In un momento di crescente sensibilità verso la trasparenza delle istituzioni, suscita molta attenzione la vicenda dell’acese Orazio Santo Primavera, entrato all’Assemblea regionale a gennaio e uscito a maggio. Primavera è protagonista di un’aspra contesa giudiziaria, segnata dall’ineleggibilità e dal successivo reintegro del suo predecessore Salvatore Giuffrida.
Il dott. Primavera, da noi intervistato, ripercorre la sua carriera e racconta i suoi primi passi a Palazzo dei Normanni. Classe 1981, avvocato, di tradizione democristiana, si è distinto ancora giovanissimo come consigliere comunale ad Acireale. Eletto nel 2008 al Consiglio provinciale, ha ottenuto importanti incarichi di funzionario negli assessorati regionali.
La sentenza del 28 gennaio scorso ha sancito il suo ingresso all’Ars come secondo dei non eletti nel collegio di Catania. Primavera è confluito nel gruppo misto e ha subito avviato un’intensa attività parlamentare. Ma il 19 maggio la Corte d’Appello di Palermo ha sospeso la precedente sentenza di ineleggibilità di Salvatore Giuffrida, consentendo a quest’ultimo di tornare all’Ars, in attesa del pronunciamento definitivo della Corte di Cassazione.
Attività parlamentare di Santo Primavera all’Ars
Primavera, nella sua breve permanenza nel Parlamento regionale, ha presentato otto interrogazioni e due disegni di legge. Il primo intervento riguarda la trasparenza dei soggetti portatori di interesse che influenzano le decisioni pubbliche, le cosidette lobby. L’obiettivo è la loro regolamentazione, finalizzata a garantire una maggiore responsabilità. «Il cittadino deve sapere, per ciò che riguarda il governo regionale, chi fa che cosa, non solo rispetto ai componenti interni all’alta amministrazione (dirigenti generali o uffici di gabinetto), ma anche a chi accede ai palazzi per perorare i propri interessi».
Il secondo disegno di legge mira al riordino delle Ipab (Istituti di beneficenza e assistenza), per valorizzare un rilevante patrimonio della Regione. «Ho ripreso quel grande lavoro che ha portato avanti l’assessore Antonio Scavone, affinché questo patrimonio immobiliare di valore storico ed economico, possa essere rivalutato e utilizzato per scopi di natura sociale».
Tra le interrogazioni di Primavera quella con la quale ha denunciato il caso dei licenziamenti, mascherati da cassa-integrazione presso un noto centro commerciale dell’area ionico-etnea. E anche anomalie nei concorsi pubblici regionali, come quello bandito dal Cas (Consorzio autostrade siciliane) relativo agli operatori dei caselli autostradali. Inoltre, ha sollevato questioni strategiche legate alla presenza militare americana in Sicilia e agli investimenti sulle energie alternative nel Trapanese.
Ineleggibilità e avvicendamenti all’Ars
Il deputato (sospeso) ammette che le contese giudiziarie non aiutino la stabilità delle istituzioni e generino sfiducia. Ma «oggi è più facile per un ineleggibile sfuggire al rigore della legge, entrando nei meandri processuali, per cui abbiamo una discrasia fra la temporaneità della legislatura rispetto alla durata del processo».
>Piuttosto che demandare all’autorità giudiziaria, sarebbe più opportuno «affrontare la questione all’interno del Parlamento, svestendosi dell’appartenenza politica e valutando la questione tecnica che riguarda i motivi ostativi a ricoprire la carica»
Santo Primavera: Politica e cultura
Autore di opere di carattere politologico e di indagini storiche, Primavera ha analizzato le conseguenze sociali e politiche della Rivoluzione Francese in Sicilia, sottolineando l’importanza del pensiero critico nella politica. «La politica va fatta, ma prima va pensata. Con questa metodologia, mi sono occupato di politica a livello scientifico, occupandomi del sistema partitico, alla luce della liquefazione dei partiti politici e di ciò che rappresentavano».
Priorità future
Le priorità politiche del deputato riguardano l’area ionico-etnea, da Acireale a Calatabiano. Ma con uno sguardo strategico rivolto al Mediterraneo e all’Europa, nell’ottica di un rafforzamento della Sicilia come piattaforma geopolitica e centro di sviluppo economico.
Germano Canino