro elementi primordiali. Stasera, qui sulla Darsena, il grande spettacolo del fuoco legato alla storia, alla sapienza e alle devozioni più antiche del nostro Molise. L’entusiasmo e lo stupore che attorno a noi abbiamo colto e cogliamo ancora, a conclusione della serata, per la processione in onore di San Francesco Caracciolo, santo patrono dei cuochi, per la benedizione della campana donata al Comune di Milano e la ‘Ndocciata di Agnone, non può che farci piacere e caricarci di nuovi stimoli nel mostrare al mondo la bellezza del Molise per spingere chi non ci conosce a venire in Molise. E oggi a Milano, possiamo dirlo, siamo riusciti nell’intento”, ha commentato Paolo di Laura Frattura. “Un grazie sincero a tutti coloro che hanno reso possibile un “trasloco” dal Molise alla Lombardia di riti unici, un’esperienza, importante in termini di conoscenza e promozione del nostro territorio e intensa di emozioni, nostre e di chi ha ammirato in tutte le sue forme la bellezza del fuoco molisano” ha concluso.

 

Il fuoco è stato l’indiscusso protagonista, già da metà pomeriggio, quando l’evento ha preso il via con la processione dedicata a San Francesco Caracciolo, santo patrono dei cuochi, che ha vissuto tutta la sua vita ad Agnone (Is).

La sua urna, in occasione dell’Expo, è stata portata in processione dai cuochi della Federazione Italiana lungo la Darsena del Naviglio, arrivando quindi alla Basilica di Sant’Eustorgio, dove si è svolta una messa in suo onore.
L’interessante pomeriggio è poi proseguito in Porta Ticinese con la benedizione della campana – del peso di una tonnellata, di bronzo puro – creata dalla Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone (Is) e donata alla città di Milano con l’obiettivo di ricordare e celebrare l’esposizione universale.

L’opera raffigura nei suoi rilievi ornamentali il logo di Expo, gli stemmi del Comune di Milano, della Regione Molise e del Comune di Agnone, ma anche le immagini stilizzate della ‘ndocciata e di San Francesco Caracciolo. Inoltre sui lati della campana sono raffigurati due tra i più importanti dipinti conservati a Milano: la “Canestra di frutta” di Caravaggio e “L’ultima cena” di Leonardo Da Vinci.

La caratteristica "Ndocciata" di Agnone
La caratteristica “Ndocciata” di Agnone

Il fuoco ha poi illuminato la sera milanese, creando affascinanti giochi di luce che hanno deliziato il gran numero di milanesi e visitatori, durante la tradizionale ‘Ndocciata di Agnone.

La sfilata delle grandi torce d’abete, che solitamente si svolge nel cuore dell’Appennino molisano l’8 e il 24 dicembre, ha visto ieri sera partecipare 135 portatori con 550 torce per far vivere uno dei più grandi riti al mondo del fuoco.

Lo spettacolo si è poi concluso con le torce che si univano nel grande Falò della Fratellanza, proprio ai bordi della Darsena.

Il numeroso pubblico presente ha inoltre potuto visitare e “gustare” le tipicità molisane in piazza XXIV Maggio, presso gli stand espositivi e di promozione territoriale.

 

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