Intervista / Il sindaco di Siracusa Francesco Italia: “Attuiamo una politica di prudenza e responsabilità”

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Francesco Italia sindaco di Siracusa

Una delle città più belle e affascinanti della Sicilia è Siracusa. Con i suoi centodiecimila abitanti è la quarta città più popolata della regione. Grazie al suo immenso patrimonio culturale, storico ed artistico, nel 2005 insieme alle Necropoli Rupestri di Pantalica, è stata inserita nella lista dell’Unesco, diventando Patrimonio dell’Umanità.
Siracusa con la sua storia millenaria, è stata crocevia di popoli e dominatori che hanno lasciato la loro impronta. Dai romani alle invasioni barbariche, ai Bizantini, agli arabi, ai Normanni agli Svevi, agli Angioini, agli Aragonesi, agli Spagnoli e poi la dominazione borbonica.

Dopo il terribile sisma del gennaio del 1693, ci fu la ricostruzione della città. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1943, venne firmato a Sud-Ovest di Siracusa, contrada Santa Teresa Longarini, l’armistizio fra l’Italia e le forze alleate degli Anglo-Americani, passato alla storia come l’armistizio di Cassibile.

Palazzo Vermexio sede del municipio di Siracusa
Palazzo Vermexio, sede del municipio di Siracusa

Nel centro storico si trova Ortigia, agglomerato urbano di circa un kilometro quadrato.
Al suo interno si concentrano attrazioni e monumenti di grande valore artistico che sono testimonianza diretta dell’elegante e sfarzoso barocco. Fra questi il bellissimo Duomo, edificato sui resti di un antico tempio greco in stile dorico dedicato alla dea Atena. La sua struttura interna si sviluppa in diverse navate e cappelle, che hanno uno stile classico e decorato, tipico del barocco.

A Siracusa si può visitare il Parco Archeologico della Necropolis, nel cui interno si trovano il Teatro Greco e l’Orecchio di Dionisio ( grotta artificiale che si trova nell’antica cava di pietra della lotomia del Paradiso ). Nella città aretusea, inoltre, si possono ammirare e visitare il Castello Maniace, la chiesa di Santa Lucia alla Badia. E ancora, il Santuario della Madonna delle Lacrime, l’Ipogeo di Piazza Duomo, Palazzo Vermexio, sede del Comune.
Negli ultimi anni, nella città aretusea, si è registrato un forte incremento nell’accoglienza turistica, con oltre un milione di pernottamenti.

A colloquio con Francesco Italia, sindaco di Siracusa

Abbiamo rivolto alcune domande al primo cittadino di Siracusa, dott. Francesco Italia, riconfermato alla guida della città nelle ultime elezioni amministrative. Dal 2013 al 2018 ha ricoperto il ruolo di  vicesindaco e assessore alla Cultura, al Turismo e al Centro Storico nell’Amministrazione Garozzo.Francesco Italia sindaco

Sindaco Italia, la sua riconferma alla guida della città di Siracusa è un riconoscimento al lavoro svolto in questi anni?

Sicuramente, il lavoro svolto in questi anni è un riconoscimento a quello che abbiamo fatto. Ma io credo che quello che è emerso in questi anni, è l’autenticità del messaggio che vogliamo trasmettere. Viviamo in un momento storico, soprattutto nelle amministrazioni locali, di creare grandi aspettative, rispetto a delle semplici petizioni di principio che non trovano poi la capacità di essere realizzate concretamente. I cittadini che mi hanno votato oggi sanno che tutti gli impegni  assunti si porteranno a termine ed è solo questione di tempi.

La sua città ha un immenso patrimonio culturale, storico, artistico ed architettonico. In che modo intendete valorizzare tale ricchezza?

Un grande lavoro è stato fatto dal riconoscimento Unesco in poi. Io seguo la città sotto questo profilo dal 2013, ed è senza ombra di dubbio che molti passi in avanti si sono fatti, sia sotto il profilo dell’ampliamento e della qualità dei servizi e che sullo quello del marketing territoriale.

L’Unione Europea ha messo a disposizione ai suoi Paesi membri un’enorme quantità di fondi comunitari per realizzare infrastrutture, migliorare l’edilizia scolastica, la viabilità. Il Comune di Siracusa ha redatto dei progetti per usufruire di queste risorse?

Innanzitutto sulla scuola, nel precedente mandato abbiamo investito circa venti milioni di euro. Alcuni lavori sono già completati, altri sono ancora in corso. L’elemento sotto questo profilo è il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ), l’Amministrazione comunale ha altri cinquanta milioni di euro per la riqualificazione di alloggi popolari, per la realizzazione di un parco urbano di sette ettari, per fare nuovi asilo nido, impianti sportivi, ecc.

Duomo di Siracusa
Il Duomo di Siracusa

Negli ultimi anni la città aretusea, grazie ad un piano di rigenerazione urbana e alla riqualificazione di interi quartieri fra cui Ortigia, è diventata meta di milioni di turisti provenienti da ogni parte del mondo. Quali iniziative avete in programma per migliorare l’accoglienza turistica?

Stiamo facendo un grande investimento su viabilità e trasporti, riqualificando allo stesso tempo intere aree urbane anche al fine di decongestionare il centro storico.

La Riserva di Pantalica, l’Area Protetta del Plemmirio, la Riserva di Vendicari, la Riserva Naturale Fiume Ciane e Saline, sono le bellezze naturali del territorio aretuseo. Questi gioielli naturalistici potrebbero essere volano di sviluppo economico e favorire la creazione di posti di lavoro soprattutto a livello giovanile?

Certamente, nella misura in cui finalmente si riesce a superare la segmentazione delle competenze fra i diversi Enti titolati alla gestione.

Sindaco Italia, qual’ è la situazione economico-finanziaria del comune di Siracusa?

Negli ultimi anni, e di questo sono orgoglioso, abbiamo fatto una piccola e grande rivoluzione nel Bilancio comunale. Abbiamo approvato i Bilanci di previsione entro i primi tre mesi dell’anno, abbiamo azzerato la anticipazioni di Cassa. E quando alla fine dell’anno scorso il Comune è stato dichiarato soccombente in due cause di svariati milioni di euro, siamo riusciti a parare il colpo, senza portare il Comune in dissesto, come invece è accaduto invece in molti comuni siciliani. Questo è stato possibile, grazie ad una politica di prudenza e senso di responsabilità.

Lei è favorevole alla reintroduzione delle ex Province?

Molto favorevole. La necessità di dare una gestione politica alle Province a patto ovviamente che le stesse vengono opportunamente finanziate, va di pari passo con l’importanza e la strategicità delle loro funzioni. Basti pensare alla viabilità provinciale, alle Scuole secondarie, per la cui cura e manutenzione è indispensabile a mio giudizio una rappresentanza politicamente eletta.

 

                                                                        Giuseppe Russo  

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