L’intervista / Orazio Maltese, Consigliere comunale di Acireale per cento giorni

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–          Consigliere comunale per circa 100 giorni : perché e con quale spirito ha accettato?

“Accettare l’incarico è un dovere nei confronti innanzitutto dei cittadini che mi hanno votato dandomi fiducia e confidando nel mio impegno politico, che trae motivazioni dalla mia maltes_nesperienza nel mondo del volontariato. E’ un dovere nei confronti della città perché  chi ricopre ruoli istituzionali deve rappresentare tutta la comunità e non solo una parte. Infine, è un dovere nei confronti dello Stato perché il Consiglio comunale è una parte dell’intero impianto istituzionale ed è espressione della Repubblica parlamentare Italiana. Per quanto riguarda, invece, lo spirito con il quale ho accettato posso dire il servizio. Nel momento dell’ingresso nella sala consiliare, in qualità di consigliere, mi sono commosso perché ho pensato quante speranze, diritti, possono essere rispettivamente soddisfatte e garantiti oppure deluse e calpestati.  Il consigliere può fare molto per migliorare le condizioni di vita delle comunità oppure peggiorarle. E’ una grande responsabilità ed un grande onore servire la propria città.

–          Che giudizio dà all’operato di quest’ultima amministrazione comunale , Giunta e Consiglio?

“Il giudizio sulla Giunta Garozzo, che ha governato per quasi dieci anni, non è affatto positivo. La situazione disastrosa di Acireale  è purtroppo sotto gli occhi tutti.  La colpa, comunque, non è solo colpa del sindaco, parlamentari nazionali e regionali  non hanno fatto tutto quanto era in loro potere per aiutare questa città. A fronte di un aumento esorbitante delle tasse comunali i servizi sono scadentissimi quando non esistenti, il controllo del territorio è carente,  l’economia è in ginocchio, il centro storico, il cuore della città,  è ormai deserto. In questi anni si è devastato un territorio invadendolo di cemento a dispetto della sua vocazione turistica, è  stata trascurata la bellezza artistica e monumentale, così sono state ignorate e calpestate la cultura e la storia di questa meravigliosa città : le terme chiuse, abbandonate ad un inglorioso destino, la Pinacoteca -Zelantea non valorizzata malgrado le sue immense potenzialità, la villa Belvedere, unico parco urbano,  di grandissimo pregio storico e naturalistico è stata violentata da strutture di cemento che ne deturpano irrimediabilmente la bellezza originaria. Non è stata sostenuta l’agricoltura, così come l’artigianato, il commercio; gran parte degli uffici pubblici sono stati trasferiti a Catania, la scuola di Pubblica Amministrazione è in procinto di chiudere. Il sindaco Garozzo e gran parte della sua Giunta, nel frattempo hanno disertato, i Consigli comunali, snobbando i rappresentanti del popolo e mortificando la democrazia.  Per quanto riguarda il Consiglio comunale constato la presenza di colleghi esperti e preparati, che purtroppo sono pochi”.

–          Non è certo facile salire in corsa  su un treno, diciamo lento, e far parte di una organizzazione che non riesce a incidere positivamente come dovrebbe nella realtà locale, o no?

“Mi sento come un medico a fine turno : che faccio se il paziente è in una situazione critica,  me ne frego e lascio a chi mi sostituirà il compito di salvarlo? Certo che no! Il medico farà di tutto per stabilizzare le condizioni del malato, cercando di lasciarlo al collega in situazioni non disperate”.

–          Hai già qualche idea guida da presentare ai cittadini nelle prossime elezioni amministrative?

“Dichiaro che non mi ricandido alla prossime elezioni amministrative per pressanti impegni lavorativi e familiari, chiedo ai cittadini di votare senza tenere conto delle promesse dei candidati, spesso promesse da marinaio;  occorre, invece, conoscere la storia di chi si propone : l’albero buono si  vede dai frutti”.

L.V.

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