Libri / La pedagogia pastorale di Antonio Fallico. Itinerari formativi per operatori pastorali

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imageRecensire il volume di Antonio Fallico, presbitero della diocesi di Catania nonché promotore e responsabile di “Missione Chiesa-Mondo”,” Pedagogia Pastorale.Questa sconosciuta” non è semplice. Sono più di 600 pagine che indicano un’itinerario di formazione per gli operatori pastorali preti, religiosi e laici. Egli, sacerdote d’esperienza e insegnate allo Studio Teologico San Paolo di Catania, cerca di offrire una visione d’insieme della pastorale ecclesiale e dei vari luoghi dove incontrare la persona. Indica quali possono essere i malesseri, quali visioni sono state superate e da superare, quali possono essere le vie per il rinnovamento. Il testo propone spunti di riflessione e  piste da seguire molto interessanti. Non è un manuale da attuare in ogni sua virgola o alla lettera nelle nostre parrocchie ma vuole indicare le strade, i modelli, i principi. Il volume è già arrivato alla terza edizione.

Già in Pastore dabo vobis, Giovanni Paolo II scrisse: “la teologia pastorale (o pratica) è una riflessione sulla chiesa nel suo edificarsi quotidiano, con la forza dello Spirito, dentro la storia”. La teologia pastorale è la riflessione sulla vita della chiesa in servizio del mondo, sull’azione ecclesiale. Il termine pastorale indica l’azione multiforme della comunità ecclesiale. Quest’ultimo oggi si usa perché richiama il pascolo delle pecorelle e, in un significato all’allargato, indica tutti i compiti della chiesa universale per la salvezza degli uomini.

L’intuizione nuova di Fallico sta proprio in questo: non metter da parte nell’agire pastorale ecclesiale l’antropologia, l’attenzione all’uomo. Bisognerebbe scrivere nuove pagine di vita ecclesiale con l’apporto delle scienze umane: attraverso ciò si può porre l’uomo nella situazione di incontrare Gesù Cristo. Si da poter essere ponte tra Cristo e l’uomo. Gesù non ha saputo solo insegnare, ma ha saputo leggere il cuore delle persona che incontrava, curare i rapporti e toccare l’intimo. Possiamo anche noi imparare da Gesù e dalla sua pedagogia pastorale, quella del Buon Pastore.

Riccardo Naty

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