Le esperienze dei volontari del Centro di accoglienza San Camillo

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Il Centro di accoglienza San Camillo conta su un buon numero di volontari che spendono la loro vita e il loro tempo nel servizio. Quello che colpisce parlando con loro è che il volontariato non è qualcosa che si svolge nel tempo libero, ma permea la loro vita. Fare volontariato è fare la volontà di Dio. Santa è volontaria da due anni. “Con le persone che vengono al centro si stabilisce un rapporto affettivo molto profondo. La famiglia camilliana diventa come la tua famiglia. Gli amici della mensa hanno tutti storie personali davvero drammatiche, non chiediamo mai per discrezione ma siamo sempre pronti a raccogliere il loro racconto quando decidono di aprirsi e raccontarci la loro esperienza”. Alfio, volontario da un anno e mezzo, si è avvicinato al Centro da poco. “C’è sempre tanto da fare per far funzionare bene il centro e ci vorrebbe l’aiuto di altre persone, di giovani. Questa è la Chiesa di Cristo, ciò che si fa serve veramente ad aiutare i poveri e chi ha bisogno. Ci si sacrifica senza ricevere notorietà o gloria, si lavora nel silenzio. Conoscere realtà come questa serve a far avvicinare alla Chiesa”. Eloisa, veterana tra i volontari, da quattordici anni presta servizio a San Camillo, ha svolto varie mansioni, dalla mensa, alle pulizie, ai lavori come sarta, adesso si occupa del Centro Ascolto. “Ascoltiamo storie molto tristi, persone che non hanno lavoro, che hanno problemi per separazioni coniugali, con i figli, ragazze madri, storie di violenze familiari, di abusi. Problemi a volte gravi e di difficile soluzione”. Anche Cettina è impegnata nel Centro Ascolto “Bisogna credere in quello che si fa. Se si ha fede, Dio dà la forza per affrontare anche le fatiche dell’essere volontari.” Alessandra viene al Centro da tre anni. “Avevo fatto un’esperienza alla mensa di Roma e quando sono tornata ad Acireale ho deciso di continuare nel mio territorio. Do una mano alla mensa, ma la cosa che mi ha colpito è stata quella di andare a cercare nelle case le persone più povere che non hanno neanche la forza di arrivare qui. Fra Vincenzo e i volontari della mensaE’ cambiato il mio modo di vedere anche la nostra città, pensavo che Acireale non offrisse nulla. Ho cominciato ad amare il mio territorio, nelle povertà più grandi c’è la ricchezza, ti puoi spendere per la tua città per le persone che hanno bisogno e puoi trovare qualcosa. E’ un cammino di fede; incontrare gli ultimi è incontrare Cristo”. Suor Purisima vive qui da quasi un anno. “Qui al Centro di accoglienza suonano a tutte le ore per chiedere aiuto. Qui è sempre aperto, chi ha bisogno viene aiutato. Ad Acireale sono molto generosi, molte persone portano quello che possono. C’è un clima di familiarità. Ammiro anche i giovani volontari che si impegnano, prestano il loro tempo per aiutare gli altri”. Anche Suor Veronica che per anni ha prestato servizio in Kenya, adesso si trova qui ad Acireale. “Noi Suore Ministre degli Infermi viviamo il nostro carisma che è quello di San Camillo in qualsiasi parte del mondo dove veniamo chiamate. Servire i poveri e gli ammalati, i bisognosi, i malati e gli anziani nelle loro case. Il Signore ci chiama a servirlo e questo dà gioia; ovunque ci troviamo compiamo la nostra missione e l’amore ci unisce”.

L. P.

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